Guida Euro 2016, Gruppo A: l’Albania

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Quando Gianni De Biasi è diventato commissario tecnico delle Aquile nel dicembre 2011, al di fuori dei tifosi nessuno avrebbe forse scommesso nella prima storica qualificazione ad un torneo internazionale. Dopo aver mancato il ticket per il mondiale brasiliano (5° posto nel Gruppo E con 11 punti), la nazionale rossonera ha ottenuto il salto di qualità in Francia grazie al 2° posto nel Gruppo I, chiuso alle spalle del Portogallo: e proprio in casa dei lusitani – privi di Cristiano Ronaldo – l’Albania conquistò nella prima giornata di qualificazione la vittoria più importante, 0-1 firmato da Bekim Balaj con un gran destro al volo, era il 7 settembre 2014; meno di due anni dopo l’Albania si è qualificata a Euro 2016 con 14 punti frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Va aggiunto che una delle vittorie è stata assegnata 0-3 a tavolino dal TAS di Losanna a causa dei disordini della gara di qualificazione contro la Serbia (14 ottobre 2014): a fare le spese di questa decisione è stata la Danimarca, terza con 12 punti, e successivamente sconfitta dalla Svezia negli spareggi.

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Non è la prima volta che un italiano siede sulla panchina rossonera, lo fece Giuseppe Dossena per 5 mesi: era il 2002 e il calcio albanese era in crescita, come testimoniato dai giocatori che militavano nei migliori campionati europei. Facciamo qualche nome, tra cui qualche nostra vecchia conoscenza. L’attaccante Erjon Bogdani, esordio nel 2000 nella Reggina, una carriera tra Serie A e B, con 18 reti in 74 partite è il miglior marcatore delle Aquile nella storia, oggi è assistente di De Biasi. Ervin Skela, centrocampista, una carriera in Germania dove tra il 2001 e il 2004 con i suoi goal fece sognare i tifosi dell’Eintracht Frankfurt, ha avuto una breve parentesi nell’Ascoli. Foto Strakosha ha difeso per quindici anni i pali della nazionale, oltre quelli di Olympiakos e Panionios, trasmettendo le doti al figlio Thomas (portiere dell’Under-21 albanese, di proprietà della Lazio). La punta Igli Tare, tre anni a Brescia dal 2001 al 2003 giocando nientemeno che con Roberto Baggio, è rimasto in Serie A tra Bologna e Lazio, dove oggi ne è direttore sportivo. Da non dimenticare l’attaccante Altin Rraklli, primo albanese a militare in Bundesliga nel 1992 con il Freiburg.
Nonostante avesse giocatori di buona tecnica, l’esperienza di Dossena fu molto breve: dopo un pareggio con la Svizzera, perse 4-1 contro la Russia, nelle gare di qualificazione a Euro 2004, e si dimise su pressione della stampa locale.

ANALISI TECNICO-TATTICA

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Il reparto più incerto del team di De Biasi è sicuramente quello offensivo, mancando un marcatore di riferimento come l’infortunato Hamdi Salihi (ex Rapid Vienna): per questo motivo il CT italiano ha spesso proposto un 4-5-1 adattabile in corso d’opera al 4-4-2. L’Albania si è qualificata con 10 reti segnate, ma bisogna togliere lo 0-3 a tavolino assegnatole ai danni della Serbia; delle reti realizzate sul campo, una è l’autorete dell’armeno Hovhannisyan, mentre le altre sei sono ciascuna a firma di un giocatore diverso: segnale positivo se si considera che esiste un forte lavoro di squadra, ma negativo perché non è sufficiente per preoccupare le difese avversarie.
In porta troveremo sicuramente Etrit Berisha, da tre anni alla Lazio, dopo essersi formato in Svezia. In difesa la certezza è l’italiano Hysaj, come terzino destro (all’occorrenza sinistro), aiutato al centro da Mavraj e Lila, e da Agolli nella parte mancina.
Tra la retroguardia e l’attacco farà la spola il capitano Cana, mediano a tutti gli effetti, decisivo per i cambi di tattica nel modulo. A centrocampo dovremmo ritrovare Ledian “Memu” Memushaj, capitano del Pescara, che si aggregherà all’ultimo al ritiro a causa dei playoff di Serie B che giocano gli abruzzesi. Gli infortuni di Taulant Xhaka e Amir Abrashi rappresentano un bel grattacapo per il mister, che ha scelto di convocarli senza avere la certezza di un recupero in tempo per l’esordio dell’11 giugno contro la Svizzera: potrebbero trovare spazio Roshi e Kukeli. A sinistra correrà Ermir Lenjani, terzino nel suo club (il Nantes), esterno offensivo in nazionale.
In attacco Sokol Çikalleshi rischia di perdere il posto a favore di Bekim Balaj, reduce da una buona stagione in Croazia dove ha segnato 9 goal in 31 partite con la maglia del Rijeka.

