“Giro di Boa”: il punto sull’Ekstraklasa polacca

Il campionato polacco dopo il lungo letargo invernale (quasi due mesi) si risveglia oggi con una faccia diversa, conseguenza dei tanti interventi dei club sul mercato “di riparazione”. L’Ekstraklasa viene ancora “saccheggiata” di “top player” (il capocannoniere Zachara su tutti) e giovani talenti (in primis Byelik stellina del Legia finita all’Arsenal) ma rimane un torneo godibile, non solo a livello competitivo ma soprattutto a livello infrastrutturale: gli stadi  sono confortevoli (molti rinnovati dai recenti Europei), spesso pieni e soprattutto sicuri (sparita la violenza dagli spalti grazie al dialogo tra polizia, amministrazioni locali, club e lega polacca). Ecco la situazione dei 16 club, in ordine di classifica, che ora affronteranno undici turni di campionato prima dell’appendice finale in cui si divideranno in due gruppi di otto squadre. CLASSIFICA: 38 punti Legia Varsavia; 35 Slask Wroclaw; 32 Lech Poznan, Wisla Cracovia, Jagiellonia; 28 Gornik Zabrze; 27 Belchatow, Pogon Stettino, Podbeskidzie; 26 Piast; 24 Gornik Leczna; 22 Mks Cracovia; 21 Lechia Danzica, Korona Kielce; 17 Ruch Chorzow; 9 Zawisza Bydgosz

Berg rinnova fino al 2018 (www.ekstraklasa.org/kluby/legia-warszawa)
Berg rinnova fino al 2018 (www.ekstraklasa.org/kluby/legia-warszawa)

I Legionari si ripresentano indubbiamente rinforzati: col sacrificio della “stellina” Bielik, mediano 17enne ceduto per 3 milioni di euro (ottima plusvalenza, essendo stato acquistato in estate dal Lech Poznan per soli 12mila euro) all’Arsenal dopo le poche ma abbaglianti prestazioni in prima squadra, il club capitolino riscatta il terzino mancino brasiliano Guilherme (pienamente recuperato da un grave infortunio al ginocchio, ha firmato fino al 2018; non ha firmato invece l’ex Milan Taiwo in prova per due settimane), acquista Malarz 34enne portiere del Belchatow (sarà il secondo di Kuciak), il trequartista dello Zawisza Maslowski (in questa stagione frenato da un infortunio muscolare ma tra le rivelazioni della scorsa conquistando anche un paio di presenze in Nazionale) e riaccoglie in prestito il “figliol prodigo” Dominik Furman (flop del regista 22enne a Tolosa a cui era stato ceduto esattamente un anno fa per circa tre milioni di euro). Mister Berg, che dopo un avvio stentato si è guadagnato un nuovo contratto fino al 2018, ha una macchina da guerra (basti pensare a Radovic giocatore dell’anno, al sorprendente portoghese Orlando Sà o al fenomenale 19enne Duda che ha appena prolungato fino al 2019) che difficilmente si incepperà.

Tadeusz Pawlowski, allenatore dell'anno (twitter.com/SlaskWroclawPl)
Tadeusz Pawlowski, allenatore dell’anno (twitter.com/SlaskWroclawPl)

Primo inseguitore lo Slask che, a tre anni dal titolo vinto, e nonostante un novembre nero (tre pari e un ko) si ritrova in alta classifica grazie allo splendido lavoro di Pawloswski e il gol del capocannoniere Paixao. Il club di Breslavia perde però il suo capitano, leader tecnico e morale, quel Sebastian Mila da sette anni stella in biancorossoverde e che di recente aveva addirittura riconquistato la nazionale, ceduto al Lechia Danzica per 370 mila euro, cifra anche modesta rispetto all’importanza del giocatore; scelta criticata da molti ma spiegata dallo stesso Mila (che inizio la carriera proprio a Danzica ad inizio anni 2000) così: “Ho bisogno di nuove sfide, e credo che riportare al successo il Lechia sia la scelta giusta“. In entrata autentiche scommesse: due mestieranti slovacchi come il centrocampista Grajciar (31enne che ha vagabondato tra i campionati ceco, turco e georgiano) e Lacny (lui passato anche in Scozia, Bielorussia e Kazakhistan) e la giovane punta rumena Ciolacu (22enne dal Rapid Bucarest ultimo in classifica).

Il Lech Poznan, ormai metabolizzato la chiusura del ciclo Rumak ad inizio stagione, rinforza grazie al “tesoretto” della cessione estiva del bomber Teodorczyk alla Dinamo Kiev l’organico di mister Skorza (dal suo arrivo all’ottavo turno solo due sconfitte) già di buon livello medio, citiamo il centrocampista ventenne Linetty nominato rivelazione dell’anno, sebbene senza “stelle”: arrivano il mediano camerunense Djoum ex Roda e Akhisar e due interessanti ungheresi come il centrale Kadar dal Dyosgyori per 450mila euro (esperienze passate anche al Roda e nelle giovanili del Newcastle) e, in prestito dal Ferencvaros, il talentuoso trequartista classe ’93 Holman, in più viene riscattato dal Basilea il centrocampista svizzero Jevtic visto il buon rendimento finora a Poznan (anche lui classe ’93). Delude invece il Wisla che non opera nessuna operazione di rilievo nonostante un pre-sosta non entusiasmante (solo due vittorie negli ultimi sei turni) anche se rimane la super coppia Stilic-Brozek (17 gol in due). Lo Jagiellonia invece opera, e in maniera originale come al solito: in questa finestra viene stretta una partnership coi bielorussi del Neman Gradno da cui sono arrivati in prestito due punte (il 25enne Zubovich, già di proprietà dei giallorossi dal 2012 senza mai giocarci, e il baby prodigio Savitskiy a vent’anni già da quattro anni titolare nel campionato bielorusso e ha già debuttato in Nazionale maggiore) e definitivamente il centrocampista lettone Tarasovs; a Bialystok arriva anche il 21enne centrale Augustyniak (retrocesso l’anno scorso col Widzew Lodz) ma la sensazione è che a mister Probierz (fin qui prodigioso il rendimento dei suoi) sarebbe servito ben altro visto anche il declino pre-sosta, una sola vittoria nelle ultime sei giornate.

