Seconda puntata dello speciale TCE dedicato alla Liga 2013/14. Fari puntati su due grandissime rivelazioni della scorsa stagione, Real Sociedad e Betis, oltre che sul Valladolid – orfano di Djukic e alle prese coi soliti problemi finanziari – e sul rinnovato Celta Vigo che, dopo una salvezza aggantata in extremis, prova a ripartire sotto la guida di Luis Enrique.
REAL SOCIEDAD
IL MERCATO
Impossibile rinunciare ai 30 milioni offerti dal Real Madrid per Illarramendi, l’affare – mettiamola così – l’hanno fatto entrambe. Si era parlato con insistenza dell’arrivo di Jonathan dos Santos dal Barcellona, in prestito, ma alla fine è stato scelto Granero per sostituire il nazionale spagnolo Under 21. Il “pirata” è reduce da un’annata negativa al Qpr, condita da molta panchina, ed avrà bisogno di tempo per tornare a pieno ritmo. In uscita si registra solo la cessione di Sarpong al NAC Breda, a dimostrazione di quanto si credi nella continuità di quanto cominciato lo scorso anno. Azzeccatissimo l’acquisto de giovane Seferovic, l’anno scorso alla Fiorentina prima, al Novara poi. Lo svizzero, di origine bosniaca, è un attaccante rapido e tecnico, capace di giocare sia da punta esterna che da centravanti. Dotato di grandi colpi, ha fatto già innamorare i suoi nuovi tifosi con due grandi gol al Getafe (pallonetto delizioso) e Lione (conclusione dai 45 metri nel sette).
LA ROSA
Si potrebbe scrivere lo stesso di un anno fa. Purtroppo, però, ci sarà l’impegno europeo (Champions o Europa League) e forse la rosa doveva essere rinforzata almeno numericamente. Ruben Pardo o Granero dovranno sostituire Illarramendi, Seferovic, Vela, il Chory Castro e, soprattutto, il talento francese Griezmann sono una batteria di attaccanti esterni invidiabile. Mikel Gonzalez e Ifran salteranno l’inizio di stagione a causa di due gravi infortuni, importante capire se Cadamuro e Ansotegi riusciranno a far assorbire il colpo. Claudio Bravo, tra i pali, è una garanzia. In attacco, si spera che Agirretxe possa almeno ripetere la scorsa stagione, sia in termini realizzativi (14 gol) che soprattutto di “lavoro sporco”. Come sempre, infine, attendiamoci sempre meraviglie da quel genio che porta il nome di Xabi Prieto.
LA STELLA
Carlos Vela è reduce da una stagione devastante: 14 gol più una marea di assist e ammonizioni provocate. Il messicano si è rivelato, finalmente libero da infortuni, in tutto il suo talento. Sulla destra è inarrestabile, quando converge al centro è praticamente certa un’occasione da gol per la Real Sociedad. Decisivo.
BETIS SIVIGLIA
IL MERCATO
Benat e Canas formavano la mediana dello scorso anno; il regista, che nel frattempo è entrato nel giro della nazionale, si è accasato all’Athletic Bilbao coronando il suo “sogno da bambino”, il mediano – con Pozuelo – è emigrato in Premier, allo Swansea. Il cileno Lorenzo Reyes, 22 anni e proveniente dall’Huachipato (da dove arriva anche Brian Rodriguez che potrebbe ritagliarsi spazi importanti in attacco), è un’ottima scommessa per occupare uno dei due posti lasciati vuoti a centrocampo. I “piedi buoni”, invece, saranno quelli di Verdù: è lui l’acquisto boom della campagna estiva del Betis. 30 anni, arriva a Siviglia dopo 4 stagioni all’Espanyol. Verdù sarà un’arma preziosissima per Pepe Mel, l’uomo giusto per non far rimpiangere Benat. Cambio completo in porta dove sono andati via Adrian (West Ham), Casto e Fabricio. Al loro posto il danese Andersen (titolare in nazionale ma l’anno scorso panchinaro all’Evian) e il para-rigori argentino Sara che, almeno per questa stagione, dovrebbe fare da dodicesimo al più esperto collega. Didac Vila è stato preso in prestito dal Milan dopo il buon campionato con l’Espanyol, è arrivato anche un rinforzo “internazionale”: Steinhofer, stantuffo sulla fascia destra, si è messo particolarmente in evidenza col Basilea, durante la splendida Europa League disputata dagli svizzere la stagione passata. Dalla Segunda Division sono arrivati Chuli, Juanfran e Matilla (grandi aspettative su di lui), oltre a Cedrick, la cui storia ha occupato le pagine dei giornali sportivi negli ultimi giorni: il congolese, gran protagonista dell’esordio in Liga al Santiago Bernabeu contro il Real Madrdi, è stato prelevato per appena 1,20 euro (compresi di Iva) dal Numancia, grazie a una clausola che lo liberava in caso di offerta di un club di Primera. Torna in Spagna anche Jordi Figueras, dopo tre stagioni al Club Brugge
LA ROSA
Il doppio impegno è difficile da gestire quando non si può operare con totale libertà sul mercato. Il Betis farà di necessità virtù, sperando nell’esplosione di qualche giovane. E’ il caso di Nosa, arrivato in Spagna lo scorso anno: il nigeriano, mediano, ha risposto con un gran finale di stagione agli scettici iniziali. Perquis e Paulao formeranno una collaudata coppia di centrali difensivi, Chica e Nacho saranno i due terzini di spinta che vuole Mel. Occhio a Cedrick e a Juanfran ma in attacco tanto dipenderà dalle lune di Verdù e dai gol di Ruben Castro e Molina. Sono loro due le bocche da fuoco degli andalusi.
