Barcellona campione di Spagna: 24° titolo!

Barcellona campione Liga

Alla fine il Barcellona riesce a mantenere la testa della classifica grazie alla settima tripletta stagionale di Luis Suárez, e ad aggiudicarsi così il ventiquattresimo titolo della Primera División spagnola, il sesto negli ultimi otto anni – durante i quali il Real Madrid ha trionfato una sola volta (per una striscia così negativa bisogna tornare al ’53). Iniesta e Messi possono celebrare il loro ottavo titolo nazionale e raggiungono Xavi in testa alla classifica dei blaugrana più vincenti di sempre. Al Real Madrid non basta la vittoria, firmata doppio Cristiano Ronaldo: Zidane chiude con 53 punti in venti partite, ovvero sia la miglior media-punti mai fatta registrare da un tecnico blanco in cosi poche gare, ma senza il titolo.

La prima gara a sbloccarsi è quella del Riazór quando al 7′ Cristiano Ronaldo butta in rete la sua cinquantesima marcatura stagionale (per il sesto anno consecutivo!). Il Real Madrid è virtualmente capolista, e ci resta per soli quattordici minuti, fino a che passa in vantaggio anche il Barcellona. Succede al 22′ quando Luis Suárez coglie al balzo il passaggio di Jordi Alba per mettere in porta la palla che decide la Liga. Dal canto loro le merengues continuano a spingere forte e pochi giri di lancette dopo Cristiano Ronaldo raddoppia di testa, mettendo in cassaforte il risultato, per poi c’entrare anche un palo e una traversa. Ma la sua rabbia non ha sfogo. Al 38′ arriva un’altra pessima notizia dal Los Cármenes: dopo una pregevole azione “el Pistolero” Suárez anticipa tutti e gonfia la rete con il suo 39esimo gol in campionato. In tutta la storia della Primera División spagnola solo Messi e Cristian Ronaldo erano riusciti a raggiungere questa cifra in una stagione.

Con il doppio vantaggio non sembra esserci più storia. Al rientro dagli spogliatoi Zinedine Zidane lascia Cristiano Ronaldo in panchina, spedendo in campo James Rodríguez: con la partita in pugno, probabilmente il pensiero è andato alla finale di Champions League. Nel secondo tempo il Granada riesce a creare qualcosa in più, anzi a ridosso dell’ora di gioco Fran Rico ha la grande opportunità di riaprire la partita ma ter Stegen glielo nega. Dopodiché poco altro. Qualche minuto prima del novantesimo Neymar confeziona un assist per Luis Suárez che tocca quota quaranta reti, addirittura quattordici nelle ultime cinque giornate. È la rete dello zero a tre che certifica il titolo per i catalani. Il Real Madrid chiude con il risultato del primo tempo, senza più stimoli si limita a controllare l’incontro. Ma nel suo piccolo fissa due record assoluti: le sessanta reti nei primi tempi, superando le cinquantotto del Barcellona 2012/13, e le dodici vittorie consecutive nelle ultime dodici giornate di campionato, superando le otto del Villarreal 2006/07.

Il Barcellona ha sfatato contemporaneamente due diktat per vincere un campionato: avere la miglior difesa (ha subito ventinove reti contro le sole diciotto dell’Atlético Madrid) e rimanere concentrati gli ultimi due mesi (nelle ultime nove giornate ha perso undici punti per strada). Luis Enrique si è permesso il lusso di perdere quando aveva un vantaggio ragionevole, ma ha serrato i ranghi quando la mancata vittoria avrebbe significato perdere la vetta. Ha trasformato Luis Suárez da un grandissimo attaccante a una macchina da gol, capace di interrompere il dominio Messi-Ronaldo come pichichi della Liga e Scarpa d’Oro, dominio che durava da sette anni e sembrava non dover finire mai più. Enhorabuena Barcelona!

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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