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Betis-Villarreal 1-1: Suicidio amarillo

Gara intensa e ricca di spunti tattici al Benito Villamarín, dove un eccellente Betis ha dimostrato intensità dall’inizio alla fine vedendo ripagati i propri sforzi con un sudato pareggio nei minuti finali. Male il Villarreal di Marcelino che non azzecca la vittoria al debutto come nei due anni scorsi: oltre a un buon quarto d’ora sul finire della prima parte, c’è ben poco da rallegrarsi. Molte polemiche anche per l’arbitraggio, ma in definitiva la rete degli ospiti è regolare mentre quella dei padroni di casa è viziata da fuorigioco di Xavi Torres, ma il Betis è in credito di un rigore non assegnato nella prima parte. L’allontanamento di Marcelino, l’espulsione di Bruno Soriano e il ghiaccio sui polpacci di Soldado non promettono bene. Alla fine termina uno a uno, ma a sorridere è più che altro la squadra andalusa.

Pepe Mel schiera lo stesso 4-4-2 del suo avversario con l’affiatata coppia di sfondamento formata da Jorge Molina e Rubén Castro, innescata dalle frizzanti ali Álvaro Cejudo e Francisco Portillo e Juan Vargas terzino sinistro. Marcelino risponde con Areola (preferito a Barbosa) tra i pali, Víctor Ruiz-Bailly a proteggerlo, Bruno perno centrale affiancato da Tomás Pina (e non da Trigueros), Castillejo e Nahuel Leiva sulle fasce e Léo Baptistão accanto a Soldado in avanguardia. Ma sono i padroni di casa a premere subito forte: la spinta sulle bande laterali, quella di destra soprattutto, permette agli andalusi di trovare spesso il fondo e tentare l’imbucata aerea, ma Bailly e Ruiz fanno buona guardia. Specialmente sul lato sinistro il Villarreal soffre, Castillejo lascia qualche lacuna di troppo in fase difensiva e il Betis lo capisce subito con l’italiano Piccini e Álvaro Cejudo.

Col passare dei minuti il Sottomarino giallo riesce comunque a prendere le misure e guadagnare metri. Marcelino chiede calma ai suoi ragazzi, spesso portati a lanciare lungo o di prima intenzione verso le punte, ma quando la manovra si fa ragionata l’azione diventa più interessante. A salire in cattedra è Soldado, che alla mezz’ora intuisce una sciabolata dalle retrovie di Mario Gaspar, e la trasforma in una girata di sinistro che scalda i guanti al portiere. Poco dopo arriva lo strappo vincente. Jaume Costa tenta un cross diagonale mentre la difesa del Betis sale in sincrono: Léo Baptistão è in fuorigioco ma Soldado no, che spunta da posizione regolare e trasforma la palla in rete. El guerrillero è tornato. Nel finale del primo tempo c’è da registrare un’uscita avventata di Areola che frana su Jorge Molina, ma il direttore di gara non se l’è sentita di decretare il calcio di rigore.

Al rientro dagli spogliatoi i padroni di casa tornano a spingere con continuità, in evidenza Cristiano Piccini, appena riscattato dalla Fiorentina, che da terzino destro spinge con costante pericolosità. Areola deve iniziare a sporcarsi le mani, il Betis riesce a trovare varie volte la porta, cosa che invece non era riuscita nel primo tempo. Di contro il Villarreal si limita ad attendere e ripartire in contropiede con Nahuel Leiva e Soldado sugli scudi, ma senza riuscire a creare grandi occasioni. La squadra appare in ritardo di condizione, molti giocatori ancora imballati, vedi Castillejo, Bruno e Léo Baptistão. Marcelino prova così soluzioni differenti facendo esordire Bakambu, arrivato in squadra da pochi giorni, e Samu García, che invece non ha potuto debuttare nel pre-campionato per continui fastidi muscolari.

A un quarto d’ora dalla fine il Submarino amarillo ha la chance per chiudere il match. Samu García trova un delizioso filtrante d’esterno per Bakambu che supera Adán ma si fa respingere il tiro da un difensore, sulla ribattuta c’è lo stesso Samu García che però calcia il rigore in movimento sulla traversa. Ma se è vero che “gol mangiato, gol subito”, è altrettanto vero che il pubblico spinge il Betis verso il pareggio. A quattro minuti dalla fine Piccini libera un missile terra-aria dai trenta metri su cui Areola ci arriva per miracolo, sulla respinta si avventa Xavi Torres (in clamoroso fuorigioco) ma il portiere francese gli sbarra la strada, al che ci pensa Rubén Castro a insaccarla, festeggiando così la sua duecentesima presenza in massima serie. Nel finale Marcelino riesce a farsi allontanare per proteste reiterate, prima che scoppi una rissa per un calcio di Bruno Soriano: rosso diretto per il capitano del Villarreal, che chiude nel peggiore dei modi la prima della nuova stagione.

Tabellino:
Real Betis (4-4-2): : Adán; Piccini, Bruno González, Pezzella, Vargas; Xavi Torres, N’Diaye (76’ Fabián); Álvaro Cejudo (65’ Ceballos), F. Portillo; Jorge Molina (80’ Rennella), Rubén Castro. All. Pepe Mel.
Villarreal (4-4-2): : Areola 6,5; Mario Gaspar 6,5, Víctor Ruiz 7, Bailly 7, Jaume Costa 6,5; Nahuel Leiva 7, Bruno Soriano 5, Tomás Pina 5,5, Castillejo 5 (78’ Trigueros ng); Léo Baptistão 5,5 (60’ Bakambu 5,5), Soldado 7 (67’ Samu García 6). All. Marcelino.
Gol: 31’ Soldado (V), 87’ Rubén Castro.
Arbitro: Iñaki Vicandi Garrido. Ammoniti: Bruno González, Álvaro Cejudo, Pezzella (B) e Samu Castillejo (V). Espulsi: Bruno Soriano (V).

Mihai Vidroiu

Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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Mihai Vidroiu

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