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Roma-Manchester City 0-2: all’Olimpico trionfa la legge del più forte, giallorossi fuori

In una notte magica ma sfortunata, la Roma lascia la Champions League con una buona ultima prova, ma non senza rimpianti. Al di là delle partite precedenti, infatti, la partita si decide sugli episodi, non sfruttati bene dai padroni di casa, a cui la sorte risulta oltreutto avversa in diverse occasioni. D’altra parte, netta appare la superiorità del Manchester City, che, pur dimezzato, non da mai l’impressione, nemmeno nei migliori momenti della Roma, di subire nettamente il gioco degli uomini di Garcia.

All’Olimpico la Roma parte subito forte: nei primi cinque minuti i giallorossi creano due occasioni, una dietro l’altra, prima con Holebas, che servito splendidamente da Totti spara in faccia ad Hart, e poi con una pericolosissima palla messa in mezzo da Nainggolan, che si trasforma in una scheggia impazzita nell’area di rigore dei Citizens. Gervinho è sicuramente il più attivo dei suoi, che si affidano spesso alle sue pericolose incursioni, rifornite da un grande lavoro di pressing che non lascia respirare gli ospiti. L’occasione più nitida per lui arriva forse al 21′, quando costringe Hart a un salvataggio in calcio d’angolo dopo una grande discesa dalla sinistra.

E’ una Roma che da l’impressione di voler fare la partita, ma il City comincia a venir fuori a metà secondo tempo, affacciandosi all’area giallorossa con numerose incursioni laterali che fanno sistematicamente sobbalzare Garcia; in particolare con Dzeko, che si rende pericolosissimo al 24′, e al 29′ con una gran girata di testa. La parita però offre occasioni da una parte e dall’altra: Maicon ci prova al 38′ con un gran destro, e un minuto dopo il City risponde con Milner, che si ritrova a tu per tu con De Santis, il quale esce però ottimamente chiudendogli lo specchio.

Nel secondo tempo il ritmo lascia spazio alla tattica, ma la partita non smette di regalare emozioni: la Roma è viva, ma, dopo averci provato con Pjanic al 57′, viene immediatamente castigata solo tre minuti dopo. Maicon lascia la briglia troppo corta a Nasri, che, libero di calciare dalla sinistra, infila un gran gol alle spalle di De Sanctis. Gli “Allez!” dalla panchina di Garcia sembrano sortite l’effetto desiderato, e i giallorossi rialzano subito la testa, prima con Nainggolan al 65′, e poi con una splendida azione personale di Llajic, che dopo aver messo a sedere mezza difesa City sbaglia però la cosa più facile, sparando alto sopra la traversa.

Le occasioni più clamorose arrivano però tutte al 72: prima con un palo di Holebas su colpo di testa, e poi con un tiro del neo-entrato Destro, murato da De Michelis col petto. La serata a Roma è però destinata ad essere amara, e Zabaleta chiude definitavamente i conti all’85 dopo una grande invenzione di Nasri, uno dei migliori dei suoi, che lo serve al bacio in area di rigore. Il match termina dopo due soli minuti di recupero, con una Roma triste ma salda, che lascia il campo abbracciata dal caldo saluto dei propri tifosi.

LE FORMAZIONI

Roma: De Sanctis, Maicon (78′ Florenzi), Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas, Pjanic, Keita, Nainggolan, Ljajic (67′ Iturbe), Totti (71′ Destro), Gervinho

Manchester City: Hart, Zabaleta, Demichelis, Mangala, Clichy, J. Navas (67′ Silva), Fernando, Fernandinho, Milner, Nasri (89′ Kolarov), Dzeko (78′ Jovetic)

IL TABELLINO

Nasri ’60; Zabaleta 86′ (MCI)

Alessio Dell'Anna

Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.

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