Torna in campo l’Atletico Madrid dopo l’impresa in Champions League ai danni del Bayern di Guardiola. I riflettori puntati addosso e i tanti elogi arrivati dai giornali di tutto il mondo potevano far abbassare un po’ la guardia, ma così non è stato. Uno a zero. Risultato ormai diventato un classico al Vicente Calderón. Il massimo con il minimo sforzo. Ma il tabellino non deve confondere, perché i colchoneros non soffrono mai l’avversario e tengono sempre in mano la partita, anche se manca sempre il guizzo per chiuderla.
Quella di oggi era una partita fondamentale per quanto riguarda la lotta al vertice, la classica partita “trappola” tra le due gare di coppa dove spesso e volentieri si cade e si buttano via punti preziosi in vista della volata finale. Tenere alta la concentrazione sul doppio obbiettivo non è facile, il campionato è importante ma la champions ha la priorità su tutto e un po’ di turn-over era inevitabile. Ed ecco che Saul, man of the match di mercoledì scorso resta a guardare, cosi come gli altri eroi di coppa ovvero Griezmann, Torres e Koke.
Partita non emozionante, come si poteva immaginare. L’Atletico Madrid, si sa, gioca meglio quando deve spezzare il gioco all’avversario e quest’oggi il Rayo Vallecano non è certo quel tipo di squadra che fa la partita. In più le fatiche di coppa si fanno sentire e i colchoneros appaiono meno brillanti del solito, quasi come se avessero staccato per un attimo la spina. Dopo un primo tempo dalle pochissime emozioni, a inizio ripresa Simeone decide di mandare in campo Griezmann: neanche il tempo di mettere piede in campo che il gioiellino francese la sblocca con un gran tiro forte e preciso da fuori. Poi più nulla.
Tanto basta ai soldati del Cholo per ottenere tre punti fondamentali. Conoscendolo, Simeone non sarà felicissimo della prestazione dei suoi, però oggi il fine era più importante di qualsiasi altra cosa. Quindi, va bene anche così.
Adesso tutti davanti alla tv per seguire la gara del Barcellona, sperando in un passo falso blaugrana. Poi, da domani, testa alla Champions.
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