Il cuore oltre l’ostacolo: nel momento più difficile l’Union vince 2-0 contro l’Heidenheim

E’ la vittoria più bella della stagione perché è quella più inaspettata. Il 2-0 con il quale l’Union Berlin ha sbancato la Voith-Arena dell’Heidenheim è prezioso sotto diversi punti di vista: innanzitutto sono tre punti, finalmente si è visto un gioco e un carattere pragmatico, la porta è rimasta inviolata e soprattutto tutto questo è avvenuto sul campo della squadra che meglio aveva fatto in casa in Zweiteliga. La rete di Kreilach, dopo la difficile decisione di Lewandowski di levargli la fascia da capitano e consegnarla a Kessel, è il simbolo della lotta, dell’amore per la squadra da anteporre a qualsiasi interesse personale. Il 2-0 di Skrzybski mette la ciliegina sulla prestazione di un ragazzo che spesso mette tanta energia, ma poca sostanza sotto rete. E’ proprio vero che quando si tocca il fondo non si può far altro che risalire: dopo la pessima prestazione contro il Paderborn e ad un passo dal baratro, i ragazzi hanno tirato fuori il carattere.

Per il tredicesimo turno di Zweiteliga, Sascha Lewandowski cambia ancora modulo e passa al 3-4-1-2 con Kreilach unico trequartista libero di impostare e inserirsi senza troppi crucci difensivi. Questi gli 11: Haas – Puncec, Leistner, Parensen – Kessel, Zejnullahu, Fürstner, Thiel – Kreilach – Wood, Skrzybski.

La squadra dell’omonima città del Baden-Württemberg stenta ad entrare in gara: poco ritmo e poche idee, così piano piano è l’Union Berlin a condurre il gioco e a impensierire maggiormente gli avversari. Nei primi minuti di gioco, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Kreilach riceve, davanti alla porta, una palla sporca, ma il controllo è impreciso consentendo al portiere di scaraventarsi sulla sfera e bloccarla. Ancora dalla bandierina, qualche minuto più tardi, gli ospiti reclamano un calcio di rigore: Parensen, di testa, gira verso la rete, ma il tiro è bloccato, apparentemente, con un braccio da un difensore dell’Heidenheim. L’arbitro Sören Storks lascia correre, ma è il preludio alla rete del vantaggio. Al 27’, nuovamente dalla bandierina, Thiel dal lato destro fa partire un cross che attraversa tutta l’area di rigore. Il centrale Wittek si perde Kreilach che sbuca sul secondo palo e come può tocca il pallone verso la porta. La sfera carambola sotto le gambe del portiere Zimmermann e lentamente rotola oltre la linea. Inutile il tentativo in scivolata dell’attaccante Voglsammer. Il primo tempo si chiude con una bagarre da saloon provocata dal duro intervento, a metà campo, di Wittek su Thiel.

E’ lo stesso Andreas Voglsammer a provare a suonare la carica per l’Heidenheim nella ripresa: Griesbeck, con caparbietà, difende la palla sul fondo e la butta in mezzo sulla quale arriva il numero 17 che tira verso Haas. L’Union abbassa il ritmo, i padroni di casa non riescono a creare azioni offensive e al 59’ arriva il raddoppio ospite: ancora Kreilach, a centrocampo, di spalle, alza il pallone alla “bell’e meglio”, distratta la difesa di casa che lascia partire Skrzybski che con grande vigore, resiste alla carica di Wittek, mette a sedere Zimmermann e infila a porta vuota. Seconda rete stagionale per lui e sigillo al match.

«Sono molto felice di come è stata interpretata la gara in termini di mentalità, disciplina tattica e atteggiamento difensivo. Oggi abbiamo compiuto un enorme passo avanti e ci ha portato alla vittoria. Siamo stati molto compatti in difesa e questo mi rallegro molto», ha detto un visibilmente sollevato Sascha Lewandowski dopo la partita.

About Giovanni Sgobba 114 Articoli
Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.

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