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Eintracht Francoforte-Amburgo 2-1: Alex Meier, è sempre più lui l’anti-Robben

EINTRACHT FRANCOFORTE-AMBURGO 2-1. Dopo la caduta a Mainz, torna alla vittoria l’Eintracht Francoforte che alla Commerzbank Arena batte l’Amburgo e si riaffaccia nelle zone medio-alte della classifica, piazzandosi a -4 dall’accoppiata Schalke 04-Augsburg che al momento occupano i posti sicuri per approdare in Europa League. Seconda sconfitta nelle ultime tre per i rothosen (l’ultima trasferta, quindici giorni fa, fu quella disastrosa a Monaco di Baviera), un solo punto conquistato che li relega nuovamente ai margini della zona retrocessione, a +1 sul Paderborn che domani ospiterà il Monchengladbach. Si preannuncia un nuovo agonico finale di stagione per gli anseatici.

Zinnbauer deve fare i conti con la solita lunga lista di indisponibili (da Lasogga a Behrami, passando per Holtby e Olic) alla quale si aggiungono gli acciacchi fisici di Van der Vaart che si accomoda in panchina. Davanti c’è allora Rudnevs, Stieber, Muller e Gouaida agiscono alle sue spalle. Due squalificati per Schaaf, Zambrano e Seferovic, il tecnico ex Werder punta a occhi chiusi sul vice-capocannoniere della Bundesliga, Meier, e l’estro di Piazon.

Piacevolissimo il primo tempo, ritmi elevati e buonissime giocate. Peccato che da entrambi i lati manchi un pizzico di precisione in zona gol, come dimostrano gli erroracci sotto porta del lettone Rudnevs (che se ne va bene in velocità ma poi tira addosso a Trapp) e Aigner. Entra subito in partita l’idolo di casa, Alex Meier, che prima impegna Drobny poi si conquista un calcio di rigore per un ingenuo intervento del solito Djourou. E’ il 12′, lo stesso Meier trasforma alla perfezione il penalty e regala il vantaggio ai padroni di casa.

I rothosen faticano a reagire, Nicolai Muller è il più attivo dei suoi ma pericoli dalle parti di Trapp non ne arrivano. Al contrario, l’Eintracht è vivissimo in attacco, trascinato dalle folate di Piazon: il talentuoso brasiliano in prestito dal Chelsea va vicino al gol su punizione dalla distanza e offre un paio di palloni interessanti a Oczipka e Meier che però non ne approfittano. Bene anche il giapponese Inui, ispirato, il raddoppio dei rossoneri sembra essere nell’aria. Invece, in pieno recupero, arriva il pari dell’Amburgo: Gouaida se ne va indisturbato sulla sinistra, tocco centrale per Muller che trova il corridoio per Stieber. L’ungherese ex Greuther Furth non fallisce a tu per tu con Trapp.

Meno frizzante la ripresa che, però, come la prima parte si apre con la rete dell’Eintracht Francoforte. E’ ancora Meier, che sale a quota 16 nella classifica cannonieri (-1 da Robben), a bucare Drobny: l’esperto centrocampista offensivo raccoglie un pallone vagante al limite dell’area dopo la percussione tentata da Piazon, e piazza con un precisissimo piatto destro il pallone del 2-1. Undicesima doppietta in carrier con la maglia delle aquile per il 32enne. La situazione per l’Amburgo precipita al 64′: ingenua trattenuta di Ostrzolek su Aigner, il terzino ex Augsburg rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in inferiorità numerica.

L’Eintracht prova a chiudere, prima ci prova Aigner da posizione defilata (conclusione potente ma a lato) poi Stendera con un sinistro a giro. I rothosen sembrano non riuscire più a creare occasioni, un lampo arriva però al 78′ quando Beister, lanciato in profondità, coglie di sorpresa la difesa di casa ma non riesce a battere Trapp, ancora sicurissimo nell’uno contro uno. Zinnbauer prova la carta Van der Vaart, dall’altra parte esce Aigner, furioso. Una punizione deviata di Oczipka mette i brividi a Drobny, poi Meier conclude con una conclusione alle stelle un pericoloso contropiede. Van der Vaart si fa vedere solo con un paio di calci piazzati a cercare le sue torri, poco per rompere gli equilibri del match. Nel recupero Djourou regala un altro rigore atterrando Stendera, Meier però stavolta fallisce dal dischetto centrando la traversa. Poco male, finisce 2-1, risultato più che giusto.

Eintracht Francoforte-Amburgo 2-1: 12′ Meier (rig), 46’pt Stieber (A), 54′ Meier

Alfonso Alfano

Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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