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Road to Brazil – Scozia-Nigeria 2-2: le Super Eagles salvano la faccia nel finale


ROAD TO BRAZIL –
 Le Super Eagles nigeriane acciuffano il pareggio nel finale grazie al subentrato Nwofor e salvano la faccia contro una Scozia ammirevole per l’impegno mostrato sul rettangolo verde.

Stephen Keshi, CT della Nigeria, sembra avere esattamente le idee chiare per quanto riguarda l’undici titolare che affronterà Iran, Bosnia e Argentina nel girone F di Brasile 2014. Per questo il tecnico africano ha preferito schierare le seconde linee nell’amichevole di Londra, al fine di osservare i calciatori meno sicuri di un posto al mondiale brasiliano.
A fare da guardia alla porta difesa per l’occasione da Ejide, c’erano Egwekwe e Yobo nel ruolo di centrali con Kunle ed Echiejile a presidiare le fasce, rispettivamente a destra e a sinistra. A centrocampo nel 4-3-3, Gabriel fungeva da perno centrale con Obi interno sinistro e Uzoenyi interno destro. In avanti, al fianco dell’energumeno Shola Ameobi, agivano l’altro gigante Uchebo e il brevilineo Babatunde.
Dall’altra parte, troviamo la Scozia che, per mentalità e cultura sportive britanniche, ha interpretato la partita come se fosse un incontro ufficiale e ha dato – per usare un eufemismo – del filo da torcere alla selezione africana.

Pronti via, la Nigeria ha provato ad imporre la propria fisicità ma è stata la Scozia a rendersi pericolosa con un palo colto dall’imprendibile Anya. Lui e Maloney, sfruttando le lacune nigeriane – dovute anche allo scarso amalgama della formazione messa in campo da Keshi -, si sono rivelate delle vere spine nel fianco degli africani. Il quartetto difensivo delle Super Eagles ha difeso troppo staticamente la profondità, spazio nel quale Anya e Maloney hanno fatto il bello e il cattivo tempo, coadiuvati e innescati da un centrocampo di belle geometrie capitanato da Scott Brown. Mulgrew, compagno di reparto in nazionale e nel Celtic del capitano, ha avuto il merito di sbloccare la sfida: sugli sviluppi di un corner, ha raccolto un tiro maldestro di un compagno e ha rifinito pregevolmente di tacco, scavalcando l’incolpevole Ejide.
La Nigeria ha tentato una timida reazione ma non è riuscita mai ad impensierire seriamente il sempre attento McGregor. Allora ci ha pensato la fortuna che, allo scadere, si è impersonata nella deviazione di un difensore scozzere sul tiro di Uchebo.
La ripresa si è aperta con il secondo vantaggio degli scozzesi, dopo che Ameobi aveva fallito un’ottima chance a tu per tu con McGregor. Si tratta di un’autorete di Egwekwe propiziata da un traversone basso del vivacissimo Maloney. Neanche gli ingressi dei più famosi Odemwingie, Moses hanno contribuito a velocizzare la manovra offensiva nigeriana, dimostratasi totalmente inconsistente. La Scozia, dal canto, suo ha approfittato della scarsa tenuta della compagine africana grazie alla sua maggior proprietà di palleggio e ha sfiorato più volte – annullato giustamente un gol a Maloney – il terzo gol.
Naturalmente, la regola non scritta del calcio ovvero la cosiddetta “gol sbagliato, gol subito” si è palesata nel finale. Un errato disimpegno scozzese, una palla vagante in area che Nwofor non si fa sfuggire, incrociandola con precisione alla destra di McGregor.

La Nigeria, alla fine, ha evitato la sconfitta ma Keshi e il suo staff tecnico non possono ritenersi certamente soddisfatti di una performance oltremodo incolore. Premesso che, come detto, questa non era la squadra titolare, le Super Eagles – detentrici della coppa d’Africa – dovranno lavorare molto per metter paura alle rivali mondiali.

Tabellino

Scozia (4-2-3-1): McGregor; Hutton, Greer, Hanley, Robertson (77′ Forsyth); Brown, Mulgrew; Maloney, Morrison (63′ Boyd), Anya (84′ Whittaker); Naismith (46′ Martin).

Nigeria (4-3-3): Ejide; Kunle (75′ Ambrose), Egwekwe, Yobo, Echiejile; Uzoenyi (62′ Moses), Gabriel, Obi (54′ Igiebor); Babatunde (66′ Odouamadi), Ameobi (62′ Nwofor), Uchebo (55′ Odemwingie).

Gol: 10′ Mulgrew (S), 41′ Uchebo (N), 52′ aut. Egwekwe (S), 91′ Nwofor (N)

(foto tratta da bbc.com)

Alex Alija Cizmic

21enne perennemente indeciso sulla strada da seguire. Marchigiano di origini bosniache e innamorato del Sudamerica, amo definirmi cittadino del mondo. Da poco ho conosciuto la passione per il giornalismo calcistico che mi ha folgorato... Sudamerica es mi pasión, Argentina es mi nación!

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Alex Alija Cizmic

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