Partizan-Stella Rossa 2-1, super Lukac e Kojić riaprono la Superliga

Il Derby di Belgrado anche questa volta ha regalato sorprese. Tante le emozioni nei novanta minuti, dai due rigori parati in quindici minuti dall’estremo difensore bianconero Lukac (appena una settimana fa criticato e indicato dai propri tifosi come l’uomo decisivo in negativo nella corsa al titolo, visto l’errore contro il Napredak nella circostanza del 2-0) al goal all’ultimo respiro del centravanti Kojić, il meno considerato nel reparto avanzato bianconero. Stojanovic imposta una gara difensiva, i fatti sembravano dargli ragioneMa il Partizan, con una zampata nei minuti conclusivi, porta a casa la vittoria e riapre i giochi per il titolo: la Stella Rossa, ora, è distante solo tre punti.

La prima opportunità della gara è per gli ospiti: la retroguardia bianconera sbanda, la palla finisce sui piedi del capocannoniere del campionato Mrdja , che sfiora l’angolino basso alla sinistra di Lukac . Al 5° minuto inizia il forcing del Partizan, che mette in apprensione la formazione biancorossa in due circostanze, prima con il cross deviato in angolo da Zivkovic, e poi, sugli sviluppi di una punizione scaturita dal bruttissimo fallo di Mijailović su Danko Lazovic, con la conclusione di testa di Volkov che,completamente solo in area di rigore, manda il pallone alto sopra la traversa. Passano pochi minuti ed altra grande chance per la formazione di casa con Skuletic, che di sinistro cerca il goal; l’estremo difensore della Stella RossaBajkovic respinge miracolosamente con la sola mano sinistra e, subito dopo, anticipa A. Zivkovic sul pallone vagante nell’area piccola. Dopo qualche minuto di lotta a centrocampo, arriva la prima grande possibilità per la Stella Rossa: il centravanti Mrdja viene atterrato in area di rigore. Il direttore non ha nessun dubbio e assegna il penalty.Dal dischetto si presenta Ninkovic, che si fa ipnotizzare da Lukac, bravo nell’afferrare la sfera.

Sul ribaltamento di fronte, il Partizan passa in vantaggio: calcio di punizione dai 25 metri battuto da Drincic  e pallone che finisce in rete, con Bajkovic che può solo sfiorare la sfera e raccogliere il pallone in fondo al sacco. La Stella Rossa si spinge in avanti alla ricerca del pari. Passano esattamente sette minuti e il direttore di gara assegna un nuovo calcio di rigore, a causa di un fallo di Trajkovic  sull’attaccante numero 84 della Stella Rossa. Dal dischetto, questa volta, si presenta Mijailović, ma Lukac intuisce la traiettoria del pallone e para di nuovo caricando la curva alle sue spalle. L’emozionante prima frazione di gioco, si chiude con il vantaggio della squadra di casa.

Nella ripresa continua a spingere la formazione di Slavisa Stojanovic, ma la prima occasione è per i padroni di casa in contropiede, con Nikola Ninkovic che richiede un calcio di rigore per un contrasto con un difensore avversario, l’arbitro, però,  lo invita a rialzarsi e non concede il penalty. Nell’azione successiva, la Stella Rossa giunge al pareggio: cross dalla destra del capitano Milijas, errore nel rinvio di Volkov, la palla finisce a Mrdja che mette in rete. Il pari carica la tifoseria biancorossa, che urla il nome dell’autore del goal, giunto alla diciassettesima marcatura stagionale in Superliga. La reazione del Partizan arriva sugli sviluppi di una rimessa laterale lunghissima di Volkov,  il giovane talento classe 1996 A. Zivkovic, su suggerimento del compagno di squadra Skuletic, effettua  un tiro che tocca il palo alla destra di Bajkovic  e termina sul fondo. Il Partizan deve rinunciare agli acciaccati Nikola Ninkovic e Danko Lazovic, al loro posto entrano rispettivamente Malbasic e Kojić. Dall’altra parte la paura si fa sentire. La Stella Rossa cerca di difendere il pareggio (per la formazione ospite il pari significa mantenere 6 punti di vantaggio), l’allenatore inserisce  un terzino destro puro come Petkovic al posto dell’esterno offensivo Darko Lazovic e, conseguentemente, alza  Pecnik nel ruolo di esterno alto. Il Partizan, decisamente sbilanciato in avanti lascia molti spazi al contropiede ospite.

Clamoroso, in tal senso, l’errore commesso da Milos Ninkovic, che non approfitta dell’errore di Trajkovic e calcia alto sopra la traversa. I padroni di casa, caricati al massimo dai propri tifosi, ci credono. E allo scoccare del novantesimo minuto  trovano il goal che vale i tre punti:  Drincic ruba palla  – in maniera discutibile – a  Mrdja, l’arbitro lascia correre, la sfera viene raccolta dal terzino destro Vulićević, che crossa per Kojić, autore di una bella girata al volo che si spegne nell’angolino basso. Nei minuti di recupero Mrdja, da azione susseguente ad un calcio piazzato, sfiora il pareggio con un colpo di testa. Ma, in tutta franchezza, sarebbe stato chiedere troppo al centravanti serbo, che non può mettere in rete ogni pallone che tocca. La Superliga è, ora,  riaperta. Solo tre punti separano le due formazioni di Belgrado, quando al termine mancano solo quattro gare. Il calendario della Stella Rossa è leggermente più complicato di quello del Partizan: vedremo se agli uomini di Nikolic, forti dei tre punti ottenuti stasera, riusciranno nell’impresa.

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