Guida Euro 2016, Gruppo D: la Croazia

 

Quattro anni dopo l’eliminazione alla fase a gironi di Euro 2012, la Croazia torna a disputare la fase finale dell’Europeo. La nazionale a scacchi, dopo il periodo di crisi che ha portato all’esonero di Kovac e alla chiamata di Cacic, più famoso in patria che in generale, è riuscita a strappare il pass diretto per la manifestazione francese, dando dei segnali di riassestamento. Probabilmente nel suo miglior momento tecnico di sempre dai tempi della generazione degli anni 90 che colse il terzo posto ai Mondiali, giocati proprio in Francia, per la nazionale croata Euro 2016 può essere l’occasione per avvicinarsi ulteriormente al livello delle big del calcio internazionale europeo, dopo anni in cui i risultati ottenuti, un po’ per sfortuna un po’ per demeriti, non sono stati in linea  alle attese e al potenziale della squadra.

 

Inserita nel complicato gruppo D con Repubblica Ceca e soprattutto Turchia e Spagna (le squadre che l’hanno eliminata nelle ultime due edizioni degli Europei), la Croazia sarà chiamata sin da subito a spingere sull’acceleratore in questo Europeo, una manifestazione nella quale storicamente non son sempre arrivate grandi soddisfazioni.  Nelle quattro partecipazioni precedenti (ad Euro 2000 fallirono la qualificazione), la Croazia ha passato il girone solamente  due volte, nel 1996 , dove fu sconfitta dai futuri campioni della Germania, e nel 2008, quando fu eliminata ai quarti dalla Turchia ai calci di rigore, in una gara nella quale i croati passarono in vantaggio con Klasnic al 119’ per essere raggiunti sul gong da Senturk, vedendo svanire una semifinale che sembrava già conquistata. A due anni di distanza dalla bruciante eliminazione ai Mondiali in Brasile, arriva dunque l’ora del possibile riscatto.

ANALISI TECNICO-TATTICA

Nelle amichevoli post-qualificazione il c.t. Cacic ha provato moduli diversi, compresa una variante con la difesa a 3, ma è abbastanza probabile che all’Europeo la nazionale croata venga schierata con il 4-2-3-1 visto già nel girone eliminatorio. Il punto forte della Croazia è senza dubbio il centrocampo, ben assortito e qualitativamente fortissimo, che ha nel fresco vincitore della Champions  Luka Modric e in Ivan Rakitic le sue certezze, con i vari Brozovic, Kovacic e Badelj a far parte di un supporting cast decisamente di livello. Molto forte è anche il reparto avanzato della Croazia. Mario Manduzkic sarà il perno di un attacco nel quale un altro “italiano”, ovvero Ivan Perisic, proverà a seminare il panico con le sue scorrerie laterali. Attenzione però anche a Kramaric, la più duttile delle punte centrali presenti nella rosa. Se dalla cintola in su la Croazia è una nazionale temibilissima, lo stesso non si può dire del reparto difensivo, che, tolti i due terzini (il sempiterno capitano Srna e Vrsaljko), lascia un po’ a desiderare. Il pacchetto di centrali che difenderà  la porta, difesa da Subasic dopo la fine del regno del mai convincente Pletikosa, non è propriamente di grandissimo calibro, e la scelta di non convocare Lovren, per quanto certamente comprensibile, in questo senso non aiuta un reparto che ha in Corluka l’unico elemento affidabile (e non si parla certo di un fenomeno) e in Jedvaj la possibile sorpresa. Altro limite della nazionale croata è quello legato alla tenuta mentale durante la partita, spesso e volentieri altalenante.

