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Real Madrid-Betis 5-0, fenomenale James: il Bernabeu applaude Benitez

Buona la prima. L’esordio di Rafa Benitez alla guida del Real Madrid al Santiago Bernabeu è un festival di gol, alcuni bellissimi, corredato da spettacolo e determinazione. Non si può nemmeno dire che il Madrid sia stata l’unica squadra in campo: onore alle armi al Betis di Pepe Mel che ha avuto il coraggio di giocare a viso aperto e di riprendersi dopo i primi terribili 10 minuti. Peccato che contro il Real Madrid di questa sera poche squadre avrebbero resistito.

I BALLOTTAGGI. Il primo tema della serata sono le scelte di Benitez, con a disposizione tutto l’organico. Ebbene, Keylor Navas ancora preferito a Casilla (ma il costaricano potrebbe partire in caso di arrivo di De Gea), James Rodriguez che si riprende una maglia da titolare a spese di Isco e, soprattutto, Varane preferito a Pepe. Torna anche Benzema, nonostante non sia al meglio, Jesé torna in panchina. Insomma, le partite da giocare sono tante, ma le indicazioni appaiono chiare.

INIZIO A TUTTA BIRRA. I primi 10 minuti del Real Madrid sono semplicemente mostruosi. Oltre al vantaggio siglato dopo 1 minuto e 30 secondi da Bale (colpo di testa su cross a giro delizioso di James, uscita sbagliata di Adan), poche volte negli ultimi anni si sono visti i merengues così determinati in fase di pressing e sotto l’aspetto agonistico. Le palle gol piovono, una piuttosto chiara è sprecata da Benzema a tu per tu con Antonio Adan. Passata la bufera, pian piano il Betis riesce a mettere il naso fuori. Anzi, a dirla tutta l’undici di Pepe Mel torna prepotentemente in partita: merito delle discese sulla destra dell’italiano Piccini (però troppe disattenzioni in difesa), della fisicità di N’Diaye, sempre più convincente, della verve di Cejudo, dei fendenti sempre pericolosi di Vargas. Ruben Castro, poi, è sempre in agguato, e reclama un rigore per un intervento in ritardo di Marcelo; l’unico a non riuscire a carburare è il giovane Ceballos, gioiello “betico” nelle mire proprio dei blancos.

GIOIELLO JAMES. E’ per questo motivo che Pepe Mel non la prende benissimo in occasione del 2-0, credeva davvero di poter ristabilire la parità. Poco prima del 40′, è una perla di James Rodriguez a chiudere il match: davvero da cineteca la punizione del colombiano da posizione quasi impossibile, defilato sulla destra, che si infila nell’angolo opposto della porta difesa dall’ex di turno, Adan. Non si può di certo rinunciare al “bandido”. Prima dell’intervallo, applausi a scena aperta per Keylor Navas, bravissimo nell’impedire a Ruben Castro di calciare praticamente a porta vuota; temporeggia troppo nell’occasione, comunque, l’esperto attaccante ospite.

ALTRA GRANDINATA DEI BLANCOS. Anche l’inizio di ripresa è devastante. Nel giro di cinque minuti arrivano altre due reti del Real Madrid: prima Benzema chiude con un preciso colpo di testa un’azione davvero pregevole, cominciata da Danilo e rifinita dal cross di Bale, poi ancora James Rodriguez illumina il Bernabeu con una bellissima rovesciata. Da stropicciarsi gli occhi. Manca lui, manca Cristiano Ronaldo. Il portoghese sembra quasi incupirsi, qualche occasione ce l’avrebbe pure ma si incarta davanti ad Adan. Non che la prestazione possa definirsi negativa, di certo CR7, a secco come Messi nelle prime due partite di campionati, non va tra i promossi. Così come Varane che regala un rigore al Betis per un ingenuo intervento su Molina. Sul dischetto va Ruben Castro che si fa ipnotizzare da Keylor Navas, ovazione per il costaricano.

Benitez dà così spazio a Casemiro e soprattutto Kovacic (esordio con la maglia più desiderata al mondo), Isco era entrato già ad inizio ripresa per Benzema. Il Bernabeu intona anche qualche coro per l’ex tecnico del Napoli che si prende già una piccola rivincita dopo qualche polemica di troppo in settimana. All’89’, poi, l’ultimo lampo di una notte rimarchevole: da copertina il siluro dalla distanza di Bale che si infila proprio nell’angolino. E’ Real Madrid show, anche senza Cristiano Ronaldo.

REAL MADRID-BETIS 5-0: 2′ e 89′ Bale, 38′ e 49′ James Rodriguez, 47′ Benzema.

 

Alfonso Alfano

Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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