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Sparta Praga-Villarreal 2-4: Un’altra pagina di storia amarilla!

Per la quarta volta nella sua storia il Villarreal giocherà una semifinale europea, cinque anni dopo l’ultima volta, mettendo a segno la sua miglior vittoria in trasferta nelle competizioni europee. A dispetto di quanto non dica il risultato lo Sparta Praga ha disputato un’eccellente partita sia a livello organizzativo che di atteggiamento ma probabilmente, rispetto alla gara di andata, stavolta il Sottomarino giallo è riuscito a insaccare ogni occasione costruita. Così la banda di Marcelino ha saputo espugnare un campo inviolato da diciassette gare consecutive (di cui quindici trionfi), in pratica l’ultima e unica sconfitta interna risale a oltre otto mesi fa (2-3 col CSKA Mosca nel preliminare di Champions League).

Nonostante le innumerevoli assenze – che costringono Zdeněk Ščasný a rinunciare alla difesa tre per passare a quella a quattro (con tre centrocampisti abbassati fuori ruolo, a cui si aggiunge Fatai, attaccante trasformato esterno) – i padroni di casa prendono in mano le redini del match. Malgrado ciò alla prima distrazione Bakambu, su perfetto assist di un Trigueros in forma strepitosa, rompe il ghiaccio portando il Submarino amarillo in vantaggio. Ma lo Sparta non si arrende continuando a dispensare gioco e creare molte chiare opportunità, come quella di Krejčí che alla mezz’ora spreca dopo esser sfuggito a Bailly. Eppure nel calcio, si sa, spesso e volentieri la legge del più forte agisce a dispetto delle intenzioni.

Dopo un ottimo primo tempo in cui i cechi hanno saputo dimostrare tenacia da vendere mettendo in seria difficoltà le due linee difensive del Villarreal (spesso troppo schiacciate, hanno lasciato eccessivo raggio d’azione ai centrocampisti avversari, rischiando moltissimo), gli spagnoli hanno chiuso la gara. Sul finale della prima parte Denis Suárez offre a Castillejo la palla dello zero-due e il suo compagno di squadra stronza il discorso qualificazione. E nell’unico minuto di recupero il colpo di testa di Bruno Soriano, deviato da Lafata, infligge una punizione eccessivamente pesante ai padroni di casa: lo Sparta non subiva tre reti in un primo tempo di una partita internazionale dal 1970 contro il Leeds di Don Revie.

Ma non è finita qua. Nella seconda parte Bakambu mette a segno la sua ottava doppietta stagionale, superando Vietto in quanto a reti totali, e trasformandosi nel miglior cannoniere amarillo dai tempi di Giuseppe Rossi. E sullo zero a quattro – tante reti in questo stadio sono riuscite a farle solo Steaua Bucarest e Real Sociedad nel panorama europeo – Marcelino dà minuti alla panchina e, un po’ per caso, lo Sparta Praga sembra tornare in partita. Nel giro di sei minuti Dočkal e Krejčí ravvivano lo Stadion Letná, ma per passare il turno servirebbero altri tre gol. Troppi per riuscirci davvero. Ma i cechi chiuderanno comunque a testa alta, attaccando con audacia fino al triplice fischio dell’arbitro. La gloria, però, sarà tutta per gli spagnoli, finalmente tornati grandi anche a livello europeo.

Sparta Praga (4-4-2): Bičík; Konaté, Maraček, Radoslav Kováč, Frýdek; Fatai, Dočkal, Matějovský, Krejčí; Juliš, Lafata. A disp.: Miller, Březina, Milan Kadlec, Vácha, Sáček, Köstl, Matoušek. All. Zdeněk Ščasný.
Villarreal (4-4-2): Areola 6,5; Mario Gaspar 6,5 (57’ Jaume Costa ng), Víctor Ruiz 6, Bailly 6, Rukavina 6; Denis Suárez 6,5 (66’ Léo Baptistão), Bruno Soriano 6, Trigueros 7,5 (61’ Jonathan dos Santos ng), Castillejo 7; Soldado 5,5, Bakambu 7,5. A disp.: Asenjo, Pablo Íñiguez, Samuel García, Adrián López. All. Marcelino.
Gol: 5’, 49’ Bakambu, 43’ castillejo, 45’+1 aut. Lafata (V), 65’ Dočkal, 71’ Krejčí (S).
Arbitro: Martin Atkinson (ENG). Ha ammonite Krejčí, Soldado, Frýdek, Juliš, Radoslav Kováč, Konaté, Castillejo e Lafata.

Mihai Vidroiu

Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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Mihai Vidroiu

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