Verso la Coppa d’Africa 2015: il girone D

Al via il prossimo sabato 17 gennaio la trentesima edizione della Coppa d’Africa 2015. Dopo il forfait del Marocco timoroso dei pericoli di contagio del virus Ebola (e per questo squalificato) si giocherà in Guinea Equatoriale dove oltre alla squadra padrona di casa parteciperanno altre 15 squadre provenienti dalle qualificazioni; tra di loro non ci sono la Nigeria campione in carica e l’Egitto che detiene il record di vittorie (sette) del torneo.

Quattro le sedi dei match: l’Estadio Manuel Enguru di Ebebiyin (nel nord-est del paese al confine col Camerun, capienza 5mila spettatori), l’Estadio de Mongomo (città del presidente-dittatore Teodoro Obiang, alla frontiera col Gabon, 10mila spettatori), il Nuevo Estadio de Malabo (la capitale, situata sull’isola di Bioko, 15mila spettatori) e l’Estadio de Bata (città costiera e capitale politica, 35mila spettatori, qui si giocheranno sia il match inaugurale che la finalissima dell’8 febbraio).

A pochi giorni dal via presentiamo i gironi della Coppa d’Africa 2015, iniziamo dal Girone D (Costa d’Avorio, Camerun, Mali,  Guinea).

COSTA D’AVORIO – Le strade tra Renard e gli ivoriani si incrociano di nuovo. Proprio lo “stregone bianco” ora sulla panchina degli “Elefanti” (di fatto alla prima gestione di veri campioni) diede la grossa amarezza agli stessi tre anni fa in Gabon con lo Zambia dei miracoli battendoli in finale ai rigori, beffandoli sul finire di un torneo dominato; dopo la scorsa deludente edizione (fuori ai quarti) gli ivoriani, fermi all’unica vittoria nella competizione risalente al ’92, si sono ricordati di lui (libero dopo la retrocessione col Sochaux) ingaggiato per rendere finalmente vincente la generazione d’oro dei vari Yayà Tourè, Gervinho, etc

La Costa d’Avorio si presenta all’ennesimo assalto alla Coppa dopo la terza eliminazione dai Mondiali nel girone (su tre partecipazioni consecutive) e una qualificazione a Guinea Equatoriale 2015 a dir poco faticosa: secondo posto dietro al Camerun (dove perde 4-1) e davanti di un solo punto (conquistato in un “biscottato” 0-0 contro i camerunesi già qualificati) sulla RD Congo. Fatalmente questione di motivazioni: difficile passare dai big match dei maggiori campionati europei alla Sierra Leone. Non ci sono più poi i due Didier, Zokora e soprattutto Drogba, a cui il gruppo rimane comunque legatissimo come ha affermato lo stesso Gervinho: “Loro non sono con noi fisicamente, ma moralmente non ci sono. Si ferma la loro carriera ma daranno ancora il loro sostegno alla selezione.

Una squadra con qualche punto debole ma con un tasso qualitativo talmente alto da poterlo nascondere. In porta sempre il vecchio Copa Barry ormai un’istituzione a Lokeren e con una tale esperienza da sopperire a qualche “falla” tecnica; davanti a lui un altro veterano come Kolo Tourè (panchinaro a Liverpool, carriera agli sgoccioli e non può sbagliare) affiancato non dal gigantesco Bamba (si è giocato la chiamata non vedendo mai il campo a Palermo) ma Ousmane Viera affermatosi in Romania e confermatosi a buoni livelli in Turchia Rize sebbene abbia solo 4 “caps” in nazionale (non ci sono alternative adeguate però); poca scelta sugli esterni (Dja-DjeDje ha rifiutato per concentrarsi sull’Om, Boka fermato da problemi di visti e Djakpa dell’Eintracht fermo per un grave infortunio) e cioè quella a destra tra i giovani rampanti Serge Aurier (passato la scorsa estate dal Tolosa al Psg dove si alterna a Van der Wiel) e Akpa Akpro (sempre scuola Tolosa ma più offensivo del compagno), a sinistra il solito Tienè (lui ex Psg, ora al Montpellier, 88 presenze in nazionale). A centrocampo trio consolidato: con gli intoccabili Yaya Tourè (giocatore totale, capitano, leader tecnico e carismatico, fresco di premio di miglior giocatore africano dell’anno, per il terzo anno consecutivo) e Cheik Tiotè (motorino instancabile, fondamentale rubapalloni, recuperato in extremis da un infortunio alla coscia) dovrebbe partire titolare Serey Die che però è incappato in una mezza stagione ai margini del Basilea (poca intesa col tecnico Paulo Sousa, sarà ceduto a giorni) e potrebbe essere insidiato dai 22enni Diomandè (Saint Etienne) e l’appena naturalizzato Doukourè (Metz).

