Hannover-Lazio 3-1: primo k.o. stagionale per la formazione di Pioli

Dopo la bella vittoria sull’Amburgo, passo indietro per la Lazio di Pioli, che conclude la tournée in terra teutonica con una sconfitta per mano dell’Hannover 04 di Korkut. L’amichevole, organizzata per salutare il neo campione del mondo Miroslav Klose e per celebrare l’addio al calcio di una stella degli ultimi anni dei “Die Roten”, Steven Cherundolo, offre diversi spunti ai due tecnici, che dovranno lavorare per farsi trovare pronti all’inizio dei rispettivi campionati.

Pioli conferma il suo 4-3-3, cambiando gli interpreti: sono infatti 10 i cambi rispetto alla formazione che ha superato 2 a 0 l’Amburgo venerdì pomeriggio. Marchetti torna tra i pali, mentre nella linea difensiva a 4 fa il suo esordio assoluto con la maglia biancoceleste l’olandese Stefan De Vrij. Al suo fianco gioca Ciani, mentre sulle fasce si muovono Basta e Braafheid. In mezzo al campo, Gonzalez gioca nell’inedito ruolo di regista, mentre al suo fianco ci sono Pereirinha e Parolo. Il tridente d’attacco è formato da Candreva e Lulic sulle ali, con al centro il confermato Filip Djordjevic. L’attaccante serbo ha stregato Pioli a suon di gol in questo precampionato: il tecnico emiliano sembra voler puntare molto su di lui. Ancora rinviato l’esordio stagionale di Klose e Biglia: i due hanno raggiunto la squadra solamente nella giornata di giovedì e sono rimasti in panchina per tutti i 90 minuti. I padroni di casa si schierano con un 4-2-3-1. Korkut, che deve fare a meno del gioiello difensivo Hoffman, fa gli ultimi esperimenti in vista dell’esordio in Bundesliga tra due settimane contro lo Schalke 04. Davanti a Zieler, Sakai (entrato al 3’ del primo tempo per la standing ovation a Cherundolo) e Pander sono i terzini, mentre al centro Schulz vince il ballottaggio su Felipe e gioca al fianco di Marcelo. Davanti la retroguardia, la coppia composta da Andreasen e Schmiedebach si dà un gran da fare nel rubare palloni e verticalizzare subito per le tre mezzepunte alle spalle di Joselu: stiamo parlando di Bittencourt, Stindl e Prib.

Il primo tempo è nettamente dominato dall’Hannover, che fin dalle prime battute prende in mano il pallino del gioco e si mostra propositivo nella metà campo avversaria. Come dicevamo, dopo 3 minuti Cherundolo lascia il posto a Sakai. L’intero stadio si alza in piedi per omaggiare il calciatore classe 1979, che saluta in lacrime la tifoseria che lo ha acclamato per ben 15 anni: il suo passaggio dalla squadra dell’università di Portland all’Hannover risale addirittura al 1999. Il difensore statunitense ha decido di appendere gli scarpini al chiodo all’età di 35 anni. L’ex capitano dei “Die Roten” non riesce a trattenere la grande emozione che lo accompagna all’uscita dal campo.
Ritorniamo alla partita. Al 18’ arriva la prima occasione importante del match. Bittencurt, il migliore del match, va via in contropiede sulla fascia sinistra e mette in mezzo per Joselu, che manca l’impatto con il pallone per un niente. E’ il preludio alla rete del vantaggio, che arriva 3 minuti più tardi: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Marcelo anticipa tutti e batte con un colpo di testa Marchetti. L’Hannover passa meritatamente in vantaggio. Ma nonostante la rete, i neroverdi continuano a creare azioni pericolose. Al 26’ Ciani perde un brutto pallone a centrocampo, innescando il contropiede avversario. BIttencurt corre da solo verso Marchetti e lo scavalca con un pallonetto, che però termina qualche centimetro a lato del palo. Poco dopo, sempre l’esterno 20enne salta Braahfeid e va lungo la fascia destra, arriva sul fondo e serve a rimorchio Prib, che calcia di prima intenzione. De Vrij si immola e respinge in scivolata il tiro. Al 36’ si fa male Dusan Basta: al suo posto, entra Cavanda. La squadra di Korkut sembra essere già in buona forma, al contrario della formazione di Pioli, che appare contratta e timida, non riuscendo mai a concludere nei primi 45 minuti di gioco verso la porta avversario. E proprio da un errore dell’undici biancoceleste arriva il raddoppio dell’Hannover al 38’. Candreva sbaglia un dribbling al limite della propria area; gli ruba la palla sempre Bittencurt, che serve al centro Stindl. Il centrocampista offensiva, tutto solo, realizza con il piattone la rete del 2 a 0, risultato con la quale si conclude la prima frazione di gioco.

