Liverpool – Arsenal 5-1: Reds schiacciasassi, umiliati i Gunners

LIVERPOOL ARSENAL – Un massacro. Se alla vigilia i bookmakers prevedevano un match equilibrato e dall’alto contenuto di adrenalina, il campo ha offerto ben altri verdetti: la partita è un monologo Reds, belli e spietati, che dopo l’Everton nel derby sommergono anche l’Arsenal prima in classifica, non una squadra qualunque. Gunners mai in partita, lontani parenti di quelli fin qui ammirati finora in Premier, schiacciati dalla foga agonistica di una squadra che in casa ha vinto 9 delle ultime 10 partite.

Gli uomini di Wenger si presentano ad Anfield da primi della classe con il recuperato Wilshere dal primo minuto a fianco di Arteta sulla mediana, Cazorla ala sinistra e Chamberlain confermatissimo sulla destra. Dall’altra parte Rodgers ha gli uomini contati e dietro al tandem S&S schiera Steling e Coutinho, con Gerrard ed Henderson a fare da schermo davanti alla difesa per quella che sulla carta sembra una formazione eccessivamente sbilanciata.

Nel ricordo di Tony Hateley, padre di quel Mark visto anche al Milan, si parte: passano 52 secondi e cambia già il punteggio, punizione di Gerrard, tocca Skrtel che beffa Szczesny. Il buon giorno si vede dal mattino, e Skrtel decide di ripetersi: passano solo 10′, angolo di Gerrard, lo slovacco esce dai blocchi, anticipa di netto un disattento Koscielny e trova un eccelso colpo di testa in torsione che si infila nell’angolino. Il pomeriggio da incubo dell’Arsenal è solo all’inizio: non c’è partita, i rossi arrivano primi su ogni pallone, non sbagliano una giocata e fanno male ai lenti e macchinosi difensori ospiti: il trend è sempre quello, Coutinho ispira, Sturridge e Suarez finalizzano. Suarez trova il palo da fuori, Touré non trova il tap-in sulla ribattuta. Poco male, ci pensa Sterling a trovare il terzo gol poco più tardi, cross basso di Suarez e il ragazzino la piazza comoda comoda in rete: ma non è finita, nelle praterie lasciate dal duo Koscielny-Mertesacker Coutinho trova Sturridge che con chirurgica precisione insacca il poker. 4 gol in 20 minuti, nella quasi incredulità della Kop la partita si può ritenere già in freezer. L’Arsenal è molle e mentalmente fuori dalla partita, tutti aspettano il duplice fischio d Oliver per bersi una tazza di tè e rinfrescarsi le idee.

Non cambiano le cose nella ripresa, il copione della partita è sempre quello, azioni in velocità dei Reds e tanta sofferenza per i Gunners. I ritmi calano, non la difficoltà degli ospiti di fare gioco. Si diverte Sterling, che continua a far girar la testa a Monreal; Minuto 52, ennesima azione in contropiede, lo stesso Sterling trovato in profondità trova il 5-0 al secondo tentativo dopo una conclusione respinta dal portiere. Al quarto d’ora triplo cambio di Wenger, grande sintomo di rassegnazione: fuori Giroud, Ozil (un fantasma) e Monreal, dentro Podolski, Rosicky e Gibbs.

La partita non esiste più e gli ospiti tentano una flebile reazione: ci prova prima Arteta neutralizzato da Mignolet, poi un timido sussulto di Chamberlain da fuori controllata senza patemi dal portiere belga. Anche il Liverpool abbassa la guardia ed il livello di concentrazione cala inevitabilmente tanto che anche un “Capitano coraggioso” come Gerrard commette un’ingenuità non da lui, entrata in ritardo in area e rigore: Arteta trasforma, magra consolazione, la sostanza non cambia. Nel finale spazio per  il giovane Ibe, mentre Sterling fallisce più volte la tripletta personale. Finisce così, senza ulteriori sussulti, la festa è completa, i Reds rinsaldano il quarto posto e salgono a -2 da Chelsea e Manchester City, che hanno a loro volta l’opportunità di scavalcare l’Arsneal in vetta. Non ci sono attenuanti invece per i londinesi, oltremodo passivi e rinunciatari, sono mancati i singoli e la difesa non ha mostrato quella solidità vista nelle ultime uscite. Visto il livello delle contendenti attualmente questa quadra non può competere per il titolo. Serve una scossa.

About Andrea Gatti 567 Articoli
24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.

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