Belgio-Russia 1-0: Wilmots azzecca tutti i cambi e vola agli ottavi

I diavoli fanno le pentole ma non i coperchi. Sembrava un pareggio scritto, e invece alla fine è arrivata la batosta per la Russia di Capello, squadra modesta ma ottimamente disposta, che per poco non è riuscita a portare a casa un punto d’oro. La squadra di Re Filippo fa 6 punti, ed è fra le prime sedici di questo mondiale. Un successo ottenuto col minimo sforzo, perlomeno alla luce di quanto visto questa sera al Maracanà: una partita non bellissima, e apparentemente avviata a un “non facciamoci” del male, ma che negli ultimi dieci minuti si è accesa d’improvviso regalando spettacolo ed emozioni. Se per la Russia non è ancora il tempo delle lacrime, sicuramente arriva quello dei calcoli, a cominciare dalla partita di stasera che vedrà affrontarsi le altre due del girone: Algeria e Corea Del Sud.

LA CRONACA

Nei primi minuti il Belgio esercita un possesso palla “bulgaro”, manovrando con calma, la Russia lascia fare. Il ritmo è tutt’altro che esagitato, anche se Akinfeev, il portiere della squadra dell’Est, ci mette del suo per dare un po’ di thriller alla partita. Eppure la prima vera occasione della partita arriva proprio dalla squadra di Capello, al dodicesimo: Fajzulin si inventa una bella girata di sinistro, ma Courtois è pronto.

Il copione del match lo vogliono però scrivere i diavoli rossi: al 14′ grande iniziativa del ventiduenne De Bruyne, che taglia in due il campo e serve Mertens sulla destra, che però anziché scaricare in rete serve Lukaku, anticipato. È ancora il giocatore del Napoli che semina il panico, solo cinque minuti dopo, sempre dalla sinistra: gran dribbling, e tiro da fuori area. Kombarov è letteralmente in bambola, e dalle sue parti si aprono delle voragini spaventose. La superiorità tecnica dei belgi è palese, ma la Russia non è squadra da subire senza reagire. Se la tecnica nè la velocità li assiste, si prova coi tiri da fuori: e sono tiri tutt’altro che innocui. Oltretutto il ritmo nella seconda parte del primo tempo si abbassa, e la parta cominciano a farla proprio loro, costruendo, al 43′, l’occasione più clamorosa, con Kokorin, che da due passi, e lasciato completamente solo dalla nazionale belga, spara però a lato di testa. Gli ingranaggi dei belgi a centrocampo si appannato un po’, complice forse il caldo, (a Rio è primo pomeriggio), e si va a riposo con una Russia in crescendo, e un Wilmots non certo tranquillo.

Impressione confermata a inizio secondo tempo, la Russia manovra e tenta addirittura di fare il gioco con una lenta ma imprevedibile melina. Anche il pressing si fa più aggressivo. Il Belgio non morde più, e tenta, sostituendo Lukaku con Origi (diciannovenne del Lille), di dare più vivacità al suo attacco. Succede in realtà molto poco per i successivi venti minuti, le due squadre sono molto corte, e non danno l’impressione di volersi fare troppo male. Ne fa le spese Mertens, che lentamente evapora, fino a venire sostituito con Mirallas. I Belgi cominciano ad essere in difficoltà, e le avanzate della squadra di Capello, che ora fa sul serio, mettono preoccupazione nella difesa dei diavoli rossi, peraltro disposta così e così. Il primo brivido arriva all’ 81′, Eshchenko è servito sulla destra e tenta un tiro dal limite che fa sobbalzare i belgi. E’ una sveglia per la squadra di Wilmots: Mirallas prende un palo su punizione all’ 84′, e solo due minuti dopo Hazard sfiora il gol dopo un’iniziativa personale in area di rigore. Sarà il preludio al gol: al minuto 88′, forse col beneficio di un intervento irregolare, il Belgio riparte a mille all’ora, Hazard si ritrova la palla sulla sinistra, scatto bruciante, Origi servito in mezzo, e rete! 1-0 Belgio. Ci sarebbe spazio per dilagare alla fine con Mirallas che però manca il raddoppio da due passi.

Finisce 1-0. Tutto deciso negli ultimi dieci minuti, merito soprattutto dei due cambi azzeccati da parte del tecnico belga, che può festeggiare l’accesso diretto agli ottavi di finale.

FORMAZIONI:

BELGIO: Courtois, Alderweireld, Van Buyten, Kompany, Vermaelen (dal 35′ Vertonghen), Witsel, Fellaini, Mertens (dal 75′ Mirallas), De Bruyne, Hazard, Lukaku (dal 57′ Origi)

RUSSIA: Akinfeev, Kozlov (dal 62′ Eshchenko), V.Berezoutski, Ignashevitch, Kombarov, Glushakov, Faizulin, Samedov (dal 90′ Kerzhakov ), Shatov (dall’83’ Dzagoev) , Kanunnikov, Kokorin

IL TABELLINO:

Origi 88′ (BEL)

About Alessio Dell'Anna 130 Articoli
Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.

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