L’infinita telenovelas fra Fabio Capello e la federazione russa, continua. Chi si aspettava che oggi, dopo diversi giorni di confronto, potesse arrivare l’esonero del tecnico di Pieris, non è stato accontentato. La decisione, però, sembra tutt’altro che definitiva:”Oggi – ha dichiarato il presidente della Federazione russa, Simonián – non è avvenuto alcun licenziamento: Capello resta il nostro allenatore. I negoziati proseguiranno per definire, una volta per tutte, se il rapporto proseguirà oppure le nostre strade si separeranno consensualmente. Oggi, inoltre, sono state saldate le pendenze arretrate.”
L’attuale presidente della Federcalcio russa, quindi, non si è assunto la responsabilità di pagare la clausola di 25 milioni di dollari inserita – a suo tempo – dal suo predecessore, Nikolai Tolstij. Una cosa è certa, secondo quando dichiarato da Simonián:”Nei futuri contratti dei c.t. della nostra nazionale, non verrà più inserita alcuna clausola da pagare in caso di esonero.”
Simonián, in chiusura, ha comunque elogiato Fabio Capello, che – secondo quanto dichiarato dal presidente russo – segue con costanza le partite della Russian Premier League e non sta in albergo o all’estero come alcuni suoi predecessori. La sensazione netta, però, è che la Federcalcio russa non veda l’ora di trovare un accordo per la risoluzione consensuale del contratto, che annualmente – al di là della clausola rescissoria – costa 11 milioni di dollari. Ma raggiungere un accordo con Capello, forte del contratto con scadenza 2018, appare impresa tutt’altro che semplice.
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