La lunga attesa è finita: la Germania, dodici anni dopo Yokohama, è di nuovo in finale. Ma i tedeschi, stavolta, non puntano solo al piazzamento d’onore, che dodici anni fa, al cospetto del Brasile di Ronaldo,Rivaldo e Ronaldinho, poteva accontentare una nazione ancora sotto choc dopo la bruciante eliminazione subita all’Europeo del 2000, vero e proprio spartiacque nella storia del calcio tedesco.
Löw è conscio dell’importanza di questo match e, nella conferenza stampa della vigilia, non si nasconde:”La Germania ha un appuntamento con il proprio destino: possiamo e dobbiamo scrivere la storia. Abbiamo un unico obiettivo: vincere.” Il tecnico tedesco rispetta la selezione argentina, ma è conscio della forza dei propri uomini:”L’Albiceleste non è solo Messi. Certo, la Pulce può decidere la partita con una giocata, ma la squadra di Sabella è ben organizzata e per noi sarà una partita completamente diversa rispetto a quattro anni fa (ndr: Germania-Argentina 4-0, quarti di finale di Sudafrica 2010). Noi, però, non abbiamo alcun timore di sorta: se imponiamo il nostro gioco, e sfrutteremo appieno il nostro potenziale, vinceremo il Mondiale.”
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