Là davanti un tridente strepitoso, per varietà il migliore del Continente Nero (e tra i migliori al mondo attualmente): Gervinho ha dimostrato in Italia (che resta il campionato più difficile) quanto possa essere “unstoppable” negli spazi aperti sebbene lasci spesso a desiderare sottoporta; Seydou Doumbia è un nemico pubblico per tutte le difese europee (gran fiuto del gol per lui, una settantina di reti nel Cska in circa quattro anni), secondo solo a Wilfried Bony, un animale dell’area da rigore (miglior goleador della Premier League nell’anno solare 2014 con lo Swansea, si è guadagnato la chiamata del Manchester City), è capace di segnare in qualsiasi modo in virtù di una potenza e tecnica invidiabile che sopperiscono ad una lentezza che tende molti a sottovalutarlo. Anche le riserve di questi tre assi sono invidiabili: Kalou (approdato a Berlino dopo due buone stagioni a Lilla, partirà titolare al posto di Doumbia o Bony che si sono uniti tardi al gruppo per la preparazione), Gradel (l’esterno del Saint Etienne è partito in extremis a causa di un problema alla caviglia, sostituto naturale di Gervinho per rapidità) e due punte “pesanti” come Lacina Traorè (sempre con la valigia in mano, ora “ruota di scorta” al Monaco) e il romanista Tallo bene in Corsica prima all’Ajaccio e ora al Bastia.

Probabile undici: Copa; Aurier, K.Tourè, Viera, Tienè; Die, Y.Tourè, Tiotè; Gervinho, Bony, Doumbia Portieri: Gbohou Sylvain (Sewe), Mande Sayouba (Staebek), Copa Barry (Lokeren) – Difensori: Serge Aurier (PSG), Tiene Sakia (Montpelier), Viera Ousmane (Rizesport), Kolo Toure (Liverpool), Wilfried Kanon (ADO), Eric Bertrand Bailly (Espanyol), Akpa Akpro Jean-Daniel (Tolosa) – Centrocampisti: Diomande Ismael (St Etienne), Yaya Toure (Manchester City), Serey Die Geoffrey (Bale), Doukourè Cheick (Metz), Tiote Cheick (Newcastle) Gradel Max (St Etienne), Assale Roger (Sewe San Pedr) – Attaccanti: Gervinho (Roma), Kalou Salomon (Hertha Berlino), Lacina Traore (Monaco), Tallo Junior (Bastia) Bony Wilfried (Swansea), Seydou Doumbia (CSKA)

CAMERUN – I “Leoni indomabili” si ripresentano in Coppa dopo aver fallito la qualificazione delle due edizioni precedenti facendo dimenticare la “doppietta” di vittorie nel 2000 e 2002. Molte variazioni rispetto all’ultima spedizione positiva (finale persa con l’Egitto nel 2008 in Ghana), in primis l’addio dell’icona Samuel Eto’o (tre volte Pallone d’Oro africano e miglior marcatore di sempre in Coppa d’Africa) e poi la scelta del nuovo Ct caduta sul 66enne tedesco Volker Finke, ritiratosi dalla panchina da un lustro e rimessosi in gioco nel 2013 e confermato nonostante il disastroso Mondiale brasiliano (3 sconfitte su 3, un solo gol fatto e 9 subiti).

Stesso tecnico ma rosa rivoluzionata rispetto alla spedizione brasiliana: tanti giovani interessanti e un buon collettivo senza “prime donne” che ha già prodotto una qualificazione convincente (imbattuto e primo davanti alla Costa d’Avorio che ritrova anche in questo girone). Unico giocatore di livello internazionale è il capitano Stephane Mbia protagonista del Siviglia campione dell’ultima Europa League e convocato in extremis per un infortunio però superato; attorno a lui pochi veterani (la collaudata coppia centrale N’Koulou-Chedjou, il terzino Bedimo e il mediano dello Standard Enoh) e tanti giovani vogliosi di mettersi in mostra tra cui il portierino Ondoa (cantera Barcellona), il giovane centrale Guihoata del Valenciennes e le punte Aboubakar (esploso a Lorient e ora in cerca di spazio al Porto) e N’jie (attaccante esterno del Lione). Proprio l’attacco è il reparto più completo (ci sono anche tra gli altri l’esterno Moukandjo del Reims, la prolifica punta dello Schalke Choupo-Moting e la punta dello Zurigo Etoundi particolarmente in forma in questa prima metà di stagione) mentre mancano un vero terzino destro di ruolo e una degna spalla di Mbia a centrocampo (avrebbe fatto comodo Alex Song di recente in forma al West Ham, ma che ha dato l’addio alla nazionale).

