Romania, ultimo turno: suicidio Targu Mures, Steaua ancora campione

Incredibile epilogo della Liga rumena. Si  è deciso oggi, all’ultimo turno di campionato, il testa a testa degli ultimi due mesi tra il Targu Mures e lo Steaua: i rossoblù, sconfitti dalla neopromossa in casa due settimane fa, si sono ritrovati con un punto in più a causa della sorprendente sconfitta del Targu a Giurgiu nell’ultimo turno giocato. Lo Steaua per confermarsi campione è comunque costretto a vincere sul campo dello Iasi già salvo, il Targu (le due partite si giocano in contemporanea) a vincere in casa col già retrocesso Otelul Galati e a sperare in un inciampo dei campioni in carica. Incredibilmente questi ultimi non vanno oltre lo 0-0, ma il Targu fa peggio, fa “harakiri” (in vantaggio di fa rimontare e perde addirittura 1-2) regalando il titolo (il terzo consecutivo) allo Steaua.

Galca (forse all’ultima panchina rossoblù, non dovrebbe rinnovare) presenta il solito 4-2-3-1 ma con alcune novità rispetto all’ultimo turno vincente contro il Botosani: difesa confermata (in panca sia il brasiliano Guilherme sia l’ex Chievo Papp); squalificati i mediani Bourceanu e capitan Prepelita a centrocampo ci sono l’olandese Breeveld e Neagu (appena alla quarta presenza da titolare in campionato); in attacco torna titolare Chipciu, gli lascia il posto Rusescu. Il neopromosso Iasi, allenato e salvato con sagacia da Niccolò Napoli (ex terzino di Juve, Cagliari e Reggina e da quasi un decennio  in terra rumena), reduce da una brutta sconfitta sul campo del Pandurii (5-2) cambia solo un giocatore: fuori il trequartista Mihai, dentro il mediano serbo Mitic.

La partita è più equilibrata di quello che ci si poteva aspettare. Lo Iasi gioca a mente libera e appena può riparte in contropiede creando qualche grattacapo ai rossoblù che sfiorano il vantaggio al decimo minuto con un’occasione fortuita: Mitic perde palla a centrocampo, Stanciu serve subito in profondità Popa che scatta, salta anche il portiere di casa Caparco (portiere piemontese, ex Targu) ma, a porta vuota, colpisce la traversa. I padroni di casa cercano il pari ma non vanno mai veramente pericolosi (giusto un colpo di testa del centrale Ciuc da corner che va alto) in tutto il primo tempo, che si conclude 0-0. A Targu invece si conclude sull’1-0 grazie ad un rigore nel finale guadagnato dall’ex Primavera Roma Bambu (migliore in campo) e trasformato da capitan Muresan; il Targu, se i due risultati rimanessero questi, sarebbe campione.

Lo Steaua riprende con un Rusescu in più (fuori un impalpanbile Tucudean) e ovviamente con maggiore decisione: una punizione dai 25 metri di Neague finisce alta di poco, cinque minuti è Chipciu a non concludere in porta una deviazione difettosa della difesa di casa. Passa il tempo e cresce l’ansia per i rossoblù allec cui orecchie arriva però al 68° il sorprendente pareggio dell’Otelul a Targu (gol del bomber 19enne Tudorie di testa su punizione di Cernat); lo Steaua continua ovviamente a spingere per il gol vittoria ma nell’ultimo quarto d’ora sale in cattedra Caparco che compie due prodezze sulle conclusioni dal limite dell’area del neoentrato Iancu prima (tiro a giro di mancino) e di Stanciu (destro secco). Ultimi minuti surreali con i rossoblù che rischiano anche di perdere il pari su un paio di ripartenza dello Iasi e che perdono i nervi (grandi proteste per un rigore negato, espulso il portiere Arlauskis dalla panchina). Finito il match a Iasi si sta con i cellulari all’orecchio per ascoltare gli ultimi minuti del match di Targu Mures dove la squadra di casa sbatte contro le parate del portiere Abraham e negli ultimi secondi, completamente sbilanciata in avanti, subisce anche il gol della sconfitta (il portoghese Ruben Brigido riparte da centrocampo, salta il portiere di casa Stancioiu in disperata uscita, e appoggia a centroarea per il connazionale Tavares che insacca a porta vuota). Nonostante tutto, Steaua ancora campione; ma onore al Targu Mures, ad un passo dallo scrivere la storia.

[foto: www.digisport.ro]

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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