Premier League: il sabato che non t’aspetti nel segno di Stefano Okaka e Jamie Vardy

Nel sabato di Premier in cui scendevano in campo le pretendenti al titolo Arsenal e Manchester City, ma in cui si giocavano anche importanti scontri di bassa e media classifica, ecco che emergono quasi dal nulla le sorprese più inaspettate. E’ vero che meritano una menzione anche la doppietta di Llorente e la splendida vittoria dell’Arsenal, ma i tifosi italiani non possono rimanere indifferenti davanti alla grande prestazione del Watford di Mazzarri ed ad un ritrovato Stefano Okaka, capace di una doppietta con tanto di gol di tacco. Per non parlare poi della sorpresona che conclude la giornata, con il ritorno dei campioni del Leicester che asfaltano letteralmente il Manchester City sotto una pioggia di gol, con la magistrale tripletta di Jamie Vardy.

Leicester-Manchester City 4-2

Non lasciatevi ingannare dal risultato, mitigato dai due gol nel finale dei Citizens, la partita è stata a senso unico, il City si è ritrovato a Leicester completamente annichilito dopo la sconfitta contro il Chelsea ed ha incassato gol su gol senza mostrare alcun cenno di reazione, un pessimo segnale per una pretendente al titolo, che fino a due settimane fa era di fatto la favorita del torneo.

Jamie Vardy lanciato in contropiede da Mahrez con uno splendido tocco di prima dopo il lancio lungo di Fuchs è l’azione emblematica della partita. E’ l’azione del 3-0: tre tocchi per la terza rete. Il Manchester City nella sua costruzione di gioco, “à la Guardiola“, dopo il terzo tocco difficilmente si trova fuori dalla propria area di rigore! E’ la foto del match: una squadra tiene palla, l’altra segna. Già dopo cinque minuti il risultato per i Citizens è compromesso, frutto del gol di Vardy lanciato in porta da Slimani al terzo minuto e del gol di King con un bolide da fuori, sempre su assist di Slimani, al 5′. Il City non risponde e dopo aver incassato il terzo gol al 20′ con l’azione precedentemente descritta, continua a subire passivamente i contropiede del Leicester, che già prima della fine del primo tempo potrebbe calare il poker, ma riesce nell’impresa solamente al 78′, quando Vardy si inserisce nel goffo retropassaggio di Mr. 50 milioni di euro Stones e salta Bravo per il 4-0. Tutto facile. Solo l’orgoglio di Kolarov salva minimamente l’onore degli uomini di Guardiola, che mitigano la disfatta con la punizione mancina del terzino serbo ed il gol di Nolito al 90′ sempre su assist dell’ex Lazio.

Il Leicester quando gioca motivato può battere chiunque, lo sapevamo benissimo la scorsa stagione, ce l’eravamo un po’ dimenticato in questa. Eppure il primo posto nel girone Champions è lì a dimostrarlo ed anche in Europa dovrebbero far bene a non sottovalutare troppo i ragazzi terribili di Claudio Ranieri. Il Manchester City esce dal King Power Stadium con le ossa rotte ed un passivo di sette gol subiti contro gli allenatori italiani Conte e Ranieri. Una lezione pesantissima ad una difesa inguardabile. Così non si fa molta strada.

Watford-Everton 3-2

A Vicarage Road si inaugura la giornata di Premier con un match pirotecnico che in pochi si sarebbero aspettati in questa sfida tra squadre un po’ sottotono nelle ultime uscite. L’Everton parte bene e concretizza il buon inizio con il gol del solito Lukaku, lasciato colpevolmente solo in area. Poi però i Toffees escono dal campo, lasciando agli uomini di Mazzarri la possibilità di scorrazzare in lungo ed in largo. E’ il grande giorno di Stefano Okaka: l’eterna promessa del calcio italiano produce uno spettacolare gol del pareggio girando in rete di tacco l’assist da destra di Amrabat al 36′. Nel secondo tempo l’Everton va in sofferenza sulle palle inattive. Arrivano così il 2-1 di Prodl  al 59′ su punizione di Holebas ed il 3-1 di testa ancora di Okaka, ancora su cross di Holebas, stavolta da corner. L’incornata del 3-2 di Lukaku arriva troppo tardi per la squadra di Koeman, che nei restanti quattro minuti più recupero non riesce a trovare il pari. Il Watford mette la freccia e sorpassa l’Everton anche in classifica, portandosi momentaneamente a pari merito col ben più blasonato Manchester United di Josè Mourinho.

Arsenal-Stoke City 3-1

Grande partita dell’Arsenal di Wenger, che sta dimostrando un gioco tra i più scintillanti della Premier e, cosa strana a dirsi per i Gunners, anche efficace in termini di vittorie e classifica. E’ così che arriva una vittoria pulita, netta, in casa contro lo Stoke, una vittoria che permette momentaneamente all’Arsenal di respirare l’aria leggera della vetta della classifica. Eppure il match si era messo male, quando al 29′ Charlie Adam aveva trasformato il rigore del vantaggio ospite, concesso per un ingenuo intervento di Xhaka su Allen. Walcott con un gol d’attaccante puro in anticipo sul primo palo al 42′ e Özil ad inizio ripresa con un colpo di testa a pallonetto, quasi in stile Van Persie senza tuffo, rimettono le cose a posto per i Gunners, che poi dilagano col 3-1 firmato da Iwobi di prepotenza dopo aver recuperato un pallone a seguito di un rimpallo ed averlo scagliato sul secondo palo non appena entrato in area. Insomma Arsenal bello e vincente, Conte è avvisato.