Probabile undici: Ondoa; Bitolo, Nkoulou, Chedjou, Bedimo; Moukandjo, Mbia, Mandjeck, Salli; Choupo-Moting, Aboubakar Portieri: Guy N’dy Assembé (Nancy, Francia), Fabrice Ondoa(Barcellona B, Spagna), Pierre Sylvain Abogo (Tonnaire Yaoundé) – Difensori: Nicolas N’Koulou (Marsiglia, Francia), Henri Bedimo(Lione, Francia), Aurélien Chedjou (Galatasaray, Turchia), Abroise Oyongo (New York Red Bulls, USA), Cédric Djeugoué (Coton Sport), Jérôme Guihoata (Valenciennes, Francia), Frank Bagnack(Barcellona B, Spagna) – Centrocampisti: Stéphane Mbia (Siviglia, Spagna), Eyong Enoh (Standard Liegi, Belgio), Georges Mandjeck (Kayseri Erciyesspor, Turchia), Edgar Salli (Académica de Coimbra, Portogallo), Raoul Loé (Osasuna, Spagna), Patrick Ekeng (Córdoba, Spagna), Franck Kom(Étoile du Sahel, Tunisia) – Attaccanti: Eric Maxim Choupo-Moting (Schalke 04, Germania), Vincent Aboubakar(Porto, Portogallo), Benjamin Moukandjo (Reims, Francia), Léonard Kweuke (Çaykur Rizespor, Turchia), Clinton N’Jie (Lione, Francia), Franck Etoundi (Zurigo, Svizzera)

GUINEA –  La squadra più debole, difficilmente potrà togliersi questa etichetta. Gli “Elefanti Nazionali” hanno partecipato a solo una delle ultime tre edizioni (eliminata al primo turno tre anni fa) e quindi è già un successo esserci, a maggior ragione analizzando il girone di qualificazione superato a fatica dietro al Ghana e davanti all’Uganda. Nessuna sorpresa nelle convocazioni diramate dal ct francese Dussuyer, tornato in Guinea dopo un biennio in Benin: ci sono le “stelle” Kevin Constant (l’ex milanista ora al Trabzonspor in nazionale, dove torna dopo aver saltato le qualificazioni, gioca nel suo ruolo naturale di mezz’ala/trquartista e non certo forzato terzino sinistro come visto nel finale della sua avventura italiana), Florentin Pogba (fratello maggiore del fenomenale Paul juventino e centrale del Saint Etienne) e l’ala mancina Ibrahima Traorè (brevilinea ala mancina nato in Francia ma da sempre in Germania).

Pochi gli elementi di rilievo ma potrà mettere in mostra diversi giovani interessanti tra cui il centrocampista Naby Keita (a 19 anni si è imposto da titolare alla prima stagione al Salisburgo), il terzino mancino Issiaga Sylla (del Tolosa) e la punta “ossigenata” Yattara (si è intravisto a Lione dove sta aspettando il suo momento). Le pure minime possibilità di passare il turno sembrano essersi ridotte ancora dopo la polemica scoppiata nello spogliatoio guineano a causa dei premi in denaro promessi dalla Federazione: quest’ultima aveva scelto premi in funzione dei progressi durante il torneo, Constant e compagni vogliono i classici premi a partita (aldilà dei risultati) rifiutandosi anche di allenarsi in caso di rifiuto.

