Premier League: Manchester gode, Klopp piange. Conte batte Mazzarri, reti bianche tra Foxes e Arsenal

Premier League Leicester Arsenal

Secondo atto in Premier League, le promesse di spettacolo stanno venendo esaudite. E non mancano le sorprese, andiamo a vedere i match disputati ieri e oggi nel dettaglio, cominciando dall’anticipo dell’Old Trafforrd.

Il Manchester United continua la marcia, spinto da un Ibrahimovic decisamente ispirato: quattro rete in tre incontri disputati in maglia rossa. Non si può dire che lo svedese abbia impiegato molto ad ambientarsi… Forse il 4-2-3-1 disegnato da Mourinho non è l’ideale per Paul Pogba, impiegato davanti alla difesa insieme a Fellaini: di certo, la coppia di centrocampo preferita dai barbieri. Il francese si mette in luce con un paio di spunti di livello, ma è Zlatan a condurre lo show.

Il primo gol arriva al minuto 36, quando Rooney pesca bene lo svedese con un traversone, colpo di testa vincente e Red Devils avanti. Il Southampton non piace, i rossi di Manchester hanno pochissimi problemi nel gestire il match e in avvio di secondo tempo chiudono la pratica per il fallo commesso da Clasie su Shaw in area. Rigore per Ibra, doppietta personale e partita in gghiacciaia. Ibra inizia benissimo e lo stesso può dirsi pure l’avventura mancuniana di Mourinho: da 79 anni un allenatore dei rossi non riusciva a mettere a segno tre vittorie di fila in avvio di stagione. Ma lui non è come tutti gli altri, lui è Special.

La gara di ieri sera ha fatto sorridere metà Manchester, ma pure l’altra sponda della città ha di che gioire. Quello dello Stoke City ha la nomea di campo difficile per tutti, il risultato finale potrebbe ingannare ma i Potters hanno giocato creando non pochi grattacapi alla banda Guardiola. Certo, il City può contare su uno come Aguero e questo non è un dettaglio: uno a zero dal dischetto – rigore procurato da Otamendi – raddoppio su suggerimento di De Bruyne. 20 gol in 20 partite di Premier nel 2016, nessuno come Sergio. Applausi. I biancorossi ci provano e meriterebbero un penalty per fallo di Kolarov su Allen, il signor Dean lascia correre.

Prima della sosta, Diouf si divora un gol fatto da due passi. Lo Stoke e vivo e finalmente si prende il penalty, stavolta però non gli spetterebbe visto che Sterling non fa nulla a Showcross. Bojan, freddo, mette in fondo al sacco. I biancorossi ci mettono il cuore, le idee però sono quelle che sono, vediamo un City paziente che si affida ad azioni di rimessa. E’ questa la nuova arma di Pep? Nolito, entrato dalla panchina, chiude la contesa con due gol quasi uguali, poker servito ma con qualche fatica.

Chi cade in trasferta è invece il Liverpool, che torna da Burnley con due botte sul groppone. Benteke va al Crystal Palace, un avventura durata un solo anno quella del belga ad Alfiend Road, Tare vola in Inghilterra per riportare in Italia Balotelli, i Reds forse pagano questo caos. Lo stesso Joe Allen ha dichiarato di essere venuto a sapere della sua cessione allo Stoke… Tramite WhatsApp. C’è tanta confusione alla corte di Jurgen Klopp, che forse in queste settimane sta pensando con nostalgia alla sua Dortmund.

Il Burnley castiga il Liverpool, reduce dalla vittoria all’Emirates Stadium, a piegare l’inerzia del match è il gol in avvio di Vokes. Il gigante gallese porta in vantaggio i suoi su assist di Gray, che poi indossa i panni del finalizzatore e manda i Reds all’inferno dopo 36 giri di lancette. Grande prova del mancino ex Brentford, migliore in campo insieme al neoarrivato Defour. Psicodramma per gli ospiti, entrano Origi, Moreno e Grujic, ma niente serve.

