Pagelle Psg-Barcellona 1-3: disastro Van der Wiel, Suarez versione Hannibal

Pagelle Psg-Barcellona 1-3

Pagelle Psg-Barcellona 1-3, i voti del Paris Saint Germain (5) 

Sirigu 5,5 – Quelli del Barça sbucano da diverse parti e per il portiere sardo la situazione è complicata. Incolpevole sul primo e sul terzo goal, mentre sul secondo appare troppo molle.

Van der Wiel 4 – Anello debole di un brutto PSG, viene saltato come se fosse un birillo. Neymar e Alba scherzano con lui per tutta la gara. Mezzo punto in più per aver causato l’autorete di Mathieu.

Marquinhos 5 – Nel naufragio collettivo, è tra i meno peggio. Si dimentica di chiudere su Suarez nel raddoppio blaugrana, mentre nel resto della gara prova a tenere uniti i cocci di una squadra nettamente inferiore.

Thiago Silva sv – Gioca una ventina di minuti, il tempo necessario per vedere il vantaggio del Barça. (dal 21′ David Luiz 5 – Non è al meglio e si vede. Inizia benino, crolla alla distanza. Chiude la serata più ubriaco che dopo la storica finale di CL vinta col Chelsea a causa di uno strepitoso Suarez).

Maxwell 4,5 – Pensa, probabilmente, di aver preso la macchina del tempo e di giocare ancora col Barcellona. Inesistente in attacco, distratto dietro.

Cabaye 4,5 – Più desaparecidos di un oppositore politico nell’Argentina della dittatura, si sente solo quando lo speaker annuncia le formazioni.

Matuidi 5,5 – Il migliore dei suoi in mediana, quanto meno corre più dei compagni di reparto. Spesso, però, lo fa a vuoto.

Rabiot 5 – La prestazione è degna del suo – come sempre – rivedibile taglio di capelli. Gira a vuoto, non dando il supporto difensivo necessario a Van der Wiel e compagni. (dal 65′ Lucas Moura 5,5 – Qualche spunto e nulla più)

Pastore 5,5 – Si accende e si spegne ad intermittenza come una lampadina guasta. Le idee migliori del PSG partono comunque dai suoi piedi.

Cavani 4,5 – Una bella conclusione neutralizzata da Ter Stegen non basta per evitare una pesante insufficienza. Spreca un paio di buone ripartenze con controlli che imbarazzano anche i bambini nelle scuole calcio del Burundi. Impalpabile anche in copertura. Ibra, dove sei?

Lavezzi 4 – Meno pericoloso di un orsetto di peluches, vaga per il campo senza la minima idea sul cosa fare.

Pagelle Psg-Barcellona 1-3, i voti del Barcellona (7) 

Ter Stegen 6,5 – La sua serata è talmente noiosa, che deve scaldare i guanti solo su una conclusione di Cavani. Bell’addormentato.

Montoya 6 – Visti gli zero problemi portati dalle sue parti del Paris Saint Germain, potrebbe anche spingere un po’ di più, ma, mosso forse da pietà verso gli avversari, lo fa di rado. (dall’81 Adriano sv – Viene buttato nella mischia solo per finire sul tabellino)

Piquè 6,5 – Tiene a bada i centravanti avversari con la stessa facilità con cui una nonna si cura del proprio nipotino. La sensazione è che suderà di più nel post partita con Shakira.

Mascherano 6,5 – Valgono le stesse parole spese per il compagno di reparto Piquè. Per sua sfortuna, però, il premio finale non sarà una cantante colombiana, ma qualcosa di peggio.

Jordi Alba 7 – Asfalta la sua corsia di competenza, percorrendola a ripetizione per la gioia di Luis Enrique. Ala aggiunta.

Rakitic 6 – Sottotono rispetto alle ultime uscite, si limita fin troppo al compitino, senza trovare la giocata del campione. (dal 74′ Mathieu 5,5 – Siccome la qualificazione sembra troppo facile da ottenere, sceglie di aggiungere un po’ di pepe al ritorno con uno sfortunato autogoal)

Sergi Busquets 6,5 – Come sempre uomo di quantità della formazione catalana, recupera diversi palloni in mediana e fa ripartire i suoi.

Iniesta 6 – Cervello e testa, ma anche gambe, almeno fino a quando queste cedono. (dal 53′ Xavi 6,5 – Mettere ancor più ordine in una squadra tanto perfetta era complesso. Lui ci riesce. Chapeau.)

Messi 7 – Un palo che grida vendetta, un assist perfetto per Neymar e altre diverse buone idee per la pulce argentina. Manca il goal, ma tanto lo fanno i compagni di reparto.

Suarez 8 – Dire che sbrana l’avversario sarebbe fin troppo facile. Dopo aver cotto a puntino e spazzato via il Manchester City, l’uruguaiano porta a casa anche la testa dei parigini, con una doppietta supersonica che ipoteca la semifinale. Hannibal Lecter.

Neymar 7,5 – Divenuto il peggior incubo di Van der Wiel, ha il merito di sbloccare la gara, ma anche di creare costantemente occasioni che nascono dall’out mancino.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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