I destini di Roberto Mancini e José Mourinho si sono incrociati a fine maggio 2008 quando il marchigiano è stato esonerato dall’Inter e pochi giorni più tardi si è insediato il portoghese. Un addio al veleno quello del Mancio con tanto di avvocati tirati in ballo, sarà gloriosa invece l’esperienza di Mou a Milano, culminata con il trionfale anno del triplete. Caso vuole che sia stato proprio il Real Madrid dello Special One a sancire l’eliminazione del Manchester City dalla Champions League, Mancini non ritiene che la sua panchina sia a rischio: “Io non ho paura per questo. Tutti sanno che questo è il calcio. La stagione è lunga. C’è la Champions League, la FA Cup e la Premier League. Se pensiamo di poter vincere la Champions League dopo soli due anni siamo pazzi. Il Chelsea ha cercato di vincerla per dieci anni e non l’ha fatto nel suo momento migliore. Dobbiamo essere pazienti, abbiamo bisogno di migliorare la nostra squadra”. Roberto però non ha fatto i conti con Mourinho, di tutt’altro avviso: “E’ normale che il City possa pensare di cacciarlo perché Roberto ha lavorato senza alcun tipo di problema. Se fosse successo al Real – dichiara – credo che la stampa non mi avrebbe fatto tornare a Madrid”. Dichiarazione velenosa del portoghese, tra i due non corre certo buon sangue.
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