Atletico Madrid-Milan 4-1, le pagelle

Di seguito, le pagelle di Atletico Madrid-Milan.

ATLETICO MADRID
Courtois, 6. Un pizzico incerto sul cross di Poli per il colpo testa vincente di Kakà, ma si dimostra sicuro in tutte le uscite alte, dando sicurezza ai centrali
Juanfran, 6.5. Spinta costante, dalla sua parte Kakà non combina granché ed è costretto a cambiare zona di gioco.
Miranda 6.5. Controlla alla perfezione Balotelli, si rende pericoloso anche in attacco.
Godin 7. Domina la difesa, sta disputando la miglior stagione in carriera. Sicuro protagonista al Mondiale.
Filipe Luis, 6. Impreciso in fase di rifinitura (ha avuto tante occasioni di far male), è lui ad andare più in difficoltà nel miglior momento del Milan.
Koke, 6. Meno ispirato del solito, ma dai suoi piedi nascono sempre buone giocate.
Gabi, 7.5. Anima e manifesto di questo Atletico. Il capitano è il prolungamento di Simeone in campo, altra partita di quantità e qualità. Quindici anni fa sarebbe stato titolare indiscutibile della Spagna.
Mario Suarez, 6.5. Oltre a fare il compitino, manda spesso fuori giro Essien e De Jong. Recuperato in pieno dopo il lungo infortunio.
Arda Turan, 7. Un furetto, il fuoriclasse “nascosto” dell’undici di Simeone.
Raul Garcia, 7.5. Non è più il “dodicesimo uomo” di lusso; ci ha messo tempo, ma alla fine ha conquistato anche il Calderon che, in passato, non gli perdonava praticamente nulla.
Diego Costa, 8. Un leone, sembra poter sbranare gli avversari. Gli si può perdonare qualche lacuna tecnica, trascinatore e uomo simbolo dell’Atletico.
Diego, Sosa e Rodriguez sv

Simeone 7. Quando si dice “plasmare” una squadra. Un voto in meno per le esultanze alla Malesani vecchio stampo.

MILAN

Abbiati 5.5. Poco reattivo sui gol di Diego Costa (il primo) e il colpo di testa di Raul Garcia. Alla fine gli va bene, ne prende solo quattro.
Abate, 5. Ad ogni cross sbagliato, si sentono le risa del Calderon. In Spagna sono abituati a giocatori con piedi un filo più delicati.
Bonera 5.5. Prova fino all’ultimo a non affondare, è tra i “meno peggio” del reparto arretrato.
Rami, 4. Un incubo: perde Costa dopo tre minuti e l’attaccante punisce. Quasi si scansa sulla conclusione di Arda Turan e finisce per deviare il pallone in rete in occasione del 2-1. Chiude la serata lasciandosi sfuggire anche Raul Garcia, ed è 3-1. Aridatece Senderos.
Emanuelson 4.5. In difesa non combina più disastri di Rami, in attacco ci si aspetterebbe qualcosa (è anche questo il motivo per cui lo schiera Seedorf) ma è impalpabile il suo apporto.
Essien 4. Un ex giocatore.
De Jong 4.5. Imbarazzante la lentezza con la quale “corre” dietro Suarez e Gabi.
Taarabt 4. In Serie A fa la differenza nonostante la sua lentezza. In Champions è come se giocasse con la moviola incorporata.
Poli 6.5. Lotta fino alla fine, l’unica vera nota positiva della serata. Bello anche l’assist per Kakà.
Kakà 5.5. D’accordo il gol, ma era chiamato alla partita della verità e l’ha fallita. Anche se la sua resa è dignitosa.
Balotelli, 4.5. Passano le stagioni, chissà se un giorno sarà all’altezza della sua fama. Personaggio da fumetti, nulla di più.
Robinho 5.5. Una traversa, qualche buona giocata. Il Brasile lo aspetta.

Seedorf 5. Sei sconfitte in undici partite ufficiali con tante scelte da “fenomeno” sulla coscienza. Un predestinato…

About Alfonso Alfano 1807 Articoli
Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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