Spartak – Zenit 2-2 – Dzyuba nel finale riacciuffa lo Spartak. Rivivi il LIVE di TuttoCalcioEstero!

19.54 – Finisce qui! Grazie ad un goal nel finale di Dzyuba, lo Zenit evita la sconfitta. Partita bellissima e divertente come ci si augurava alla vigilia. Grazie per averla seguita con TCE.

89′ minuto – Filtrante di Shatov per Danny, che di prima intenzione serve Dzyuba. Controllo e botta da pochi passi su cui Rebrov non può assolutamente fare nulla. Dormita clamorosa però di Bocchetti, che ha tenuto l’ex compagno in gioco, non salendo con gli stessi tempi dei colleghi di reparto.

88′ minuto – PAREGGIO DELLO ZENIT! Segna Dzyuba, che non esulta.

80′ minuto – Confusa la reazione dello Zenit dopo il goal dello svantaggio. I piteriani non riescono a portare pericoli seri dalle parti di Artem Rebrov.

71′ minuto – Aggancio volante straordinario di Popov, sombrero ad un avversario e palombella dal limite. Così Ivelin Popov trova un goal meraviglioso che riporta avanti i suoi. Ma ancora una volta è decisivo l’errore di Lodygin, nuovamente troppo fuori dai pali e scavalcato dalla conclusione dell’avversario. Male, malissimo il portiere dello Zenit.

70′ minuto – GOAL DELLO SPARTAK! Ha segnato Ivelin Popov.

61′ minuto – Cosa si è mangiato Dzyuba?! Triangolazione perfetta del centravanti dello Zenit con Hulk che è bravo a metterlo in area. L’ex del Rostov però si addormenta, si fa spostare il pallone da una scivolata rischiosa ma efficace di Parshivlyuk verso destra e poi si fa chiudere la porta da Rebrov. Errore CLAMOROSO!

58′ minuto – Un’altra chance per lo Spartak, con una conclusione centrale che Lodygin blocca senza troppi problemi. Nel frattempo, si fa sentire il pubblico di casa, con cori e fumogeni. Atmosfera da brividi alla Otkritie Arena.

54′ minuto – Si accende la partita! Prima lo Spartak reclama un calcio di rigore per un possibile tocco di mano di Lombaerts in area, poi lo Zenit si infuria perchè i biancorossi – con Anyukov a terra in area di rigore dopo aver preso un brutto colpo in uno scontro con Zè Luis- hanno continuato gli attacchi senza mettere fuori la sfera. Atmosfera tesa a Mosca.

50′ minuto – Prima chance della ripresa, è per lo Spartak. Ci prova il bulgaro Popov di controbalzo dal limite: palla a lato.

19.04 – Ripartiti!

17:47 – Finisce qui il primo tempo. 1-1 all’intervallo: Hulk ha risposto a Zè Luis.

35′ minuto – Numero di Hulk in area, bravo a proteggere palla e poi a tentare lo scavetto. Rebrov, in uscita bassa, salva lo Spartak. Adesso inerzia della gara in favore degli ospiti.

31′ minuto – Goal annullato allo Zenit. Danny colpisce di testa sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, Rebrov respinge e Dzyuba mette dentro sulla ribattuta. L’arbitro sanziona però la posizione di fuorigioco di partenza di Danny. Decisione giusta.

29′ minuto – Ci pensa il brasiliano Hulk a risvegliare i suoi. Prima si guadagna un calcio di punizione ai venti metri in posizione centrale, poi tira un bolide che si insacca all’incrocio dei pali sul palo difeso dal portiere Rebrov. Troppo forte la conclusione dell’ex Porto però per essere anche solo toccata dal capitano dei biancorossi. 1-1 e parità ristabilita.

28′ minuto – GOAL DELLO ZENIT! Ha pareggiato Hulk!

24′ minuto – Ancora Promes pericoloso! L’olandese parte dalla corsia mancina, si accentra e calcia dal limite. Lodygin blocca a terra.

22′ minuto – Prova a rifarsi vedere lo Zenit, con un cross basso deviato da Danny però a lato.

18′ minuto – Clamorosa occasione per lo Spartak! Cross di Popov sul secondo palo, sbuca Kombarov che calcia di prima intenzione. Lodygin è MONUMENTALE nel salvare i suoi e nel riscattare almeno parzialmente l’errore sulla rete di Zè Luis. Zenit in grande difficoltà sugli out esterni, dove Promes e Popov creano spesso la superiorità numerica.

13′ minuto – Torna a farsi vedere lo Spartak. I biancorossi ci provano dalla distanza con una conclusione di Glushakov che non inquadra però lo specchio della porta.

11′ minuto – Prova a reagire lo Zenit. Ci prova Smolnikov con una conclusione di sinistro dalla distanza. Palla abbondantemente alta rispetto alla porta difesa da Rebrov.

7′ minuto – Errore clamoroso di Lodygin, l’ennesimo della sua stagione. Sul rinvio dal fondo, il portiere russo esce senza motivo fuori dalla propria area di rigore, venendo anticipato dal compagno Lombaerts che allontana di testa la sfera. Zè Luis si ritrova il pallone tra i piedi e dai trenta metri abbondanti la piazza in rete, battendo Lodygin, caduto goffamente a terra nel tentativo di tornare tra i pali. Spartak in vantaggio alla prima occasione.

6′ minuto – VANTAGGIO DELLO SPARTAK! Ha segnato Zè Luis!

5′ minuto – Prima occasione della gara! Corner dalla sinistra per lo Zenit, Garay si inserisce con i tempi giusti e colpisce di testa. Palla a lato.

18:01 – Partiti! Pubblico delle grandi occasioni alla Otkritie Arena.

17:59 – Un rapporto complesso quello di Dzyuba con la casacca dello Spartak Mosca. Oggi torna alla Otkritie Arena per la prima volta da avversario. Sarà lui a guidare l’attacco dello Zenit, supportato da tutta l’artiglieria pesante: Hulk, Danny e Shatov. Witsel e Javi Garcia vanno in mediana. Smolnikov, Garay, Lombaerts e Anyukov in difesa. Lodygin, come sempre, tra i pali.

17:57 – Non c’è Movsisyan, ancora infortunato nei padroni di casa. Sarà sostituito dal capoverdiano Zè Luis. Alenichev sceglie D.Kombarov come esterno offensivo nel 4-2-3-1 per avere più copertura. Per il resto la formazione è quella annunciata alla vigilia. Capitan Rebrov va in porta; Parshivlyuk, Tasci, Bocchetti e Makeev in difesa; Glushakov e Shirokov (per anni bandiera dello Zenit) in mediana; D.Kombarov, Popov e Promes supportano Zè Luis.

17:50 – Non è una semplice partita. E’ la partita. Quella in cui, più di tutte, in Russia, conta solo una cosa. Vincere. Spartak contro Zenit, la Mosca del popolo contro San Pietroburgo. Una rivalità sentitissima, che affonda le sue radici nei lontani anni ’30. Una rivalità che negli ultimi anni si è nuovamente infiammata. Scontri tra tifosi, scontri in campo. Tanto da vedere, tanto da dire. Questo è il derby di Russia.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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