I tifosi sono parte fondamentale di questo match: i fedelissima della Stella Rossa prendono il nome di Delije (che in italiano significa Eroi), mentre quelli del Partizan sono i Grobari (Becchini, nome che incute un certo timore). Nel Veciti Derbi il bel gioco viene dopo, è battaglia senza quartiere. Dentro e fuori dallo stadio. E non si parla solo di calcio, la rivalità riguarda anche altri sport come basket e pallamano. L’incontro è visto con la coda dell’occhio dai tifosi, che cantano dal primo al novantesimo senza un attimo di sosta. Un tiro in porta – a meno che non si tratti un gol, ovvio – non provoca nessuna reazione da parte della folla. Danno vita a forti boati invece le entrate dure, apprezzate da entrambe le tifoserie. Difficile spiegarlo, altrettanto difficile non rimanere affascinati da un duello che fa vibrare la capitale serba e che nasce insieme alle due contendenti nel 1945. Finita la Guerra Mondiale, ne è iniziata un’altra di battaglia. Eterna.
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