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Bayern Monaco-Shakthar Donetsk: le pagelle

BAYERN MONACO

Neuer s.v : sarebbe più corretto dire S.I. ovvero senza impegno. C’è sempre stima per lui, ma non abbastanza per dargli un voto in questa serata.

Rafinha 6 +: spinge molto bene sull’out di destra, facendo il suo dovere.

Badstuber 6,5: quelle poche volte in cui è chiamato a chiudere lo fa bene e si regala pure un gol (Dante s.v. : l’unico motivo per cui entra è probabilmente quello di regalare la standing ovation a Badstuber)

Boateng 7: non avendo molto da fare in difesa, passa nella metà campo avversaria. Segna e innesca diversi contropiedi. Totale.

Alaba 6,5: sa fare davvero tutto e anche oggi lo dimostra. Spinge come un terzino, la gioca come un regista e si inserisce come un incursore. Un grande giocatore.

Schweinsteiger 6 +: poco impegnato in fase di filtro, serve una palla squisita a Lewandowski, che assieme alla stima gli vale un 6 +.

Robben 6: per quel poco che è in campo fa il suo, poi si fa male(dal 19′ Rode 6 +: Gli si chiede di fare filtro e qualche incursione. Esegue alla lettera)

Gotze 6,5: un acuto all’inizio che decide il match e uno alla fine che corona il successo. In mezzo un po’ di nulla, ma il campione è quello che riesce a incidere anche con un solo episodio, e Gotze è un campione.

Muller 7: l’uomo giusto al posto giusto. Due gol, i soliti movimenti senza palla che scompaginano le maglie avversarie e la sensazione costante che a questo giocatore non sia riconosciuto il credito che merita.

Ribery 6,5 : si diverte, smoccola su Douglas Costa, piazza un colpo da biliardo su Pyatov e poi si fa male (dal 59′ Bernat 6 +: entra con intraprendenza in una partita che ha poco da dire)

Lewandowski 6,5: essere un autentico nueve con un allenatore che il nueve lo abolirebbe sarebbe difficile per chiunque. Si cala bene nella partita senza snaturarsi.

All. Guardiola 7: aldilà dell’episodio che ha deciso la partita, l’impressione che si ha è che la squadra sia in perfetta sinergia tecnica con le sue idee. Si merita il voto alto.

SHAKTHAR DONETSK

Pyatov 4: che sia scarso è risaputo, ma ogni volta che lo si vede in campo non smette mai di sorprenderti, in negativo. Inguardabile per questi livelli.

Srna 5,5 : nel momento in cui la partita prende la (brutta) piega che prende, lui prova a suonare la carica. Spinge, aggredisce e attacca, ma dal suo lato si passa come il burro e alla fine il conto dei gol sale.

Kucher 5: la punizione (rosso dopo pochi secondi dal fischio iniziale) che riceve è eccessiva, ma il suo intervento, un po’ avventato, condiziona inevitabilmente la partita.

Rakitsky 5,5: nel primo tempo fa una serie di chiusure gagliarde, poi affonda assieme alla sua squadra

Shevchuk 6 –: soffre in maniera bestiale come tutto il suo reparto, ma prova a fare la sua parte, e tutto sommato non la fa così male.

Stepanenko 5: è in totale balia del centrocampo del Bayern. Dovrebbe dare equilibrio ma è come se non ci fosse.

Fred 6: con le sue incursioni prova a scompaginare un po’ le maglie della difesa bavarese. I risultati sono quelli che sono, ma è da apprezzare il tentativo.

Taison s.v.: l’espulsione di Kucher condiziona i piani di Lucescu, che lo deve sacrificare per mettere un centrale(dal 9′ Kryvtsov 5: entra per cercare di limitare i danni, ma è costantemente fuori posizione, e nella sua zona si fa grande festa)

Douglas Costa 6 –: passa da essere un creativo fantasista ad un incursore con licenza di botte. E’ apprezzabile la tenacia, ma da un giocatore del suo talento ci si aspetta anche in queste situazioni qualcosina in più (dal 79′ Wellington Nem s.v:. commentare 11 minuti di partita è difficile, soprattutto se entri sul 6-0…)

Alex Teixeira 5: non è colpa sua se la partita si è messa così, ma è oggettivamente impalpabile (dal 70′ Ilsinho s.v.: entra a giochi fatti)

Luiz Adriano 5,5: gli arrivano pochi palloni, lui prova a muoversi per la squadra fino a quando questa c’è, poi sparisce assieme allo Shakthar.

All. Lucescu 5: non è colpa sua se la partita si è messa sin da subito nel modo in cui si è messa, ma smette di crederci subito dopo il rigore e che sia per arrendevolezza o per sano realismo da uno come lui non te lo aspetti.

Emilio Scibona

Laureato in Storia, proiettato nell'attualità, intossicato dal presente e incuriosito dal futuro. Appassionato di calcio, esaltato dal basket, catturato dal rombo di motore della Formula 1. Rimpiango i tempi che furono ma credo comunque nel domani.

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Emilio Scibona

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