Lo Swansea di Guidolin non conferma quanto di buono fatto alla prima e cade in casa contro l’Hull City, due gol messi a segno nella fase finale del match. Al gol di Maloney, segue quello dell’ex Palermo Abel Hernandez in pieno recupero. Due graffi per le Tigri, che si portano in testa alla Premier League insieme a City, United e Chelsea. E’ già qualcuno parla di “nuovo Leicester”… L’Everton vince in rimonta al The Hawthorns dopo un primo tempo molto complicato. Vantaggio Wba con l’inzuccata di McAuley, poi Mirallas – che segna dopo una bella combinazione con Barkley – e Barry regalano tre punti ai Toffees.

Walter Mazzarri contro Antonio Conte, ma stavolta non siamo al San Paolo per Napoli-Juve, a Vicarage Road va di scena il derby italiano di Premier League tra Watford e Chelsea. Ben diverse le aspirazioni dei due club, tuttavia la squadra dei Pozzo si è ben comportata. Il gol di Capoue nel secondo tempo fa tremare i Blues, che oggi non hanno certamente brillanto a quanto a gioco ma hanno comunque messo in mostra quel carattere che è ormai diventato marchio di fabbrica dell’ex commissario tecnico. Batshauy entra dalla panchina e segna, sette minuti gli bastano per pareggiare sfruttando l’indecisione di Gomes sul tiro da fuori di Hazard.

Il portiere del Watford ne combina un’altra a tre dallo scadere. Contropiede fulmineo lanciato da Fabregas, anche lui subentrato, che serve Diego Costa sulla corsa. L’ex Atletico Madrid batte diagonale, l’estremo difensore brasiliano si fa passare il pallone sotto al corpo. Peccato per la prestazione del portiere, gli uomini di Mazzarri hanno comunque messo in campo una prestazione da promuovere. Conte azzecca i cambi e si gode la vetta della Premier League. Siamo ancora alla seconda giornata, ma trovarsi a punteggio pieno dà comunque fiducia.

Tre punti anche per Pochettino, che dopo aver lungamente accarezzato il sogno lo scorso anno, intende riprovarci. Stavolta però non può fare affidamento su Harry Kane, poco male perché nel finale è Wanyama a piegare il Crystal Palace. Stoica la resistenza degli Eagles, Hennessey para tutto, tranne che la conclusione del neoacquisto degli Spurs a sette dallo scadere. Il Tottenham ha dovuto attendere a lungo, ma a comunque dominato l’incontro senza troppi patemi e il risultato è giusto.

Concludiamo il racconto con il sabato di Premier League con il big match tra Leicester e Arsenal, una gara che l’anno scorso valeva un bel pezzo di titolo. La partita però non tiene fede alle aspettative, sono le difese a vincere. I Gunners provano a dettare legge, Ranieri si affida al contropiede: tutto secondo copione. Ritmi blandissimi, a mettere un po’ di pepe ci sono le proteste Foxes per un contatto tra Drinkwater e Koscielny che va giù in area ma l’arbitro lascia giocare, l’azione poi sfuma.

Purtroppo però le cattive notizie per Ranieri non sono finite, in avvio di ripresa c’è il brutto infortunio di Nampalys Mendy, acquistato in estate dal Nizza. Mahrez prova a rendere questo pomeriggio meno grigio su punizione, la sua traiettoria però è troppo alta. E’ proprio il vivace esterno il più pericoloso dei suoi, clamorosa l’iniziativa con la quale semina il panico nel cuore della difesa in pieno recupero ma sulla sua strada c’è Cech. Pareggio sostanzialmente giusto, tanta tattica e poche emozioni.

Premier League, seconda giornata

Manchester United-Southampton 2-0 (Ibrahimovic (M 36′ e 52′)
Burnley-Liverpool 2-0 (2′ Vokes, 37′ Gray)
Swansea-Hull City 0-2 (79′ Maloney, 90+2′ Hernandez)
Tottenham-Crystal Palace 1-0 (83′ Wanyama)
Watford-Chelsea 1-2 (55′ Capoué, 80′ Batshuayi, 87′ Diego Costa)
West Brom-Everton 1-2 (9′ McAuley 45+2′ Mirallas, 60′ Barry)
Leicester-Arsenal 0-0

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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