Granada-Villarreal 0-0: il Los Cármenes si conferma campo maledetto per il Sottomarino giallo

Un pareggio a reti inviolate che lascia tutti amareggiati e soddisfatti. Non c’è molto da dire dei novanta minuti del Nuevo Los Cármenes in cui il solito Joaquin Caparrós trova il modo di mischiare le carte in tavola e ottenere il quarantesimo zero-a-zero in carriera, a dimostrazione della sua celeberrima fama di difensivista puro. Il Villarreal ha avuto pieno controllo del gioco e soprattutto del terreno di gioco, ma di occasioni vere se ne son viste poche, giusto nel finale e più per caso che per intento.

Marcelino manda in campo un undici sperimentale, anche a causa delle molte assenze – dai due terzini sinistri a i due attaccanti titolari – e ne esce fuori una formazione con un’età media poco sopra i ventidue anni, con otto under-24 e sette canterani, di cui due debuttanti: Gerard Moreno (22 anni) e Adrián Marín (17). Inoltre sulle fasce lascia in panchina i due titolari Cani e Chéryshev, per far spazio a Espinosa e Moi Gómez. Il Granada risponde con un 4-4-2 speculare, ottimo per creare una situazione tattica bloccata, marcature quasi sovrapposte e nessun missmatch da calmierare. Quel che ancor di più fa il gioco di Caparrós sono le caretteristiche del Submarino amarillo: Moreno è una prima punta di peso propensa a giocare spalle alla porta, in cerca della sponda per i centrocampisti, mentre Vietto è una seconda punta a cui piace venirsi a prendere il pallone in posizione arretrata. Mentre le ali, nell’idea tattica di Marcelino, ricoprono lo stesso incarico da una vita (già Pellegrini ha basato il proprio 4-4-2 su questo tipo di movimenti), ovvero più che vere e proprie ali sono centrocampisti esterni che amano accentrarsi per cercare la triangolazione per vie interne. Questo porta i quattro uomini di propulsione ad esser attirati verso la lunetta finendo per schiacciare la manovra e cadere nella trappola della difesa granadina, che in poco spazio giocabile incrementa le proprie probabilità di disinnescare l’azione avversaria.

La partita stagna su questo tema tattico che permette agli andalusi di giocarsi qualche chance in contropiede senza dover rischiare troppo in difesa, mentre il suo collega non riesce a risolvere nulla inserendo i due esclusi Cani e Chéryshev, che nei minuti finali danno l’impressione di poter fare più dei pari-ruolo preferitogli, senza però convincere di poter realmente scardinare l’impianto di Caparrós. Alla fine la maledizione del Los Cármenes si protrae: in quattro trasferte di campionato il Sottomarino giallo non ha mai gonfiato la rete nemmeno una volta su questo prato, e non ha mai trionfato nemmeno considerando gli incontri di coppa. Praticamente un tabù, se si considera che dal lontano 21 maggio ’89, data della prima sfida tra i due club in campo andaluso, questo è il primo punto raccolto dal Villarreal.

About Mihai Vidroiu 589 Articoli
Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.