Arsenal-Bayern, le pagelle dei Gunners: Koscielny guida nell’abisso una difesa disastrosa

Come può una squadra blasonata e finanziariamente benestante come l’Arsenal incappare in una figura così disastrosa a livello continentale, riuscendo nell’impresa di bissare in casa il 5-1 subito all’Allianz Arena? Il merito principale della colossale doppia disfatta risiede certamente nell’allenatore, l’ormai superato Arsène Wenger, che ormai siede su quella panchina solo perché in società si fa fatica a trovare qualcuno che pesi più di lui al punto da indicargli l’uscita. Voto 2 per lui, che a scuola equivale all’impreparato, altrimenti si sarebbe potuto scendere ulteriormente.

La difesa, un disastro! Della linea a quattro proposta a inizio gara, si salva solo il buon Bellerin (6,5 per lui), unico a rimanere attaccato alla partita fino agli ultimi minuti, provando anche contro la montagna dei quattro gol di scarto a concludere verso la porta di Neuer e a mettere al centro palloni pericolosi, ma è una mosca bianca. Gli altri nel suo reparto fanno naufragio a partire dal minuto 53, quello dell’espulsione di Koscielny, solito “rovina-partite” che stende in area Lewandowski regalando il rigore del pari e l’uomo in più. Per lui non si può andare oltre il 4, un voto che rispecchia la pochezza di un difensore che ha dalla sua solo l’atletismo. Il resto del reparto difensivo non è da meno, regalando palloni a ripetizione a causa di disimpegni azzardati e rinvii molli. Ospina si era distinto nel primo tempo per qualche buon intervento, ma poi nella ripresa, oltre a raccogliere la palla dal fondo del sacco, si impegna anche a servire assist agli attaccanti avversari. 5,5 per lui, mentre Mustafi e Nacho Monreal sono almeno da 4,5, così come il loro improvvisato compagno di reparto Coquelin, entrato quasi esclusivamente per far disastri.

Dalla cintola in su l’Arsenal del primo tempo non è dispiaciuto affatto, salvo poi scomparire nella ripresa. Sottotono Ramsey (5) e Sanchez (4,5), reo anch’egli d’aver partecipato alle frittate della retroguardia, in particolare in occasione del gol di Robben. Oxlade-Chamberlain gioca un grandissimo primo tempo, da 7,5, ma poi nella ripresa cala attestandosi su un più umano 6,5, superato solamente da Theo Walcott, in grande spolvero oggi. La sua prima parte di gara è splendida, oltre al magnifico gol, mette più volte in apprensione la difesa bavarese, peccato che anche lui cali alla distanza, ma il 7 è tutto suo. Giroud fa il possibile, 6, senza infamia e senza lode, mentre Özil e Perez entrano in campo, ma vanno dritti dritti alla prossima puntata di “Chi l’ha visto?“, niente più di un bel 5 per loro.

Merita un voto il pubblico dell’Emirates, come sempre numerosissimo e perfino molto partecipe nonostante il risultato dell’andata, almeno nel primo tempo. In altri contesti sarebbero volati seggiolini e petardi, per fortuna siamo in Inghilterra, voto 8!

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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.

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