Burnley-Bournemouth 3-2

Altra gara casalinga ed altra bella vittoria per il piccolo Burnley. Il fattore campo, si sa, in Inghilterra incide parecchio ed esalta le qualità anche di giocatori certamente non di primo livello. E’ splendido infatti il gol del vantaggio firmato da Hendrick, irlandese che si era messo in luce al recente europeo francese, e che trova l’angolino alto sotto l’incrocio dei pali con un gran destro da fuori al 13′. L’irish connection è completa quando anche il secondo gol viene firmato da un giocatore proveniente dall’Emerald Isle, Stephen Ward, in mischia dopo un corner. Il Bournemouth riapre il match con un gol all’ultimo minuto del primo tempo di Afobe, un preciso piatto destro dall’altezza del dischetto, che però non scuote abbastanza la partita per riuscire ad invertire completamente l’inerzia. Il Burnley fa 3-1 col diagonale mancino di Boyd al 75′ ed il gol di Daniels con una bomba di sinistro al 91′ serve solo per le statistiche. Buona classifica per entrambe le squadre, ma se per il Bournemouth ci potevano essere le premesse giuste dopo un anno di esperienza in Premier, pochi si sarebbero aspettati altrettanto dalla matricola Burnley. Certamente il cammino per la salvezza è ancora lungo, ma cinque punti sulla terzultima non sono male per ora.

Hull City-Crystal Palace 3-3

Difficile annoiarsi alle partite del Palace. Dopo il 4-3 in rimonta sul Liverpool arriva un’altra battaglia da sei gol complessivi in quel di Hull. Protagonista assoluto dell’avvio di match è Snodgrass, che al 27′ si guadagna e trasforma il rigore dell’1-0, poi nel secondo tempo commette lui fallo da rigore su Zaha regalando a Benteke l’occasione per fare 1-1. Lo stesso Zaha ruba lo scettro di protagonista assoluto del match a Snodgrass e si inventa un 2-1 clamoroso dopo un numero in area ed un destro potente sotto l’incrocio dei pali. al 70′. Tempo due minuti e Diomandé si libera nell’area opposta della marcatura e gira in porta il nuovo pareggio delle Tigers. Minuto 78 ed il parziale è rovesciato grazie al 3-2 di Livermore che, dopo uno scambio al limite, entra in area indisturbato e deposita in fondo al sacco. Le Eagles, però, non muoiono mai e, quando manca un minuto al novantesimo, ci pensa Campbell di testa su cross del solito Zaha a pareggiare definitivamente i conti. Sono due punti in meno che pesano nella classifica dell’Hull City, che resta invischiato nella zona retrocessione, viene raggiunto dallo Swansea e vede allontanarsi Burnley e Leicester.

Swansea-Sunderland 3-0

Llorente-time al Liberty Stadium. L’ex centravanti di Athletic Bilbao e Juventus è il protagonista assoluto di una vittoria fondamentale per i gallesi in chiave salvezza. Dopo il vantaggio firmato da Sigurdsson su rigore, l’ariete spagnolo segna un raro gol di piede da corner, sull’intelligente cross basso dello stesso Sigurdsson e poi, nel finale, chiude i conti con la specialità della casa, il colpo di testa, su assist di Montero dal fondo. E’ una vittoria che permette allo Swansea di lasciare il fondo della classifica proprio al Sunderland di Moyes, squadra che d’altra parte aveva risalito bene le ultime posizioni nelle giornate precedenti. Ora per i gallesi la salvezza torna ad essere un obiettivo possibile, ma guai a mettere i remi in barca, perché la lotta è più serrata che mai.

Premier League: Quindicesima Giornata

Watford-Everton 3-2 (17′ Lukaku, 36′ Okaka, 59′ Prodl, 64′ Okaka, 86′ Lukaku)
Arsenal-Stoke City 3-1 (29′ Rig. Adam, 42′ Walcott, 49′ Özil, 75′ Iwobi)
Burnley-Bournemouth 3-2 (13′ Hendrick, 16′ Ward, 45′ Afobe, 75′ Boyd, 91′ Daniels)
Hull City-Crystal Palace 3-3 (27′ Rig. Snodgrass, 52′ Rig. Benteke, 70′ Zaha, 72′ Diomandé, 78′ Livermore, 89′ Campbell)
Swansea-Sunderland 3-0 (51′ Rig. Sigurdsson, 54′ Llorente, 80′ Llorente)
Leicester-Manchester City (3′ Vardy, 5′ King, 20′ Vardy, 78′ Vardy, 82′ Kolarov, 90′ Nolito)

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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.

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