LEONARDO. Dopo quasi un mese di silenzio, torna a parlare Leonardo e lo fa tramite un’intervista concessa in esclusiva a Le Parisien. L’ex direttore sportivo del Psg è tornato sui motivi che l’hanno spinto all’addio al club della capitale, analizzando allo stesso tempo quanto fatto di buono negli ultimi due anni: “Sì, la squalifica ha determinato le mie dimissioni, nonostante ci fossero anche alcuni problemi all’interno del club. E’ stato un duro colpo, non meritavo uno stop così lungo: avrei potuto continuare ad essere il d.s. ma non potevo lavorare al 100%. Quello che mi hanno fatto è stato ingiusto, ero il responsabile dell’area sportiva, ero davvero coinvolto con i giocatori, con l’allenatore e con l’ambiente.
Il Psg resta comunque una parte fondamentale nella mia vita, qui ho anche giocato e resto in ottimi rapporti col presidente Al Khelaifi. L’obiettivo del club è quello di vincere la Champions League entro 3-4 anni, è il progetto più eccitante in Europa. Oggi il Psg è riuscito ad accoppiare il capocannoniere della Serie A, Cavani, con quello della Ligue 1, Ibrahimovic: incredibile. Ho sempre creduto che possano giocare insieme, ho spinto tanto per l’acquisto dell’uruguaiano. Blanc ha oggi l’attacco più forte del mondo: oltre a Cavani e Ibra ci sono Lucas, Lavezzi, Pastore e Menez. Il campionato è ampiamente alla portata, ma occhio al Monaco…”
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