Probabile undici: N.Yattara; Sankoh, Zayatte, Pogba, Is.Sylla; Fofana, Keita, Constant; Contè, Traorè, Id. Sylla Portieri: Naby Yattara (Arles Avignone, Francia), Abdul Aziz Keita (Kaloum Star), Aboubacar Camara (Murcia, Spagna) – Difensori: Kamil Zayatte (Sheffield Weds, Inghilterra), Issiaga Sylla (Tolosa, Francia), Fodé Camara (Horoya), Mohammed Diarra (Odense Boldklub, Danimarca), Florentin Pogba (Saint-Étienne, Francia), Abdoulayé Cissé (Angers, Francia), Baissama Sankoh (Guingamp, Francia), Djibril Tamsir Paye (Zulte Wagerem, Belgio) – Centrocampisti: Ibrahima Conté (Anderlecht, Belgio), Kévin Constant (Trabzonspor, Turchia), Lanfia Camara (Mechelen, Belgio), Boubacar Fofana (Nacional de Madeira, Portogallo), Naby Keïta (Red Bull Salisburgo, Austria), Bouna Sarr (Metz, Francia) – Attaccanti: Ibrahima Traoré (Borussia M’Gladbach, Germania), Idrissa Sylla (Zulte Wagerem, Belgio), Mohamed Yattara (Lione, Francia), Abdoul Camara (Angers, Francia), Seydouba Soumah (Slovan Bratislava, Slovacchia), François Kamano (Bastia, Francia) Commissario Tecnico: Michel Dussuyer (Francia)

MALI – Ecco un’altra nazione calcisticamente in ascesa: reduce da tre “bronzi” consecutivi nelle ultime due edizioni della Coppa d’Africa (nella sua storia meglio solo nel ’72, secondo posto), cercherà il tris sebbene abbia dovuto sudare più del previsto per qualificarsi (secondo posto dietro l’Algeria battuta nell’ultimo turno mettendo una “pezza” alle sconfitte in Malawi e interna contro l’Etiopia). Userà le stesse armi delle ultime due spedizioni: tanta grinta e un’attenta fase difensiva (nelle due edizioni solo due volte ha subito più di un gol), è quello che chiederà il “nuovo” Ct; in panchina è tornato circa un anno fa infatti il 67enne Kasperczak già in Mali a cavallo tra 2001 e 2002, cinque nazionali africane allenate finora per l’ex mediano della nazionale polacca. Queste le dichiarazioni pre-torneo del Ct: “Abbiamo un gruppo giovane con alcuni vecchi mani, Mali è stato terzo nelle ultime due edizioni ed è normale che voglia puntare a vincere il trofeo. Ci proveremo, non vogliamo avere rimpianti.

Sì, ci proveranno ma sarebbe già una sorpresa vederli superare il girone; se infatti il faro Seydou Keita (definito dal Ct “una rivelazione eterna, un uomo esemplare, un capitano nell’anima“) garantisce equilibrio sia tattico che mentale alle “Aquile”, a livello tecnico non ha compagni alla sua altezza. Davvero pochi gli elementi già affermati: il mediano del Tolosa Tongo Doumbia, i centrocampisti Sambou Yatabarè (al Guingamp ma in prestito dall’Olympiakos) e Abdou Traorè del Bordeaux, l’ala mancina Bakary Sako del Wolverhampton e le esperte punte Modibo Maiga (ora al Metz) e Mustapha Yatabarè, passato in estate al Trabzonspor. Grave assenza quella del bomber del Bordeaux Cheick Diabate (fuori quattro mesi per infortunio al ginocchio) che abbassa ulteriormente il tasso qualitativo e di pericolosità offensiva dei maliani.

Probabile undici: Diakitè; O.Coulibaly, S.Coulibaly, Diakitè, Tamboura; Sako, Doumbia, Keita, Sylla, S.Yatabarè; M.Yatabarè Portieri: Soumbeila Diakité (Esteghlal Khuzestan, Iran), Germain Berthé (Onze Créateurs), Abdoullaye Samaké (Bamako) – Difensori: Adama Tamboura (Randers, Danimarca), Fousseni Diawara (Tours, Francia), Drissa Diakité (Bastia, Francia), Ousmane Coulibaly (Platanias, Grecia), Idrissa Coulibaly (Hassania Agadir, Marocco), Salif Coulibaly (Mazembe, RD Congo), Molla Wagué(Udinese, Italia), Mohamed Konate (Nahdat Berkane, Marocco) – Centrocampisti: Seydou Keita (Roma, Italia), Abdou Traoré (Bordeaux, Francia), Sigamary Diarra (Valenciennes, Francia), Sambou Yatabaré (Guingamp, Francia), Tongo Doumbia (Tolosa, Francia), Yacouba Sylla (Kayseri Erciyesspor), Bakari Sako (Wolves, Inghilterra), Mamoutou N’Diaye (Zulte Wagerem, Belgio) – Attaccanti: Modibo Maïga (Metz, Francia), Mustapha Yatabaré (Trabzonspor, Turchia), Mohamed Traoré (Al-Merrikh, Sudan), Abdoulay Diabi (Mouscron-Péruwelz, Belgio)

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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