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Piech, nuova punta del Belchatow (www.ekstraklasa.com)

Il Gornik Zabrze, in amministrazione controllata, non può fare altro che cedere l’unico giocatore di valore assoluto in rosa, il bomber Zachara (venduto in Cina per mezzo milione di euro) mentre in entrata arriva solo il mediano slovacco Grendel ex Slovan Bratislava. Restyling anche per il Pogon sotto le direttive di mister Kocian subentrato solo a fine ottobre: via il centrale Dabrowski e il trequartista giapponese Okuno (una manciata di presenze, troppo pesante l’eredità del connazionale Akahoshi partito in estate per la Russia), dentro il trequartista Janota dal Korona Kielce e l’ala sinistra lettone Kamess (arriva dai russi dell’Amkar Perm). Il Podbeskidzie si rinforza con un paio di interessanti esterni mancini slovacchi, l’ex Slovan Bratislava Kolcak e l’ex Senica Mazan (20enne molto quotato in patria) mentre il sorprendente neopromosso Belchatow perde sì il portierone e capitano Malarz (rimpiazzato dal prestito del portiere del Danzica Dariusz Trela) finito al Legia ma si rinforza con l’arrivo proprio dal Legia dell’esperta punta Piech in prestito, buon rinforzo per una squadra in declino (2 punti nelle ultime 5 giornate).

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“Selfie” del Cracovia (www.Ekstraklasa.com)

Il Piast non si muove più di tanto (il mediano tunisino Said torna in patria dopo un paio di apparizioni, bel colpo l’arrivo del talentuoso portiere dell’under 21 slovacca Rusov per 150 mila euro) molto attivi invece il neopromosso Gornik Leczna (entrano l’esterno ucraino Tanchyk senza spazio al Ruch Chorzow, il centrocampista bielorusso Rudik in arrivo dal campionato kazako, la prolifica punta lituana Razulis e il 21enne trequartista spagnolo Josu partito dalla cantera del Barcellona e finito prima in Finlandia e poi nella serie D italiana nel Terracina) e il Cracovia (svincolata l’esperta punta Nowak, arrivano il centrale serbo giramondo Sretenovic e la punta slovacca Jendrisek e torna anche dopo 4 anni nel campionato russo il centrale Polczak).

Presentazione di Mila al Lechia Danzica (twitter.com/SebastianMila11)
Presentazione di Mila al Lechia Danzica (twitter.com/SebastianMila11)

Rivoluzione (necessaria visto il doppio cambio di panchina e l’unica vittoria negli ultimi otto turni) a Danzica in zona retrocessione: salutati il portiere Trela, il centrale portoghese Valente e la punta serba Aleksic arriva il super colpo Mila e altri elementi di sostanza come i due esperti terzini Wawrzyniak (ex Legia tornato in patria dopo una parentesi russa) e Wojtkowiak (ex Lech Poznan arriva da due stagioni e mezzo al Monaco 1860), il centrale brasiliano Gerson (passato dalle giovanili del Psv e Atletico Madrid ha giocato anche in Austria, Ungheria, Romania) e il ventenne esterno lituano Kazlauskas (già 3 presenze in Nazionale). Restyling anche al Korona Kielce (in ripresa grazie ad un ottimo andamento tra ottobre e novembre, partono il mediano ucraino Petrov e la punta kazaka Khiznichenko oltre a Janota rimpiazzati dal lettone Fertovs, dal centrale under20 Klemenz in prestito dal Valenciennes e dall’esterno brasiliano Luis Carlos dal Zawisza che ritrova così il suo mentore Tarasiewicz) e al Ruch Chorzow (Fornalik con difficoltà cercherà di salvare la “R blu” che cede il portiere Kaminski in Corea e Dziwniel in Svizzera rimpiazzati dal portiere slovacco Putnocky e dall’esperto centrale Grodzicki); operazioni disperate per lo Zawisza fanalino di coda (nemmeno Rumak ci ha capito molto, sei punti in 11 turni) dove si smantella la colonia brasiliano-portoghese (il centrale Araujo, gli esterni Luis Carlos e Wagner, le punte Vasconcelos e Kadu) rimpiazzata da un’altra infornata straniera tra cui il centrale croato Maric, il terzino rumeno Pulhac, il centrocampista bielorusso Mayevskiy, l’ala mancina montenegrina Denkovic, la punta Swirczok di ritorno dall’esperienza tedesca ma soprattutto l’attaccante esterno Bartlomiej Pawlowski 22enne con una dimenticabile mezza stagione a Malaga arrivato in prestito da Danzica per rilanciarsi.

 

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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