Lille-Psg 0-1: Maxwell porta i capitolini in finale di Coppa

Lille Psg

Psg, tre lettere per un sogno. Un sogno di gloria, roba che però devi permetterti. Un sogno così non lo trovi in saldo, devi pagarlo a peso d’oro. I parigini, abituati allo sfarzo delle boutique, sanno di cosa parliamo. Di soldi ne sono stati investiti tanti nel progetto Psg, profumo di Grandeur che va a mescolarsi a quello dei cafè della capitale, a tratteggiare un quadro che sa di gloria. Ma qualcosa non funziona, il giocattolo si è rotto e i bambini non si divertono più. Fischi dopo la vittoria striminziti contro Il Rennes, il gioco non c’è e il Parco dei Principi lo sottolinea.

Poteva uno come Ibrahimovic, uomo immagine del Psg in abito di gala, incassare senza dire una parola? “Ci fischiano sia se vinciamo, sia se non lo facciamo. Diciamo che lo fanno sempre. Probabilmente qui al Psg erano abituati al caviale. Non stiamo giocando bene ma questa contestazione proprio non la capisco. Ho visto molte cose strane qui in Francia”. Dopo aver fatto la bocca al caviale, difficile gustarsi un hamburger. Ti sfama lo stesso, ma i palati fini vogliono di più. Per Blanc non è tempo di nouvelle cuisine, menù fisso anche stasera in Coppa di Francia. Uno a zero.

Lille, incontro secco, in palio c’è la finale di Coppa. Il Psg, detentore del trofeo, vuole rimpinguare la bacheca piazzandoci il quinto della collezione. Ne esce il terzo uno a zero consecutivo per gli uomini di Blanc, che si trova – come abbiamo detto – a fronteggiare i mugugni della piazza. In campionato quest’anno è dura, in vetta il Lione e i capitolini inseguono a due punti di distanza appaiati al Marsiglia di Bielsa. La vittoria in Coppa servirebbe a salvare parzialmente la stagione, una sorta di rete per non farsi troppo male. Il Psg stasera gioca con cervello, la palla viene amministrata bene dal centrocampo. Domanica in campionato ci sarà proprio la sfida con la capolista, Blanc però non abusa del turn-over.

La difesa, tutta verdeoro, soffre pochissimo. Origi, wonder boy del Lille che abbiamo apprezzato anche ai mondiali con la maglia del Belgio, fa quel che può ma è dura. Cavani invece se la passa bene e Ibrahimovic, suo compare, accende la luce. Prima occasione che nasce proprio dal piede di Zlatan, punizione spizzata da Luiz, poi Cavani che spara u Enyeama. Appuntamento con il gol rimandato al minuto 27 ed è una rete di pregevole fattura, la realizza Maxwell con un tiro al sette dalla mancina. Cavani ci mette lo zampino. Psg che riesce a gestire il match senza enormi problemi, nonostante l’assedio Lille nei minuti finali. Poco ordine per i padroni di casa, il Psg invece fa tutto con naturalezza.

Il re sarà anche nudo, l’arroganza è smarrita, ma il passo è fiero e la corona non cade. Il Psg resta forte, magari non bello ma forte. E questo vale più di mille anlisi e dietrologie. Adesso c’è un solo passo da fare per conquistare la Coppa di Francia. La finale, manco a dirlo, si giocherà al Parco dei Principi. Tutto depone a favore del Psg, che ha affrontato la semifinale con un giorno in più di riposo (Girard, tecnico dei mastini, ha espresso il proprio disappunto) e che dalla sua ha trovato un calendario piuttosto agevole. Continua il periodo così così per il Lille, vicino alla zonna calda della classifica e alle prese con risultati non paragonabili a quelli dello scorso anno (terzo posto finale). Domani scopriremo chi, tra Monaco e Bastia, affronterà il Paris Saint-Germain nella sfida decisiva.

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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