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Siviglia-Zenit 2-1: Emery umilia Villas Boas, andalusi vittoriosi in casa

SIVIGLIA-ZENIT 2-1 – Al Sanchez Pizjuan di Siviglia, Andalusia, va in scena l’andata di uno dei quarti di finale dell’Europa League 2014/15. I padroni di casa biancorossi opposti ai russi dello Zenit San Pietroburgo. Gli spagnoli – campioni in carica – sono favoriti, ma l’avversario è da prendere con le molle.

LE FORMAZIONI – Unai Emery ha già affrontato lo Zenit ai tempi dello Spartak Mosca con risultati indecenti. Per cambiare il suo borsino con i pietroburghesi opta per un 4-2-3-1. Unico indisponibile è il portiere Beto, sostituito da Rico. Linea difensiva composta da Trèmoulinas e Coke sugli esterni, Pareja e Kolodziedejczak in mezzo. In mediana, a fare da frangiflutti sono Iborra e Krychowiak. Reyes, Banega e Vidal supportano Gameiro. Risponde Villas Boas: senza gli squalificati Criscito, Smolnikov, Hulk e Danny, oltre all’infortunato Fayzulin, il tecnico portoghese deve reinventarsi un’intera formazione ed opta per un copertissimo 5-4-1: davanti a Lodygin agiscono Anyukov, Neto, Garay, Lombaerts e Rodic. In mediana spazio a Javi Garcia eWitsel centrali, Ryazantsev e Shatov larghi. Unica punta è il venezuelano Rondon.

RYAZANTSEV GOAL – Sin dalle prime battute la gara lascia intravedere quello che sarà il canovaccio per tutti i suoi novanta minuti: spagnoli ad attaccare, russi costretti ad attesa e ripartenza con un catenaccio degno di una squadra italiana di bassa classifica. Eppure, la scelta di Villas Boas sembra poter portare frutti, tanto che la prima occasione della gara è proprio per gli ospiti: al 14′ da un cross di Rodic la sfera giunge sui piedi di Anyukov che prova con un diagonale a sbloccare la gara: è bravo Rico ad opporsi. Quattro minuti dopo, occasione limpidissima ancora per i pietroburghesi: cross di Rodic, colpo di testa di Ryazantsev con la sfera che sibila a pochi millimetri di distanza dal palo sivigliano. Il Sevilla continua a macinare gioco, ma senza portare pericoli concreti dalle parti di Lodygin. E così, alla mezzora, passa in svantaggio: Ryazantsev calcia e impegna Sergio Rico. Sulla ribattuta arriva ancora l’ex Rubin Kazan che di potenza spara sotto la traversa e regala l’1-0 ai russi, zittendo il Ramòn Sanchez Pizjuan. La reazione del Siviglia è tutta in qualche cross, ma Garay e colleghi fanno buona guardia.

IL MAGO CAMBIA TUTTO – Nella ripresa Emery cambia subito due uomini, per dare una marcia in più ad una squadra oggettivamente spenta: fuori Iborra, dentro M’Bia in mezzo al campo. Sulla destra, invece, fuori un deludentissimo Coke per dare spazio a Denis Suarez. Gli andalusi iniziano a spingere con più continuità, ma le occasioni restano ancora soltanto a firma ospite: al 57′ un indemoniato Ryazantsev prova a cercare senza fortuna la porta (palla alta di poco), tre minuti dopo una conclusione dal limite dell’area di Witsel viene neutralizzata in qualche modo da Rico. La svolta della gara arriva al 64′: Emery toglie un impalpabile Gameiro per inserire Bacca. Lo special two Villas Boas (che di speciale, ultimamente, ha ben poco) toglie l’ottimo Rodic per mettere Mogilevets, passando al 4-5-1. Scelta azzardata e sciagurata, perché Suarez – alto a destra – macina chilometri e crea occasioni. Al 65′ i primi segnali di cedimento si notano quando l’ex Manchester City e Barcellona calcia a botta sicura, ma trova sulla linea il salvataggio di Garay. Poco dopo, da un suo cross arriva l’incornata di Bacca che si stampa sul palo a Lodygin battuto. Il goal è nell’aria: minuto 70′: cross di Vidal, Bacca di testa pareggia. Lo Zenit è nel pallone, Villas Boas anche: fuori Ryazantsev, dentro Khodzhaniyazov e si torna al 5-4-1. Il Siviglia vola sulle ali dell’entusiasmo, nel finale Suarez trova un goal capolavoro, con una conclusione al volo di collo pieno che si insacca. La panchina e lo stadio esplodono, il primo round sorride al Sevilla. Ma la qualificazione, al ritorno, sarà da sudare. Sempre se Villas Boas non commetterà più errori grossolani.

 

TABELLINO:

Reti: 30′ Ryazantsev, 73′ Bacca, 88′ Denis Suarez
Ammoniti: Javi Garcia, Denis Suarez, Garay, Ryazantsev

Sevilla (4-2-3-1): Sergio Rico 6; Coke 5 (dal 46′ Denis Suarez 7,5), Kolodziejczak 5,5, Pareja 5,5, Tremoulinas 6,5; Krychowiak 6, Iborra 5,5 (dal 46′ M’Bia 6); Aleix Vidal 6,5, Banega 6, Reyes 6; Gameiro 5 (dal 64′ Bacca 7). A disposizione: Soria, Fernando Navarro, Figueiras, Vitolo. Allenatore: Unai Emery 7

Zenit San Pietroburgo (5-4-1): Lodygin 6; Anyukov 6, Neto 6, Garay 7, Lombaerts 5,5, Rodic 6,5 (dal 65′ Mogilevets 5); Shatov 5,5 (dall’83’ Tymoschuk sv), Witsel 6,5, Javi Garcia 6, Ryazantsev 6,5 (dal 74′ Khodzhaniyazov 5); Rondon 5. A disposizione: Malafeev, Arshavin, Kerzhakov, Sheydaev. Allenatore: Andrè Villas Boas 5

Matteo Mongelli

Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.

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Matteo Mongelli

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