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Psg-Nizza 3-1: al Parco dei Principi va in scena “Ibra supremacy”

Se qualcuno un giorno decidesse di scrivere un libro su Zlatan Ibrahimovic, la gara di questo pomeriggio tra Paris Saint Germain e Nizza andrebbe inserita di diritto in un lungo capitolo dal titolo “Ibra supremacy”. Lo svedese è stato il protagonista indiscusso del match in un “Parco dei Principi” che lo osanna come fosse un re. I tre gol con cui i parigini archiviano la pratica Nizza portano il suo sigillo. E dire che avere ragione dei rossoneri in modo tanto netto non era una logica così scontata alla vigilia. Claude Puel, si sa, è un ottimo stratega e aveva deciso di puntare tutto sulla tattica del fuorigioco con una difesa alta. La strategia ha retto per quasi tutto il primo tempo,. complice qualche grave svista del secondo assistente che ha letteralmente mandato su tutte le furie Cavani. Il centrocampo muscolare voluto da Blanc con Thiago Motta in cabina di regia e Matuidi e Rabiot ai suoi fianchi veniva imbrigliato dalla gabbia studiata da Puel. In avanti la scelta di schierare Pastore a sinistra, per poi farlo accentrare sfruttando gli spazi aperti dai perfetti movimenti di Ibrahimovic, si è rivelata alla lunga vincente. Gli inserimenti e le verticalizzazioni dell’argentino hanno sparigliato le carte, le magie di Ibrahimovic hanno fatto saltare il banco.

Pronti, via sono gli ospiti a rendersi estremamente pericolosi con la punta Cvitanich che sul cross di Brüls sbaglia la deviazione a pochi centimetri dalla linea di porta. Passata la paura, i padroni di casa salgono in cattedra e si vedono annullate per fuorigioco le reti di Cavani al 24’ e Pastore al 28’. La supremazia territoriale viene premiata al 39’, quando van der Wiel dialoga sulla fascia destra con Cavani e crossa lungo in mezzo per Ibrahimovic che, lasciato completamente solo sul secondo palo, trafigge Veronese con un pregevole tocco di suola.

Nella ripresa i parigini partono subito forte e trovano il raddoppio al 58’ con un penalty conquistato da Cavani e realizzato da Ibrahimovic. Veronese con le sue parate tiene in vita il match e il suo compagno Pejčinović lo riapre al 70’, complice una leggerezza di Thiago Silva. Cinque minuti più tardi Lucas Moura, subentrato da qualche secondo a Pastore, crossa in mezzo per Ibrahimovic che incorna implacabilmente di testa trafiggendo per la terza volta Veronese.

In attesa della gara del Lille, con questa vittoria il Psg apre una mini fuga portandosi a più cinque dal Monaco di Ranieri. Con le magie di Ibracadabra questa squadra non ha limiti. Mai soprannome tu tanto azzeccato.

Pietro Distefano

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