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Granada-Barcellona 1-3, Suarez sugli scudi: blaugrana a -1 dal Real

GRANADA-BARCELLONA 1-3 – Il Barcellona espugna la fatal Granada, campo dove lo scorso anno perse 1-0 e costò, a conti fatti, la conquista della Liga alla squadra all’epoca allenata dal Tata Martino. Non è stata la miglior versione del Barça, che ha creato poco e, spesso, si è rifugiato in uno sterile possesso palla fine a sé stesso. La vittoria, comunque, è stata ampiamente meritata, visto che il Granada ha prodotto ancor meno della compagine di Luis Enrique, nonostante un primo tempo giocato diligentemente accompagnato da un buon avvio di ripresa. I catalani, in attesa del Real Madrid (impegnato domani sera, al Bernabeu, contro il Villarreal), volano a -1 dalla vetta. Per lo spettacolo, appuntamento rimandato a data da destinarsi.

PRIMO TEMPO – L’avvio della partita non è certamente a ritmi elevati. Il Barcellona fa circolare la palla senza mai affondare, mentre il Granada prova, di tanto in tanto, ad approfittare delle poca verve agonistica dei più quotati avversari. Gli uomini di Abel Resino, d’altronde, accusano quattro punti di ritardo dalla zona-salvezza e, seppur al cospetto della seconda forza del torneo, necessitano, assolutamente, di punti. Il primo tiro in direzione della porta è, al dodicesimo, del Barça, ma Rakitic colpisce malamente la sfera e il tiro finisce abbondantemente alto. In campo c’è anche Suarez, che al quarto d’ora si fa notare, ahilui, per una gomitata rifilata ad un avversario e si becca un sacrosanto cartellino giallo. Il Granada sembra in grado di controllare il match, bravo ad imbrigliare il tridente offensivo blaugrana.

Ma al venticinquesimo, alla prima vera occasione da goal, la squadra di  Luis Enrique passa in vantaggio: Cala respinge un innocuo tiro di Suarez e si rende involontario protagonista di un assist per Rakitic, che arriva in corsa e insacca a porta sguarnita. Il goal realizzato sveglia d’incanto i catalani, vicinissimi al raddoppio con Messi, che sfiora la traversa al termine di una bella combinazione con Rakitic. Il Granada, però, non vuole recitare il ruolo della vittima designata. E a cinque dal termine, si vede negare un calcio di rigore piuttosto netto per un fallo commesso ai danni di  Foulquier. Nel finale di frazione, Messi – in posizione di off-side – colpisce la traversa e regala l’ultima emozione dei primi quarantacinque minuti.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con gli stessi ventidue protagonisti del primo tempo. A rendersi pericoloso per primo, dopo centottanta secondi, è il Granada, ma Bravo si dimostra pronto sul tiro-cross di Bangoura. Un solo giro di lancette e gli ospiti raddoppiano con Suarez, che sfrutta nel migliore dei modi un delizioso assist di Rakitic e batte Oier in uscita. La reazione dei locali è immediata. Passano solo tre minuti e la compagine di Resino ottiene un calcio di rigore, a causa di un fallo commesso da Bartra ai danni di Lass; dal dischetto si presenta Fran Rico, che batte Bravo nonostante lo stesso portiere cileno intuisca la traiettoria del tiro. Non è un gran Barcellona, poco grintoso, raramente pericoloso e anche un po’ nervoso, come testimoniano i gialli rifilati a Mathieu e Neymar.

Luis Enrique prova a scuotere i suoi: fuori Xavi, dentro Rafinha. Dopo solo cinque minuti dalla sostituzione, i catalani mettono in banca la partita: Suarez riceve palla da Rakitic, salta difensore e portiere avversario prima di servire un cioccolatino a Messi, che deposita la sfera nella porta sguarnita. Il finale regala poche emozioni. Il Barcellona controlla agevolmente l’incontro e sfiora, a cinque minuti dal fischio finale, il quarto goal, ma la difesa locale riesce a rimediare in qualche modo su Messi. La squadra catalana vince ma non convince appieno. Oggi, dopo la faticaccia del City of Manchester, può comunque andare bene così, per il titolo, però, serve ben altro.

 

Il Renzaccio

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