CONCACAF Champions League: Deportivo Saprissa forza 4, bene anche le americane

Fonte foto: nacion.com

Tra mercoledì e giovedì notte si è definitivamente conclusa la seconda giornata della fase a gironi della CONCACAF Champions League, che ha visto i Costaricani del Deportivo Saprissa partire in quarta, mentre tutte le squadra americane portano a casa i tre punti.

DEPORTIVO SAPRISSA FORZA 4- Comincia bene l’avventura del Deportivo Saprissa in questa nuova edizione della CONCACAF Champions League, infatti la selezione costaricana conquista i primi tre punti con un sontuoso 4-0 ai danni del W Connection (runners-up della CFU Championship Club). La partita si apre al 35esimo minuto di gioco, quando “El Flaco” Deyver Vega raccoglie un cross rasoterra dalla destra, fa fuori il diretto avversario e piazza il pallone all’angolino sinistro con una conclusione chirurgica su cui Julian Archibald non può fare nulla. Passano appena 10 minuto di gioco e la squadra costaricana trova la rete del raddoppio con un guizzo di David Guzman (canterano del Deportivo Saprissa), lesto nel raccogliere una corta respinta della difesa avversaria su una precedente conclusione di Nestor Monge (appena arrivato dal Club Sport Cartaginés) e ribadire il pallone in rete con grande freddezza. Nella ripresa continua il dominio assoluto del Monstruo Morado, che gestisce senza grandi problemi il match e trova la via della rete per altre due volte: quella del tris arriva al 70esimo minuto di gioco e porta la firma di David Ramirez, lesto nel ribadire in rete una corta respinta del portiere avversario Archibald sugli sviluppi di una conclusione in diagonale precedente di Mynor Escoe, mentre a chiudere definitivamente il match è un guizzo di Dylan Flores (visto in Europa con le maglie dei francesi del Lorient B e i belgi dello Charleroi), che riceve il pallone all’interno dell’area di rigore e lo infila in fondo al sette con una potente conclusione rasoterra, anche se va segnalata deviazione decisiva di un difensore avversario.

Brad Evans
Esultanza di Brad Evans dopo la rete del 2-1. Fonte foto: Concacaf..com

VITTORIE ANCHE PER LE AMERICANE- Importanti vittorie anche per i due club americani impegnati in questa seconda giornata, infatti anche DC United e Seattle Sounders portano a casa i tre punti. La squadra del patron dell’Inter Erick Thoir conquista la prima vittoria nella massima competizione americana con un colpo esterno sul campo dei panamensi dell’Arabe Unido (reduce dalla vittoria all’esordio contro i Giamaicani del Montego Bay United) con il punteggio di 0-1. Il primo botta e risposta del match avviene con due conclusioni dalla lunga distanza: la prima porta la firma di Miguel Aguilar ed è una conclusione a giro centrale, mentre la seconda è di Rigoberto Nino, il quale scalda i guantoni del portiere statunitense Andrew Dykstra con una fucilata dai 25 metri. Con il passare dei minuti sono i padroni di casa dell’Arabe Unido a farsi nettamente preferire e a rendersi più pericolosi: il mattatore della prima frazione è senza dubbio il numero 99 Armando Polo, che prima si vede ribattere una ghiottissima conclusione dopo uno scambio al limite dell’area e poi impegna il portiere avversario Dykstra con una forte conclusione dall’interno dell’area di rigore. Nel mezzo, l’unica conclusione degna di nota creata dal club americana è un colpo di tacco di Jairo Arrieta, che termina alto di poco sopra la traversa. Nella ripresa il copione non cambia di una virgola, infatti l’Arabe Unido continua a mantenere in mano il pallino del gioco e a rendersi parecchio pericoloso, mentre il DC United cerca di difendersi in maniera ordinata e punta tutto sul contropiede. Il primo squillo del secondo tempo è sempre di marca panamense e porta la firma di Josè Gonzalez, che impegna il portiere avversario Dykstra con una staffilata dal limite dell’area di rigore, mentre l’occasione più ghiotta capita sui piedi del neo-entrato Yoel Barcenas, il quale prende bene il tempo al diretto avversario ma manca clamorosamente il tap-in da due passi e a porta praticamente sguarnita. Un errore davvero pesantissimo, che la squadra panamense paga al minuto numero 85, quando Miguel Aguilar riceve il pallone all’interno dell’area di rigore e batte il portiere avversario Miguel Lloyd con una conclusione di punta, la quale regala tre punti preziosi alla selezione americana. Buona la prima casalinga per i Seattle Sounders, che conquistano i tre punti con una vittoria in extremis contro gli Honduregni dell’Olimpia (vincitori dell’ultimo campionato nazionale di Clausura). Nonostante ciò il match inizia subito in salita per la selezione a stelle e strisce, che già al quinto minuto di gioco si trova sotto a causa della rete del 19enne Alberth Elis, il quale batte il portiere avversario Troy Perkins con un bel colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Oscar Salas. La reazione dei padroni di casa arriva quasi immediatamente e capita sui piedi di Aaron Kovar, che stoppa un bel pallone proveniente dalla destra e cerca il gran gol con una bella girata ma il portiere avversario Noel Valladares si fa trovare pronto e devia il pallone in angolo. Con il passare dei minuti i Sounders alzano il loro baricentro e rinchiudono la selezione nella propria trequarti collezionando un’occasione dietro l’altra: il primo a provarci è Thomas, che raccoglie un ottimo passaggio filtrante ma si vede respingere la conclusione da un ottimo Valladares, mentre a fermare lo stesso numero 18 poco è solo il palo, colpito con un potente conclusione dall’altezza del dischetto del rigore. L’ultima occasione della prima frazione porta la firma di Gonzalo Pineda, il quale ci prova dalla lunga distanza ma vede il pallone spegnersi di poco alto sopra la traversa. Nella ripresa il copione non cambia nemmeno di una virgola e i Seattle Sounders continuano a dominare in lungo e largo: dopo il primo tentativo centrale di Aaron Kover, la grande occasione capita sulla testa di Lamar Neagle, bravo nell’anticipare il portiere avversario ma meno ad indirizzare il pallone in fondo al sacco, infatti la sfera fa solo la barba al palo. Con il passare dei minuti sembra materializzarsi una vera e propria maledizione sui Seattle, che colpiscono anche il secondo legno con una bella pennellata su punizione del solito Gonzalo Pineda. Ma alla fine il muro issato dalla selezione honduregna crolla inesorabilmente in zona cesarini, dove la selezione americana riesce a ribaltare completamente il match con due reti: quella del pari porta la firma dello svedese Erik Friberg, opportunista nell’infilare il pallone in fondo al sacco con un colpo di testa dall’interno dell’area piccola, mentre quella del raddoppio porta la firma di Brad Evans, freddo nel realizzare un calcio di rigore assegnato per un fallo ingenuo di Arnold Peralta ai danni di Dylan Remick.

