Chelsea-West Ham 2-0, King Frank arriva a 200 in maglia blues: Benitez agguanta il terzo posto

A Stamford Brigde va in scena, per l’ottantacinquesima volta,  la sfida fra Chelsea e West Ham, uno degli innumerevoli derby londinesi in programma nella massima serie inglese. I favori del pronostico sono – ovviamente – dalla parte del Chelsea, che fra le mura amiche ha perso solo due volte in questa stagione, mentre gli Hammers faticano non poco lontano da Upton Park (solo tre successi). Rafa Benitez opta per il classico 4-2-3-1, con Ba unica punta, il trio Moses-Mata- Hazard a sostegno e la coppia Lampard-Ramires a schermo davanti alla difesa, dove giocano titolari Cahill e Azpiculeta in luogo di Terry e Ivanovic. Gli ospiti, scesi in campo con il chiaro intento di portare a casa il punticino, si schierano con un 4-5-1 molto guardingo, anche se gli esterni proposti – Vaz Tè e Jarvis – hanno caratteristiche prettamente offensive.

Il Chelsea domina sin dalle prime battute e costringe gli Hammers sulla difensiva.  La prima occasione da gol arriva già al settimo minuto con Demba Ba, che, solo davanti al portiere, calcia malamente a lato e non capitalizza uno splendido filtrante di Lampard. Un minuto più tardi è il West Ham a farsi notare dalle parti di Cech, ma il tiro al volo da fuori area di Collins termina alto sopra la traversa. Il Chelsea insiste e crea due interessanti occasioni da gol: al tredicesimo, Ba si fa anticipare da Reid e non sfrutta al meglio uno splendido invito di Hazard; al diciottesimo, Hazard impegna severamente Jääskeläinen con un bel tiro dal limite dell’area. I tempi sono maturi per il vantaggio dei locali che al ventesimo sbloccano il risultato con un colpo di testa di Lampard, bravo a sfruttare un preciso cross di Hazard dalla destra e lasciato colpevolmente solo dalla disattenta retroguardia ospite. Un gol importante anche per la storia di Frank, che raggiunge la ragguardevole cifra di duecento reti in maglia blues. Niente male per uno che di professione fa il centrocampista.

Gli ospiti, due minuti dopo essere passati in svantaggio, si vedono annullare un gol di Carroll, per un fallo commesso dall’inglese ai danni di David Luiz.  I padroni di casa, però, non si fanno intimorire dalla reazione avversaria e, al trentesimo, David Luiz batte un’insidiosa punizione  che costringe Jääskeläinen ad una difficile respinta in angolo. Nell’ultimo quarto d’ora sono sempre gli uomini di Rafa Benitez a rendersi pericolosi: al trentasettesimo, Moses sfiora il gol con una conclusione che fa la barba al palo; al quarantesimo, David Luiz calcia al volo di sinistro mancando di poco lo specchio della porta; all’ultimo minuto, Demba Ba si rende ancora protagonista in chiave negativa e si fa ipnotizzare da Jääskeläinen.

La ripresa prende avvio con un cambio nel West Ham: fuori Diamè (ammonito e autore di un brutto fallo ai danni di Ramires), dentro Taylor.  Il Chelsea è sempre il padrone assoluto del campo, e, dopo cinque minuti dalle ripresa delle ostilità  trova il gol del raddoppio con Hazard, che dribbla buona parte della difesa avversaria e batte un incolpevole Jääskeläinen.  I blues volano: Mata, tre minuti dopo il raddoppio,  sfiora il gol con una velenosa conclusione che impegna severamente il portiere avversario. Il Chelsea, forte del doppio vantaggio, addormenta il match. Per vivere un’emozione degna di tal nome bisogna aspettare il settantesimo, quando i blues reclamano un calcio di rigore per un fallo di mano di Demel che, oggettivamente, pare del tutto involontario. Il West Ham dorme e il Chelsea, con Hazard e Ba, sfiora la terze rete in due circostanze. Nel finale gli ospiti si fanno vivi (  finalmente ) nell’area di rigore avversaria con Carlton Cole, ma il colpo di testa del numero nove trova pronto Cech. L’ultima emozione – com’è giusto che sia – la riserva Frank Lampard, che non sfrutta a dovere un bell’invito dall’esterno di Oscar.

Buon Chelsea, che approfitta (anche) del solito remissivo West Ham da trasferta. Vittoria che rilancia i blues anche in ottica secondo posto, ormai lontano solo quattro punti. Molto bene Hazard e Mata, mentre Abramovich farebbe bene a destinare i fondi dalla prossima campagna acquisti per un attaccante come Falcao o Cavani: Ba è un onesto giocatore, ma non può essere la punta titolare di una squadra con grandi ambizioni in ambito europeo. Citazione finale dovuta per Lampard, che contro la sua ex squadra raggiunge la ragguardevole soglia delle duecento reti in maglia blues. Clonatelo: uno come Frank nasce ogni trent’anni.

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