LA STELLA
Dopo tanto girovagare, ha trovato il suo habitat naturale al Betis Siviglia: Ruben Castro è sempre più anima e gol di questa squadra. 60 gol negli ultimi 3 campionati, 18 lo scorso anno: fiuto del gol e tecnica, fisico compatto che gli assicura rapidità sotto porta. Il canario, a 31 anni, è nel pieno della maturità agonistica.
VALLADOLID
IL MERCATO
Il vero successo è quello di aver confermato in blocco tutta la rosa. E’ partito il solo Balenziaga, di ritorno all’Athletic Bilbao (i baschi avevano un’opzione di ri-acquisto pari a 300mila euro). Al suo posto, sulla sinistra, è stato preso dal Lens il franco-marocchino Bergdich che avrà spazio per farsi notare nella Liga. In porta, ceduto in prestito Dani Hernandez all’Asteras Tripolis, è arrivato Marino dal Villarreal, giovane portiere nella rosa della Spagna Under 21 campione d’Europa. Gilberto Alcatraz Garcia e Heinz sono gli ulteriori rinforzi per una difesa che, nei bassifondi della Liga, è ad oggi probabilmente la più solida e più ricca d’alternative. Partirà Manucho (Portogallo?), in rotta con l’ambiente: al suo posto è arrivato però Osorio, colombiano proveniente dal San Martin San Juan argentino, con ottime referenze. Si giocherà la maglia da titolare con Javi Guerra.
LA ROSA
Difesa fortissima, almeno in relazione all’obiettivo salvezza: Valiente e Jesus Rueda sono i titolari sulla carta al centro, ma Martinez ha l’imbarazzo della scelta. Rukavina, sulla destra, vuole replicare quanto di buono fatto lo scorso anno, aspettative anche per Bergdich. Jaime e Marino sono in ballottaggio per il posto da titolare tra i pali, per ora l’ha spuntata il giovane ex-Villarreal. Alvaro Rubio e Victor Perez (qui si potrebbe migliorare) formano la coppia di mediani davanti alla difesa, a protezione del trio tutto fantasia Ebert-Oscar-Omar. Il tedesco è stato fermato spesso dagli infortuni, ma è risultato ugualmente tra i più decisivi dell’ultima Liga. Di Oscar parlano i piedi e il focus a parte, Omar è una garanzia. In avanti Javi Guerra e Osorio sono due ottimi centravanti nella giusta dimensione. Questo è l’undici titolare, più che sufficiente, con un buon numero di alternative, per conquistare una salvezza tranquilla.
LA STELLA
Talento, esperienza, quantità, qualità, leadership. Oscar è uno di quei giocatori di cui si dice: “Avrebbe meritato di più in carriera”. Il fantasista, classe ’82, dopo due stagioni in Grecia con l’Olympiakos, è tornato in Spagna per abbracciare il progetto Valladolid, di cui è diventato presto la bandiera. L’anno scorso, 12 gol (miglior marcatore dei suoi) e 6 assist, oltre a una marea di giocate per palati fini. Oggi, il Valladolid è anche Oscar.
CELTA VIGO
IL MERCATO
Iago Aspas, gioiello della cantera del Celta e sorpresa della scorsa stagione, è volato a Liverpool. Un’offerta troppo importante per essere rifiutata. Al suo posto è arrivato il portoghese Charles, capocannoniere della Segunda Division con 32 reti e sul quale Luis Enrique sembra riporre tanta fiducia. In attacco, comunque, il colpo principale è quello di Nolito, reduce dall’esperienza – positiva – al Benfica. Via il coreano Park (fine prestito dall’Arsenal), Demidov, Dani Abalo, Lago e Javi Varas. A centrocampo è Rafinha, fratello di Thiago Alcantare, il colpo più importante; l’ispano-brasiliano sarà di certo una delle rivelazioni di questa Liga. Dal Barça arriva anche Fontas, rinforzo utilissimo per la difesa, uno dei reparti meno positivi durante l’ultimo anno.
LA ROSA
Il giovane Ruben prenderà il posto di Javi Varas tra i pali, è comunque una scommessa. La difesa resta quella dello scorso anno con l’aggiunta di Fontas; Cabral e Tunez non costituiscono, però, quella che si potrebbe definire una “fortezza”. Senza contare che ci sono poche alternative di valore. Da centrocampo in su, la musica cambierà notevolmente: gli arrivi di Rafinha, Nolito e Charles faranno compiere il salto di qualità al gioco offensivo dei galiziani, che comunque già contavano sull’estro di Augusto Fernandez e sull’esperienza di Krohn-Dehli. Bermejo proverà in tutti i modi a scalzare Charles, Luis Enrique ha davvero una vasta scelta.
LA STELLA
4000 persone per la sua presentazione: Rafinha ha tutto per diventare il nuovo idolo del Balaidos. Torna a Vigo, dove visse per 13 anni (suo papà Mazinho, ha giocato per il Celta). Qualità indiscutibile e carattere: col Barcellona non ha esordito in Liga ma l’ha fatto in prima squadra. Lui è il futuro.
Il Napoli torna a guardare con forte interesse un centrocampista che, nelle ultime stagioni, era…
Zinédine Zidane avrebbe ormai scelto il suo futuro e le indiscrezioni che circolano con insistenza…
Una brutta notizia scuote il Bologna di Vincenzo Italiano, alle prese con un infortunio improvviso…
Nel nostro campionato sta emergendo un talento che ricorda da vicino uno dei giocatori più…
Un’ondata di segnalazioni sta travolgendo il mondo del calcio, con numeri che mostrano quanto l’odio…
L’Inter guarda già al futuro e prepara un doppio intervento per rinnovare il reparto arretrato,…