Il sabato calcistico brasiliano regala un evento d’interesse internazionale: il debutto di Ronaldinho con la maglia del Fluminense. Nonostante si alleni da soli quattro giorni con i nuovi compagni di squadra, Dinho dovrebbe scendere in campo per qualche minuto nella sfida contro il Tricolor Gaucho. L’ex asso del Barcellona, passato con risultati alterni anche al Milan, proverà a rilanciare una carriera in fase discendente da diversi anni. Troppi. Anche l’ultima esperienza in Messico col Queretaro non è stata entusiasmante, tant’è che si vociferava di un suo possibile addio al calcio giocato.
Ma il manager di Ronaldinho, il fratello Assis, noto in Italia per le innumerevoli foto al fianco di Galliani, non si è dato per vinto ed ha ottenuto per il suo assisto un contratto con un club, il Fluminense, fra i più prestigiosi dell’intero panorama brasiliano. Un passaggio, quello al Tricolor Carioca, che ha destato qualche polemica in Brasile, visto lo stato di forma scadente e il passato con la maglia del Flamengo (acerrima rivale del Flu) del gaucho.
L’arrivo di Ronaldinho, però, non sembra far breccia nel cuore dei tifosi del Fluminense, che – al momento – non hanno accolto l’invito del vice-presidente Mario Bittencourt, autore, nei giorni scorsi, di un caloroso appello per riempire il Maracanà nel match di stasera contro il Gremio, club col quale Ronaldinho debuttò ad inizio carriera. I biglietti venduti, infatti, sono stati solo 11.000, cifra decisamente contenuta e che rischia di trasformare il debutto di Dinho in un vero e proprio flop mediatico.
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