Bundesliga, Mainz-Schalke 2-0: Nullfünfer più… Bell(i) dei Knappen: Di Matteo rischia

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BUNDESLIGA, MAINZ-SCHALKE 2-0 – Lo Schalke non c’è più, si è perso in quella magica notte di Madrid, quando aveva dato l’impressione, quasi surreale ma al tempo stesso tremendamente concreta, di poter ribaltare una qualificazione ampiamente compromessa a Gelsenkirchen andando ad espugnare il Bernabeu. Sfiorato il miracolo, la squadra di Di Matteo si è sciolta come neve al sole, incapace di conquistare l’intera posta in palio in nessuno degli ultimi sei incontri di campionato, nonostante alcuni confronti decisamente abbordabili (vedasi il match interno contro il Friburgo o la trasferta di Berlino).

E dal sogno, dolcissimo, della Champions League, si è passati all’incubo, che presto potrebbe diventare realtà, di non partecipare ad alcuna manifestazione europea nella prossima stagione. Un tracollo francamente inimmaginabile dopo Madrid, dove la squadra aveva mostrato carattere, voglia di vincere e, incredibile ma vero, un gioco arioso seppur poco solido a livello difensivo. La panchina di Di Matteo, considerata solida solo pochi mesi fa, inizia ora a traballare in vista della prossima stagione. E tornando con la mente a quella notte di Madrid, ora è più che mai lecito chiedersi se furono maggiori i meriti dello Schalke rispetto ai demeriti del Real.

Se a Gelsenkirchen piangono, a Mainz sorridono. A trentadue denti, oltretutto. I Nullfünfer hanno disputato una gara doubleface, inizialmente intimiditi dalla maggiore caratura tecnica dell’avversario odierno e poi, una volta trovato il vantaggio, capaci di dominare una squadra, lo Schalke, che ha mostrato per l’ennesima volta una fragilità psicologica imbarazzante. Nei primi minuti, infatti, lo Schalke si fa preferire, sfiora il vantaggio in due occasioni (Huntelaar al ‘3, Sanè al 19′) ma poi crolla nell’arco di soli tre minuti, dal 28′ al 31’, con due azioni nate da calcio d’angolo finalizzate da Bell, stopper dei locali, alla prima doppietta in Bundesliga. Uno shock dal quale i Knappen, ahiloro, fanno tremendamente fatica a riprendersi. Il Mainz insiste e sfiora la terza marcatura con Geis, autore di una punizione al fulmicotone che esce di poco alla sinistra di Fahrmann.

La situazione, per la squadra di Di Matteo, non migliora neppure in avvio di ripresa: tanto possesso palla, predominio territoriale costante, ma nessuna conclusione degna di nota. Il tecnico italo-svizzero prova a mischiare le carte: dentro Goretzka e Draxler, fuori Neustädter e Farfan. Ad andare vicino al goal, però, è il Mainz. E lo fa per ben due volte, prima con Koo (traversa), poi con Geis (palo). Dopo un lungo torpore, nel finale si rivede anche lo Schalke, rivitalizzato proprio dai neo-entrati Goretzka e Draxler, entrambi capaci di cogliere la traversa con due conclusioni di destro in bello stile. Al triplice fischio esplode la festa della Coface Arena: manca ancora il sigillo dell’aritmetica, ma la vittoria odierna, di fatto,  consegna al Mainz la permanenza in Bundesliga. E viste la premesse di inizio stagione, condite dalle clamorose eliminazioni al primo turno di Europa League e Pokal, può andare decisamente bene così. Specie se in panchina non hai più un certo Thomas Tuchel….

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