Beckenbauer lo pizzica, ma Pep Guardiola fa finta di nulla, va dritto per la sua strada, dribbla le frecciatine e pensa già al ritorno, da giocare tra le mura amiche, laddove i suoi uomini si trasformano in una macchina da guerra che schiaccia gli avversari senza remore alcuna, malgrado tutto, malgrado quel tiki-taka che a qualcuno non piace. Poco importa a Guardiola, i numeri parlano per lui, le vittorie sanciscono la bontà della sua filosofia di gioco: “Sono orgoglioso della mia squadra, ha giocato molto bene, con grande personalità. E’ difficile giocare al Bernabeu, hanno una buona difesa. Il Real Madrid è incontenibile, in contropiede è la squadra migliore del mondo. Abbiamo gestito il pallone per molto tempo e a Monaco avremo la nostra opportunità di andare a Lisbona”.
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