 

LA STELLA

 

Pretoriano di lungo corso della nazionale, nella quale milita dal 2006, Luka Modric è l’uomo chiamato a guidare sotto il profilo tecnico la selezione croata. Il trentunenne centrocampista  del Real Madrid campione d’Europa, può essere il trascinatore di un gruppo talentuoso, che ha bisogno della sua classe e della sua visione di gioco cristallina per poter sperare di fare più strada possibile nella competizione. Oltre alle giocate però servirà anche tirare fuori la grinta e il carattere,  le stesse doti che appartengono a Darijo Srna. Capitano della nazionale dal 2008 e primatista assoluto di presenze della nazionale con 132 gettoni, il terzino dello Shakhtar Donetsk, verosimilmente alla sua ultima manifestazione internazionale, può essere, con il suo carisma (ma anche con i suoi cross) un trascinatore. Occhio anche a Mario Mandzukic: dopo aver vinto tanto e ovunque con i club in Europa, cercherà di portare lontano la sua nazionale

LA SORPRESA

 

Di possibili sorprese nella selezione croata, ce ne sono più di una. Tra queste, scegliamo Ante Coric della Dinamo Zagabria. Classe 97, Coric è un trequartista adattabile a tutte le posizioni da interno, destro di piede dai fondamentali di ruolo pulitissimi, bravissimo nel dribbling secco e nelle verticalizzazioni. Cresciuto molto quest’anno sia sul profilo fisico che sul profilo della personalità, Coric può venir fuori come uno dei giovani più interessanti della manifestazione. Da tener d’occhio, così come i suoi compagni di squadra , entrambi classe 95, Marko Pjaca, giocatore che ricorda molto Perisic nello stile di gioco, e Marko Rog, interno di centrocampo talentuoso e molto duttile.

PROSPETTIVE

Nonostante un girone impegnativo che ha nella Repubblica Ceca, squadra da non sottovalutare mai, la squadra più debole, la nazionale croata sembra in grado di poter passare il girone, anche agevolmente, tenendo conto del fatto che, oltre alle prime due, passano le quattro migliori terze. Essendo una squadra dal potenziale tecnico elevato, la Croazia può farsi valere (laddove passi il turno ça va sans dire) anche nella fase finale della competizione, dove potrebbe fare molta strada. Il traguardo verosimilmente più alla portata, è quello dei quarti di finale. Ma mai dire mai.

CONVOCATI

Pos. Giocatore Data nascita Squadra
P Lovre Kalinic 3 aprile 1990 Hajduk Spalato
P Danijel Subasic 27 ottobre 1984 Monaco(Francia)
P Ivan Vargic 15 marzo 1989 Rijeka
D Darijo Srna 1 maggio 1982 Shakthar Donetsk(Ucraina)
D Vedran Corluka 5 febbraio 1986 Lokomotiv Mosca(Russia)
D Tin Jedvaj 28 novembre 1995 Bayer Leverkusen(Germania)
D Domagoj Vida 29 aprile 1989 Dinamo Kiev(Ucraina)
D Gordon Schildenfeld 18 marzo 1985 Dinamo Zagabria
D Šime Vrsaljko 10 gennaio 1992 Sassuolo(Italia)
D Ivan Strinić 17 luglio 1987 Napoli(Italia)
C Luka Modrić 9 settembre 1985 Real Madrid(Spagna)
C Ivan Rakitić 10 marzo 1988 Barcellona(Spagna)
C Milan Badelj 25 febbraio 1989 Fiorentina(Italia)
C Marko Rog 19 luglio 1995 Dinamo Zagabria
C Ivan Perišić 2 febbraio 1989 Inter(Italia)
C Mateo Kovačić 6 maggio 1994 Real Madrid(Spagna)
C Marcelo Brozović 16 novembre 1992 Inter(Italia)
C Ante Ćorić 14 aprile 1997 Dinamo Zagabria
A Mario Mandžukić 21 maggio 1986 Juventus(Italia)
A Marko Pjaca 6 maggio 1995 Dinamo Zagabria
A Duje Čop 1º febbraio 1990 Malaga(Spagna)
A Andrej Kramarić 19 giugno 1991 Hoffenheim(Germania)
Emilio Scibona

Laureato in Storia, proiettato nell'attualità, intossicato dal presente e incuriosito dal futuro. Appassionato di calcio, esaltato dal basket, catturato dal rombo di motore della Formula 1. Rimpiango i tempi che furono ma credo comunque nel domani.

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