Annunciato una decina di giorni fa, l’arrivo di Didier Drogba a Phoenix si è materializzato ieri. L’ivoriano è stato accolto da un gruppo di calorosi tifosi locali dei Rising, club del quale sarà anche azionista. Phoenix milita in USL, categoria che da quest’anno è stata equiparata alla NASL (salvata dal fallimento per il rotto della cuffia) e gode quindi dello status di seconda divisione del calcio statunitense. L’obiettivo, come già dichiarato da Drogba, è quello di puntare a entrare nel piano d’espansione della MLS che, entro il 2020, dovrebbe portare a 26 il numero delle squadre partecipanti.
L’ex Chelsea (che ha firmato un triennale) troverà come compagni di squadra un suo ex compagno di squadra a Londra, Shaun Wright-Phillips, e Omar Bravo, attaccante che conta su oltre 60 presenza nella nazionale messicana. Drogba ha chiuso lo scorso novembre la sua avventura coi Montreal Impact, durata un anno e mezzo: esperienza caratterizzata da un inizio travolgente, ma chiusa nel peggiore dei modi col posto da titolare perso (a favore di Mancosu) e diversi problemi con allenatore e dirigenza.
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