Granada-Siviglia 2-1: i Rojiblancos trovano la prima vittoria in campionato

Granada-Siviglia 2-1: Il Nuevo Estadio de Los Cármenes ospita un vero e propria testacoda fra Granada e Siviglia. I padroni di casa si ritrovano in fondo alla classifica, senza nessun tipo di speranza di poter risalire da questo pozzo oscuro che li ospita. Il Siviglia è la terza forza di questa Liga e potrebbe approfittare del risultato del prossimo Clasico, ecco perché questa sfida diviene interessante, al di là della caratura delle contendenti. La compagine di Luis Alcaraz nel turno precedente è stata neutralizzata dal frizzante Celta Vigo per 3-1, il Granada non è mai stato in gara ed ha trovato la rete con Kravets solamente a match chiuso. La nuova dirigenza cinese, che ha sostituito i Pozzo, è chiamata ad intervenire sul mercato per puntellare una rosa che non sembra adeguatamente valevole di affrontare dignitosamente la massima divisione spagnola. Il Granada non è mai riuscito a conquistare i tre punti in questo campionato ed ha incamerato solamente cinque punti in tredici gara. Una vera e propria miseria, che di certo non fa sorridere Alcaraz, manager del Granada da questo ottobre. La speranza del tecnico spagnolo è in un vero e proprio miracolo che possa risollevare dal punto di vista del morale i suoi uomini. Alcaraz opta per un 4-2-3-1: Ochoa in porta, Carcela-Gonzalez sulla corsia di destra e Kravets punta di riferimento. Un atteggiamento sicuramente guardingo quello di Alcaraz che non si vuole far infilzare troppo facilmente dal Siviglia. Gli uomini di Sampaoli sono apparentemente chiamati ad un compito agevole: il Granada non sembra in grado di poter mettere in difficoltà un Siviglia di questa portata. Nello scorso turno gli uomini di Sampaoli hanno superato l’insidioso Valencia grazie ad una rete di Pareja e sono riusciti ad agganciare il Barcelona di Luis Enrique. Mercoledì il Siviglia sarà chiamato a non perdere la testa ed ottenere almeno un pareggio contro il Lione per poter passare il turno senza troppi calcoli, una sfida di questa entità può far prendere sottogamba la sfida odierna, ma questo non deve assolutamente accadere. Sampaoli sceglie un 3-4-2-1: Pareja guida la difesa, Kranevitter in mediana e Vietto centravanti. La contesa si preannuncia ad appannaggio degli ospiti, ma una folgore d’orgoglio del Granada fra le mura casalinghe ed un momento di appannamento del Siviglia possono ribaltare le aspettative. Un match che appare come una delle più classiche rievocazioni bibliche dello scontro fra Davide e Golia potrà sorprendere gli addetti ai lavori e riaprire la lotta per la salvezza.

Nella prima frazione di gioco il Siviglia sembra mettere alle corde agevolmente il Granada. La compagine di Sampaoli perde lucidità con lo scorrere dei minuti ed i padroni di casa guadagnano in fiducia ed intraprendenza. Il Siviglia sfiora la rete con Correa, ma la retroguardia del Granada regge. I padroni di casa si portano in vantaggio con Pereira: Jeremie Boga effettua un lavoro impressionante, imbambolando Rami con una serie di finte, e va a servire il talento in prestito dal Manchester United. Pereira non può che infilare facilmente Rico dall’interno dell’area di rigore e portare il Granada avanti al 27′. È la prima marcatura da professionista per il giovane brasiliano. Una vera doccia fredda per gli ospiti. Il Siviglia sfiora il pareggio, ma Lomban è un monumento ad evitare la rete sulla linea. Una lettura difensiva strepitosa quella del capitano del Granada. La prima frazione di gioco si chiude sul vantaggio del Granada.

Nella ripresa Boga sfiora il raddoppio, ma Sergio Rico è efficace nella lettura della conclusione del trequartista francese. Nel corner conseguente, sbuca Lomban ed infila Sergio Rico per la seconda volta in questo match. Il capitano del Granada firma il 2-0 che ha il profumo di un’impresa. Il Siviglia tenta una reazione, ma i tentativi di Vietto e Vasquez sbattono sul “muro messicano” che prende il nome di Ochoa. Il Siviglia riesce a bucare Ochoa solo al 95′ con Ben Yedder da penalty, ma il risultato non cambia nella sua sostanza. Il Granada centra una vittoria che non arrivava da maggio, proprio dall’ultima sfida in campionato con il Siviglia. Gli ospiti hanno perso un’occasione d’oro che si ripercuoterà nel corso della stagione.

Commento: il Granada ha offerto una prestazione esemplare. Nei primi dieci minuti la compagine di casa ha tremato e sembrava in balia degli ospiti, ma i biancorossi sono stati in grado di prendere le misure agli avversari e bloccarli sulla propria trequarti. È stata questa la chiave tattica: una difesa che non retrocede nella propria area a difendere, ma si schiera al di fuori dei sedici metri e concede solamente conclusioni dalla distanza. I padroni di casa hanno effettuato letture difensive di alto livello, prestazione notevole è stata quella dell’ex Carpi Gabriel Silva che ha offerto una gara di caratura superiore. Lomban è stato leader di questa squadra ed ha trovato una rete che ha spezzato le gambe al Siviglia di Sampaoli. Il lavoro di Kravets in attacco è stato notevole, ma, al netto di qualche errore, la palma di migliore in campo è stato Boga. Il trequartista francese è stata una continua spina nel fianco della difesa ospite con la sua tecnica e velocità. Illuminante l’assist offerto a Pereira in una rete che ha il profumo di Premier League, considerando chi detiene il cartellino dei due giocatori. Interessante è stato l’apporto di Cuenca e Carcela-Gonzalez che ha garantito una gestione oculata del pallone. Il Siviglia ha accusato i contropiedi repentini dei padroni di casa e ha confermato i dubbi che si potevano nutrire prima del match. Gli ospiti sono apparsi deconcentrati e abulici, nonostante ciò il Siviglia si è presentato ripetute volte dalle parti di Ochoa, ma il messicano ha estratto dal cilindro un paio di interventi chiave che hanno determinato la vittoria a sorpresa del Granada. Un “upset” pazzesco quello che è andato in scena quest’oggi al Nuevo Estadio de Los Cármenes ed una sconfitta bruciante per Sampaoli. Il Siviglia ora dovrà dimenticare immediatamente questa gara per poter affrontare il Lione al massimo delle proprie forze.

 

(Fonte foto: http://www.capitaldeporte.com/)

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Sono nato nella provincia di Treviso nel 1993, ma ho origini olandesi. Sono laureato in Filologia Moderna e Medievale, inoltre attualmente risiedo in Polonia. Sin da bambino il calcio ha esercitato un’enorme influenza sulla mia vita ed è una vivida passione che occupa le mie giornate. Il mio cuore batte per la nazionale olandese ed il NAC Breda. Mi divertono molto i gatti parlanti, la cosmogonia e le birre artigianali.

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