Crystal Palace 3-1 Liverpool: dove osano le Aquile

Crystal Palace

Torna la Premier League al Selhust Park di Londra, dove si sfidano Crystal Palace e Liverpool, in quella che si profila già come una partita da dentro o fuori; entrambe le squadre stanno attraversando una crisi nera, i padroni di casa non trovano i 3 punti dalla buona affermazione contro il Leicester e navigano nelle tempestose acque della retrocessione; posizionato meglio, ma solo in classifica, il Liverpool, a caccia della forma migliore e, soprattutto, dei goal dei suoi attaccanti: Balotelli, non convocato per problemi fisici, non riesce ad ingranare mentre Sturridge in settimana è stato colpito dall’ennesimo infortunio muscolare e potremmo rivederlo in campo solo a Gennaio  2015, sfortunatissimo l’attaccante inglese. Viste le assenze Brendan Rodgers schiera come unica punta Ricky Lambert, il 32enne inglese non può fallire una delle poche chance offertagli dal suo coach;  solo panchina per Fabio Borini, sempre più distante dai piani del tecnico del Liverpool e ormai prossimo alla cessione nonostante la sua voglia di continuare a vestire la casacca rossa.

Fischio d’inizio ed i Reds si fanno vedere subito avanti, passano 90 secondi e  Lallana scodella un ottimo pallone in profondità per Lambert, lasciato troppo solo da Martin Kelly (ex Liverpoool), la punta inglese stoppa al volo e spiazza Speroni portando in vantaggio la squadra ospite, incontenibile la gioia di Ricky  che a 32 anni è finalmente riuscito ad approdare alla squadra che tifa sin da quando era bambino, come testimonia lo scudetto del Liverpool (il Liverbird) tatuato su un braccio,  ed oggi è riuscito a mettere dentro il primo pallone in Premier League con la maglia rossa addosso; un’eterna promessa, per molti destinata a non sbocciare mai; Lambert fu capocannoniere in League 2, League 1 e Championship ma ogni anno si pensava non fosse all’altezza per la categoria successiva, una bella rivincita per questo ragazzo.

Passa un buon quarto d’ora ed il pallino di gioco cambia scettro e finisce in mano ai Glaziers,  Bolasie si fa vedere in avanti con una gran bella progressione sull’out di sinistra,si accentra e calcia, una rasoiata che taglia l’aria e batte Mignolet ma il pallone si stampa sul palo, sulla ribattuta il più lesto è Gayle che da due passi insacca, mandando in estasi i supporters di casa; per Dwight Gayle è il quarto goal in tre partite contro il Liverpool. La partita è giocata a centrocampo con i padroni di casa ad impostare il gioco nonostante il possesso palla sia nettamente a favore del Liverpool,  i calciatori più pericolosi sono Lambert , da una parte, e Bolasie, dall’altra. L’attaccante inglese, senza dubbio il migliore dei suoi, prova a raddoppiare  con due ottimi colpi di testa che finiscono a lato di poco mentre il centrocampista congolese impegna Mignolet con un buon tiro da fuori costringendo il belga ad un’ottima deviazione; passano altri 10 minuti e Bolasie è indemoniato, percorre tutto il campo in contropiede, salta Skrtel, si accentra e calcia ma la conclusione si spegne alta sopra la traversa. Si conclude così il primo tempo: ottimo Crystal Palace, troppo piccolo e spaventato il Liverpool.

Prima dell’inizio della ripresa Neil Warnock fa accomodare in panchina Delaney, al suo posto il roccioso centrale Hangeland, ex Fulham. Si riparte a ritmi piuttosto blandi che rendono la partita a tratti veramente noiosa se non fosse per la buona prova disputata dal club di Londra quest’oggi, ciò nonostante il primo sussulto arriva al 70’ e porta, tanto per cambiare, la firma di Lambert, il bomber prova a calciare dopo un pasticcio in uscita da parte di Speroni, ma Ward è bravissimo a calciarla via. I Reds sembrano iniziare a crederci, stupendo il duetto tra Coutinho e Sterling, con la giovane punta inglese che appoggia per Manquillo lasciato incredibilmente solo dalla difesa avversaria, il terzino calcia senza pensarci troppo ma ne esce una conclusione inguardabile che finisce in rimessa laterale, clamoroso errore. Inizia il Valzer dei cambi con Allen e Lallana che abbandonano il terreno di gioco per fare spazio a Can e Borini.

Il giro di sostituzioni non è fortunato per gli “Scousers” che al 78’ passano in svantaggio; magia di un inarrestabile Bolasie che dalla fascia la gioca rapidamente in mezzo, arriva di gran carriera Ledley che a botta sicura batte Mignolet facendo infuocare Selhust Park. Non è finita qui; dopo 3 minuti Jedinak tira fuori dal cilindro una punizione-capolavoro che si infila sotto gli incroci, da applausi il gesto del centrocampista centrale.  Il Liverpool ci prova ma invano, l’ultimo pericolo lo regala Steven Gerrard con una punizione dai 20 metri che finisce di poco sopra la traversa: finisce qui (clicca QUI per gli highlights). Risorgono le aquile che staccano almeno per una settimana la zona retrocessione, continua, invece, l’incubo per la squadra allenata da Brendan Rodgers, chiamata, già mercoledì, a non sbagliare contro il Ludogorets. Migliore in campo, senza dubbio, Bolasie autore di una prestazione sublime con giocate da vero fuoriclasse, che abbia messo definitivamente la testa a posto ?

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Classe 96. Aspirante giornalista e telecronista, coltiva la sua passione scrivendo per tuttocalcioestero.it. E' un amante sfrenato degli intrecci specie quando a fondersi sono calcio e storia, lato poetico in una vita fatta di prosa.

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