Club America
Esultanza dei giocatori del Club America dopo la rete di Arroyo. Fonte foto: CONCACAF.com

ALL’AMERICA BASTA ARROYO, PARI TRA SANTA TECLA E MUNICIPAL- Due su due per i campioni in carica del Club America, che, dopo il poker all’esordio contro il Motagua, blinda la vetta della classifica con una vittoria casalinga di misura contro il Walter Ferretti (squadra del Nicaragua). Nella prima frazione di gioco si assiste ad una partita parecchio bloccata e dove le uniche occasioni degne di nota arrivano o con dei tiri dalla distanza o direttamente su calcio di punizione: il primo squillo arriva proprio su calcio da fermo e porta la firma di Bernardo Laureiro, che prova a sorprendere il portiere avversario con una bella pennellata ma il pallone si spegne di poco a lato. Successivamente si assiste ad un botta e risposta “dalla lunga distanza”, infatti prima ci prova David Benedetto con una fucilata dal limite, che viene neutralizzata dall’estremo difensore avversario Denis Espinoza con qualche brivido, mentre la risposta ospite capita sui piedi di Rodrigo Valiente, la cui conclusione di collo esce di poco. Nella ripresa l’America scende in campo con un piglio decisamente diverso e comincia a collezionare un’occasione dietro l’altra: la prima chance della seconda frazione capita sulla “cabeza” di Martin Zuniga, che però non riesce a centrare lo specchio della porta da due passi, mentre la seconda (clamorosa) porta la firma di Ventura Alvarado, bravo nel raccogliere una corta respinta del portiere avversario su una conclusione precedente ma non altrettanto nel ribadire la conclusione in rete. Poco male, visto che al 61esimo minuto di gioco arriva il tanto agognato gol del vantaggio per i Messicani: la firma è quella di Michael Arroyo, il quale trova il jolly con una conclusione rasoterra dal limite dell’area di rigore. Il gol risveglia i Nicaraguensi del Walter Ferretti, che però riescono a rendersi pericolosi solo con una debole conclusione ad incrociare di Maycon Santana; nel finale da segnalare anche un palo colpito dallo sfortunato Zuniga direttamente su calcio di punizione. Infine nell’ultimo match di giornata, ovvero quello tra Santa Tecla e Municipal, le due squadre si dividono la posta in palio con un pareggio per 1-1: ad aprire le danze ci pensano gli ospiti, che passano in vantaggio con un guizzo di Johnny Woodly, mentre il pareggio arriva al 61esimo minuto di gioco grazie a Giovanni Zavaleta, il quale concretizza la superiorità numerica dei suoi sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Arabe Unido (Pan)-DC United (USA) 0-1 (Aguilar)

Classifica Gruppo H: DC United e Arabe Unido* 3, Montego Bay United 0.

Seattle Sounders (USA)-Olimpia (Hon) 2-1 (Friberg, Evans; Elis)

Classifica Gruppo F: Seattle Sounders* 4, Vancouver Whitecaps 1, Olimpia 0.

Club America (Mex)-Walter Ferretti (Nic) 1-0 (Arroyo)

Classifica Gruppo E: Club America* 6, Walter Ferretti e Motagua 0.

Deportivo Saprissa (Crc)-W Connection (T&T) 4-0 (Vega, Guzman, Ramirez, Flores)

Classifica Gruppo A: Santos Laguna e Deportivo Saprissa 3, W Connection* 0.

Santa Tecla (Sal)-Municipal (Gua) 1-1 (Zavaleta; Woodly)

Classifica Gruppo G: Real Salt Lake 3, Santa Tecla e Municipal* 1.

(*una partita in meno)

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.

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