London Football Experience: alla scoperta della Londra calcistica

Londra

 

SAMSUNG CAMERA PICTURESIl calcio in Inghilterra è nell’immaginario collettivo un’esperienza a parte, qualcosa che esula dalla normale concezione di “esperienza calcistica”, vuoi perché il calcio l’hanno inventato loro, vuoi perché ancora sanno come organizzarlo meglio di altri, vuoi perché di generazione in generazione viene tramandato e insignito di un alone di fascino che non si stacca più. Ma a discapito delle storie di un’epoca passata, dei libri su quello che il football era alla sua nascita, degli aneddoti su quello che ha rappresentato fino all’avvento delle televisioni, cosa vuol dire oggi vivere il calcio in questo paese? Lungi dal voler dare una risposta definitiva, perché in fondo ciò che rende unica ogni esperienza è la percezione individuale di ciò che accade, siamo andati a Londra, la città del football, per spiegarvi pragmaticamente cosa significa questo splendido sport. SAMSUNG CAMERA PICTURESSenza troppa retorica, senza viaggi nel passato, senza esasperati accenti sulle emozioni che questo suscita, semplicemente una ricostruzione, passo passo, di quello che consta l’esperienza-partita con un continuo accento su quelle che sono le principali differenze col sistema italiano. Un breve racconto, senza alcuna pretesa, di quello che significa assistere a un incontro in Inghilterra, nella fattispecie a Londra che con le sue tredici squadre nelle prime quattro serie nazionali rappresenta un unicuum eccezionale. Iniziamo con le operazioni di acquisto dei biglietti. Gli alti indici di presenze negli stadi inglesi necessitano un ampio anticipo sui tempi di acquisto, ridursi all’ultima settimana per comprare il tagliando significa quasi sicuramente dover rinunciarvi.

SAMSUNG CAMERA PICTURESSfogliando le stime degli ultimi anni si fa presto a rendersi conto di quanti pochi seggiolini rimangano vuoti alle gare, la stagione appena conclusa ha fatto registrare, nella Premier League ad esempio, percentuali di capienza effettiva inimmaginabili dalle nostra parti: Sunderland e Aston Villa hanno avuto la media più bassa con un 84% di capienza e ben dodici società su venti si mantengono sopra al 96%, mentre considerando la presenza delle sole tifoserie ospiti il supporto in trasferta non scende praticamente mai sotto al 92% di media, rispetto ai seggiolini messi a disposizione dalla società ospitante. E anche scendendo di categoria i numeri restano altissimi, la Championship è seconda solo alla Serie B tedesca, e ha una media-spettatori superiore a moltissime serie maggiori, da quella belga a quella portoghese, da quella russa a quella scozzese, perfino a quella brasiliana, per intenderci ha più del triplo di presenze della nostra Serie B. E la differenza si nota fin dalle operazioni di acquisto, praticamente tutti i club professionisti inglesi hanno un sito-web che si rispetti che permette di comprare i biglietti con pochi semplici click e scegliere addirittura il seggiolino da cui si vuole assistere al match, selezionandolo dalla mappa dello stadio. SAMSUNG CAMERA PICTURESMa non stiamo parlando solo della Premier League, il cui appeal è talmente alto da poter permettersi di render difficile l’acquisto dei tagliandi in impianti come quello dell’Arsenal o del Manchester United. Esclusa l’elitè del calcio inglese, tutti gli altri club mettono a disposizione i propri seggiolini in maniera diretta e intuitiva, e non stupitevi se perfino il Fleetwood Town, squadra dell’omonima cittadina di 26mila abitanti, o lo Shrewsbury, in quarta categoria, offrono un servizio del genere, in Inghilterra è la norma. In alcuni casi è necessaria la registrazione tramite e-mail, ma sempre gratuita, e in compenso ogni club permette l’acquisto di moltissimi gadget, dalla maglietta da gioco fino al bavaglino, sempre comodamente on-line. Per le gare di Premier League tuttavia potrebbe non bastare, perché i biglietti per i big match terminano in pre-vendita, ma molte società permettono ai propri soci di comprare i tagliandi in prevendita pur non essendo abbonati: è necessario acquistare la tessera di membership. SAMSUNG CAMERA PICTURESIl costo spesso oscilla ma garantisce a chiunque pari opportunità e viene compensato dall’invio, anche all’estero, di pacchetti di benvenuto ricchi di accessori del club, tutto compreso nel prezzo. Dopodiché basta spulciare sul sito la lista delle date in cui la società ha intenzione di mettere in pre-vendita i biglietti e impostare la sveglia sul giorno indicato dal calendario facendo attenzione al fuso orario: il biglietto, una volta aggiudicato, viene comodamente spedito via e-mail e stampato a casa. Inutile fare sconvenienti confronti con la situazione nostrana.

L’unica nota negativa è sicuramente il costo dei biglietti. Per farsi un’idea l’abbonamento più economico dell’intera Premier League non costa meno di 300 sterline, vale a dire circa 380 euro, e se vogliamo scomodare ad esempio l’Arsenal non troverete niente al di sotto delle 1000 sterline, mentre il più costoso verrà più del doppio. E guai a pensare che l’impianto dei gunners possa lasciare seggiolini vuoti, l’impianto più grande e moderno del Regno Unito, SAMSUNG CAMERA PICTURESdopo Wembley ovviamente, ha la capienza effettiva più alta dell’isola con una media superiore al 96% e ci sono circa 45mila tifosi in lista d’attesa per poter comprare un tagliando annuale, ne vengono accontentati circa 7mila ogni dodici mesi. Per farvi un’idea, nel caso in cui vi trasferiate a Londra e decideste di acquistare un abbonamento per le gare dell’Arsenal, la vostra richiesta dovrebbe esser soddisfatta nel giro di 6-7 anni. Quindi, perché mai abbassare i prezzi?  Se volete recarvi a Stamford Bridge il biglietto più economico costa 50 sterline, quasi 65 euro, mentre per il neo-promosso Burnley si può partire dai 35 in su. Come tutto ci sono eccezioni, ad esempio il Newcastle parte da 15 sterline, ma se le londinesi hanno spesso molti turisti sui propri spalti, la società del Tyneside al confine con la Scozia, difficilmente può contare su molti clienti esclusi i tifosi locali. Com’è anche normale che sia, prezzi alti corrispondono a servizi ottimi, con buona pace di chi ancora si lamenta delle curve a 20 euro. Ma diamo tempo al tempo. Il nostro viaggio nella Londra calcistica è appena cominciato, nei prossimi due appuntamenti scopriremo più da vicino la realtà del matchday.

 

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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