Nazionali

Tre punti rilevanti di Francia-Spagna

Le amichevoli nazionali, soprattutto in un periodo pieno parlando di calendari dei club, propongono raramente spunti interessanti e vere e proprie riflessioni sui movimenti calcistici, nonostante permettano a numerosi giovani di potersi esprimere in palcoscenici mediaticamente molto visibili. Ma nel caso di Francia-Spagna, terminata con il risultato di 0-2 per gli iberici a Parigi, sono successe cose che meritano un’analisi più approfondita ed analitica del match. Il tutto nato da uno spento martedì sera di amichevoli.

  • la prima nota, nonché la più positiva, va alla tanto citata VAR(Virtual Assistant Referees), che ha permesso l’annullamento del gol irregolare di Griezmann, sviluppatosi da un pieno fuorigioco di Kurzawa. Oltre a ciò, grazie a questa tecnologia tanto criticata ma tanto efficace che finalmente diminuirà le polemiche di gioco, Deulofeu ha potuto realizzare il suo primo gol con la prima squadra della Roja, su assist di Jordi Alba che, considerato in fuorigioco, si trovava invece in posizione regolare;
  • la freschezza di Gerard Deulofeu, il Milan si è ritrovato tra le mani l’ennesimo diamante grezzo, questa volta uscito dalla pregiatissima squadra blaugrana. Ci si aspettava sbocciasse prima, ma la pioggia di Liverpool ne ha un po’ tarpato le ali. Da subentrato ha dato la sferzata giusta alla partita. Veloce, tecnico e intelligente nelle letture di gioco. Gran giocatore;
  • Tolisso, Bakayoko, Dembele, Mbappe: la Francia del 2027? Il primo ha le carte in regola per prendersi le chiavi di qualsiasi centrocampo, senza dimenticare l’apporto di un Tiemoue Bakayoko che sembra in rampa di lancio assoluta grazie alla sua caparbietà e forza fisica. Parlando degli ultimi due, sono pronti a fare faville facendo sognare lo Stade de France con i loro dribbling e le loro giocate. Mbappe ha già preso la 12, Thierry Henry avvisato? A questi si aggiunge il meno giovane Christophe Jallet, ovvero la rappresentazione di quando il lavoro, la tenacia e l’umiltà portano davvero in alto. In tutto ciò, anche la tecnica ne ha beneficiato ed i suoi cross sono ormai con il contagiri. Ha saputo apprendere dalle sue esperienze come una spugna ed ora, nonostante l’età, è diventato davvero un terzino destro completo, tanto da far concorrenza ai vari Sidibé, Sagna e Corchia.
Lorenzo Masi

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