LA STELLA

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Dopo il ritiro di Altin Lala ed Ervin Skela, dal 2011 è Lorik Cana il capitano delle Aquile: nato nel 1983 a Pristina, in territorio kosovaro, da bambino si è trasferito in Svizzera dove ha iniziato a giocare a calcio sotto la guida di suo padre. Non ancora maggiorenne si è spostato in Francia dove ha intrapreso la propria carriera da professionista nel PSG: durante gli anni parigini ha deciso di vestire la maglia dell’Albania, scendendo in campo per la prima volta nel 2003 contro la Svizzera.
In pochi anni ha guadagnato l’affetto dei tifosi albanesi, soprattutto per merito dell’agonismo dimostrato sul campo, a volte anche oltre il confine sportivo: è rimasto nella storia lo scontro del 14 ottobre 2014 a Belgrado tra giocatori e tifosi di Serbia e Albania, dove fecero a pugni Cana e un supporter serbo che aveva invaso il campo.
Ha giocato in Italia dal 2011 al 2015 nelle file della Lazio, seguendo il suggerimento del d.s. Igli Tare, suo connazionale: con i biancocelesti ha vinto una Coppa Italia, per poi ritornare in Francia dove ha disputato l’ultima stagione nel Nantes.

LA SORPRESA

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Cresciuto professionalmente in Italia, Elseid Hysaj è stato uno dei protagonisti dell’ultima stagione del Napoli. Ha la dote di poter giocare a sinistra oltre che come terzino destro, suo ruolo naturale. Hysaj ha mosso i primi passi da calciatore in Albania nel Vllaznia, squadra di Scutari (dove è nato nel 1994), finché nel 2009 non è passato all’Empoli: con i toscani ha giocato prima nelle squadre giovanili, poi a 18 anni è diventato titolare in Serie B; l’esordio nella massima serie è avvenuto il 31 agosto 2014 in Udinese-Empoli 2-0.
De Biasi lo ha chiamato per la prima volta nel 2013, dandogli sempre più spazio fino a diventare uno dei titolari inamovibili della compagine albanese. In una squadra dove gli attaccanti segnano poco, questo difensore ventiduenne potrebbe fare la differenza contro avversarie del calibro di Francia, Svizzera e Romania, grazie alla forte personalità.

PROSPETTIVE

Per il calcio albanese Euro 2016 è la grande occasione per farsi conoscere, proponendo giocatori che militano all’estero del campionato nazionale (ad eccezione dei due portieri di riserva), in particolare in Italia e in Svizzera. Fino ad ora l’Albania non ha mai disputato un Mondiale o un Europeo, ma potrebbe ottenere al primo colpo la qualificazione al turno successivo. Fantacalcio? No, se si considera che in questa edizione passano non solo le prime due classificate dei gironi, ma anche le migliori quattro terze classificate: e dato che i gironi sono sei, i ragazzi di De Biasi potrebbero approfittare della formula più favorevole, oltre a sfruttare le proprie qualità.

CONVOCATI

Pos. Giocatore Data di nascita Squadra
P Etrit Berisha 10/03/1989 Lazio (ITA)
P Alban Hoxha 23/11/1987 Partizani Tirana
P Orges Shehi 25/09/1977 Skënderbeu Korçë
D Ansi Agolli 11/10/1982 FK Qarabağ (AZE)
D Arlind Ajeti 25/09/1993 Frosinone (ITA)
D Naser Aliji 27/12/1993 Basel (SVI)
D Elseid Hysaj 20/02/1994 Napoli (ITA)
D Andi Lila 12/02/1986 PAS Giannina (GRE)
D Mërgim Mavraj 09/06/1986 1. FC Köln (GER)
D Frédéric Veseli 20/11/1992 Lugano (SVI)
C Amir Abrashi 27/03/1990 Freiburg (GER)
C Migjen Basha 05/01/1987 Como (ITA)
C Lorik Cana 27/07/1983 Nantes (FRA)
C Ergys Kaçe 08/07/1993 PAOK (GRE)
C Burim Kukeli 16/01/1984 Zürich (SVI)
C Ermir Lenjani 05/08/1989 Nantes (FRA)
C Ledian Memushaj 07/12/1986 Pescara (ITA)
C Odise Roshi 22/05/1991 Rijeka (CRO)
C Taulant Xhaka 28/03/1991 Basel (SVI)
A Bekim Balaj 11/01/1991 Rijeka (CRO)
A Sokol Çikalleshi 27/07/1990 İstanbul Başakşehir (TUR)
A Shkëlzen Gashi 15/07/1988 Colorado Rapids (USA)
A Armando Sadiku 27/05/1991 Vaduz (SVI)*

* Il Vaduz FC gioca nel campionato svizzero, pur essendo la squadra della capitale del Liechtenstein, in quanto quest’ultimo è privo di un proprio campionato nazionale

Commissario Tecnico: Giovanni De Biasi

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Saman Javadi was born in Italy. He always loved Iran and Italy, from history to cuisine, and speaks both languages.

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