Primera Division argentina: il Velez si ferma e deve inseguire

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Tre pareggi in tre partite. Si chiude così la terza giornata della Primera Division argentina. Rallenta il Velez. Pari senza reti nel “Coloso del Parque” di Rosario, dove un buon Newell’s ha fermato la corsa alla vetta della squadra di Miguel Angel Russo. Velez che dovrà fare molto di più per rimanere ai piani alti. Altri pari senza reti quello tra Banfield e Colon. Due partite senza reti ma molto avvincenti, combattute colpo su colpo, aperte ad ogni tipo di risultato e situazione, insomma due partite tipiche da calcio argentino.

Banfield come al solito vivo, veloce, frizzante, arrembante, che ha cercato la vittoria molto più di un Colon che, come sempre, riesce a stare a galla fino a quando i suoi giocatori più esperti e più forti sono ancora lucidi, poi difesa ermetica e contropiede diventano le uniche armi a disposizione di Lopez. Banfield, adesso a quattro punti, che ancora non riesce a dare continuità al proprio rendimento e che non riesce a ingranare in casa, Colon che strappa un punto fuori casa e che si va ad aggiungere all’unico ottenuto la settimana scorsa.

Molto diverso il pareggio tra Sarmiento e Aldosivi. Le due neopromosse sanno benissimo che non sarà un campionato facile per loro. Almeno questa consapevolezza porta le due squadre a giocare sempre per vincere e per fare male all’avversario, cercando la giocata offensiva e il gol ed escludendo difese a doppia mandata e catenacci vari, dato che le difese non sono proprio il punto di forza. Allora il risultato non poteva essere molto diverso da un due a due che ha divertito ed appassionato tutti gli spettatori, che hanno elogiato almeno la voglia di vincere e la perseveranza a non mollare mai di entrambe le “provinciali”. Secondo punto per i verdi del Sarmiento di Junin e primo punto invece raccolto dal “Tiburon” di Mar del Plata.

Erano partiti proprio dall’ “Estadio Eva Peron” di Junin i tre posticipi di questa terza giornata di Primera Division. Partita equilibrata e nervosa nelle prime battute, con gli ospiti che hanno dimostrato più organizzazione e migliore capacità nel manovrare la palla, andando vicini al vantaggio. A sorpresa però il vantaggio è locale, con un bel mancino a incrociare di Gervasio Nunez al minuto 23. Aldosivi beffato ma troppo sprecone e disordinato in avanti, con Carranza e Sand che avrebbero potuto portare in vantaggio e poi pareggiare per l’Aldosivi.

Secondo tempo iniziato sullo stesso filone del primo, con l’Aldosivi a spingere sull’acceleratore. Spinta decisiva che è stata data dalla mossa di Quiroz, che al ’65 ha inserito il colombiano ex Racing, Roger Martinez, al posto di Carranza. E solo cinque minuti più tardi è proprio il nuovo entrato a pareggiare i conti, scatenando una serie di episodi e di occasioni davvero da batticuore, in un finale entusiasmante. Minuto 70. Lancio lungo per Sand, stop e assistenza per Martinez che scaglia una gran bomba destra al sette del secondo palo. Quattro minuti più tardi, vantaggio ospite: palla rubata ancora da Martinez sulla trequarti destra, assist centrale per Sand che controlla e di sinistro calcia un rigore in movimento che non dà scampo a Rigamonti. Ma al minuto 80 capita quello che non ti aspetteresti mai: azione d’attacco del Sarmiento, con l’attaccante ospite Sand che, retrocesso a dare una mano, ha preso troppo alla lettera le direttive del proprio allenatore e con uno stupido e inutile tocco, proprio di mano, regala il rigore al bomber del Verdolaga, Cuevas, che fa due a due, portandosi in cima alla lista dei bomber di Primera Division con tre gol.

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Un’immagine di Banfield-Colon

Altra sfida, altre emozioni quelle tra Banfield e Colon. Al Florencio Sola si affrontavano due squadre davvero affascinanti per le loro caratteristiche opposte. Una sfida aperta fino alla fine. Avrebbe meritato di più forse, il Banfield del “Pelado” Almeyda ma la bravura di un impeccabile Broun e la difesa arcigna del “Sabalero” hanno impedito il gol al “Taladro”. Banfield che come al solito ha giocato a tre dietro, con quattro centrocampisti e tre punte, con un gioco basato solo sull’ampiezza, ricerca delle fasce e palla a terra con giocate affidate agli esterni d’attacco nell’uno contro uno, oppure alla fantasia e ai piedi dolci di Erviti. Colon con alcuni mostri sacri del calcio sudamericano, vedi Clemente Rodriguez, Ledesma e Eguren che hanno cercato di dare ordine e precisione alle ripartenze rosso-nere.

Davanti “El Mago” Ramirez e il sempre positivo Alario hanno provato a concretizzare le poche palle arrivate. Sempre veloce e tambureggiante il Banfield, che non ha mai avuto paura di attaccare con molti effettivi; Colon che aspettava l’occasione giusta per punire l’avversario in contropiede, impossessandosi degli spazi lasciati. Molto bene a destra il colombiano Cuero per il Banfield, che il primo tempo ha provato a scardinare la difesa del Colon con giocate di tecnica e di velocità, riuscendo a essere molto pericoloso in una occasione. Dall’altra parte invece, Ramirez e Ledesma gli attori principali delle giocate più pericolose. Secondo tempo, con il Colon, che, sempre più stanco, si è chiuso nella propria area, arretrando molto e lanciando in continuazione palloni lunghi per gli avanti. Banfield che non è riuscito a imporre in modo ordinato e pungente il proprio gioco, lasciando le fasce e andando con tanti effettivi all’attacco, ma che ha provato con arrembaggi e azioni troppo complicate.

Manca l’aggancio alla vetta di Primera Division il Velez Sarsfield di Russo, squadra che sta mostrando una faccia diversa dalle versioni degli anni precedenti. Difesa e pragmatismo a quanto pare vengono prima di tutto per l’esperto allenatore ex Rosario Central e lo si è visto anche a Rosario. “Lepra” che ha mostrato luci e ombre. Positivo il fatto di aver provato a vincere, più dell’avversario, riuscendo a mantenere più a lungo e meglio la palla e compattandosi anche molto bene dalla cintura in giù. Davanti male, invece. Assistenze imprecise, poca lucidità e pochi effettivi a seguire l’azione. Maxi Rodriguez lasciato troppo solo e con molte responsabilità nel pressare e tornare indietro, ugualmente Scocco ha girato molto a largo cercando di venire a prendersi palloni dietro, Figueroa non pervenuto.

L’unico che ha cercato di dare fantasia e incisività è stato Castro. Bene anche Bernardello a metà campo. Nel Velez i migliori sono stati il portiere uruguaiano Sosa e il centrale Pellerano, cosa che fa intendere l’andazzo della partita. Molti calcioni e molti ammoniti da ambo i lati. Da ricordare un tiro al volo da lontano di Rolon, con Ustari che viene sorpreso ma anche aiutato dalla traversa. Per i due “tanque” del “Fortin”, Caraglio e Pavone, tanto sacrificio ma nessuna palla davvero buona da trasformare in rete. E senza attaccare è anche difficile segnare ma questo Russo e Gallego lo sanno benissimo.

La classifica di Primera Division Argentina dopo il terzo turno:

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About Michele Stefanelli 58 Articoli
Laureato in media e giornalismo a firenze. Giornalista, corrispondente e scrittore, passione per il calcio, esperto di calcio argentino e calciomercato.

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