Nelle ultime settimane sul comitato organizzativo si è abbattuto lo tsunami corruzione. La votazione che ha premiato il paese asiatico sarebbe infatti da non ritenersi regolare e nel mirino finisce anche Michel Platini, che secondo la stampa inglese avrebbe incontrato privatamente prima del voto Mohammed bin Hammam, l’osservato speciale.
Il presidente della Uefa si ritrova ora sotto attacco e, attraverso le colonne de L’Equipe, si difende: “Solo per aver fatto colazione con un collega mi vedo coinvolto in un affare di Stato e in una trama completamente costruita, non so da chi o perché. Non sono corrotto e non so chi c’è dietro a tutto questo. Se la corruzione sarà dimostrata, dovranno esserci sanzioni e una nuova votazione”.
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