Nell’intervallo, Pioli prova a scuotere i suoi inserendo Keita al posto di Pereirinha: Lulic si abbassa sulla linea dei centrocampisti, accanto a Gonzalez e Parolo, provando a sfruttare la velocità del giovane senegalese. Dopo meno di 180” l’Hannover va vicino alla tris. Sempre su un calcio d’angolo, Andreasen anticipa tutti, ma il suo colpo di testa finisce un soffio a lato. 3 minuti più tardi, in fase di disimpegno Marchetti si fa rubare il pallone da Joselu, che lo grazia calciando fuori. Lo stesso portiere biancoceleste si riscatta, deviando un bel tiro a giro di Bittencurt. Al 55’ la Lazio si fa finalmente vedere in avanti per la prima volta nel match. Candreva accelera sulla sua fascia di competenza e crossa in mezzo. Djordjevic tenta il colpo di tacco, ma la palla viene bloccata sulla linea da Zieler. 4 minuti più tardi, girandola di cambi in casa Lazio: dentro Cataldi, Novaretti, Ledesma, Mauri, Felipe Anderson, Tounkara, fuori Candreva, Parolo, Gonzalez, Lulic, De Vrij e Djordjevic. Al 65’ i biancocelesti accorciano le distanze: Keita subito un fallo in area di rigore, procurandosi un penalty che Ledesma non sbaglia. Ma dopo 9 minuti i neroverdi padroni di casa si riportano sul doppio vantaggio. Sul lancio lungo, proveniente dalla metà campo dell’Hannover, la difesa della Lazio si fa trovare impreparata: ne approfitta Lars Stindl, che stoppa la palla e a tu-per-tu con Marchetti lo batte. Al 78’ la Lazio prova a reagire con il solito Keita, che calcia a botta sicura: la sua conclusione viene deviata dalla difesa avversaria. E’ l’ultima occasione pericolosa dell’incontro. L’Hannover abbassa il ritmo e controlla la partita fino al termine.

HANNOVER (4-2-3-1): Zieler; Sakai, Schulz, Marcelo, Pander; Andreasen, Schmiedebach; Bittencourt, Stindl, Prib; Joselu. All. Korkut.
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta (36’ Cavanda), De Vrij (59’ Novaretti), Ciani, Braafheid (75’ Radu), Pereirinha (46’ Keita), Gonzalez (59’ Ledesma), Parolo (59’ Cataldi), Candreva (59’ Felipe Anderson), Djordjevic (59’ Tounkara), Lulic (59’ Mauri). All. Pioli.
ARBITRO: Babak Rafati
RETI: 21′ Marcelo; 40′, 74′ Stindl; 66′ rig. Ledesma (L)

Foto tratta da hannover96.de

 

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Laureato in Mediazione Linguistica, amo viaggiare e il 'football' di ogni angolo del mondo. Laziale fino al midollo, fin da bambino coltivo la passione per il giornalismo di ogni genere, con una particolare preferenza per quello sportivo. Con grande orgoglio, conto diverse collaborazioni online e sulla carta stampata. Grazie a Tuttocalcioestero.it ho scoperto la magia del calcio della Repubblica Ceca.

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