Spagna-Uruguay 3-1, solito show della Roja

Un traguardo speciale, le 100 partite in nazionale di Puyol in nazionale (bello l’omaggio nell’intervallo), due debutti fondamentali per il futuro (Azpillicueta, dall’inizio, e Isco) e il solito show contro l’Uruguay: non ci sono cattive notizie per la Spagna bi-campione d’Europa e campione del mondo in carica nella serata di Doha, in Qatar. Secco 3-1 agli uomini di Tabarez che, pur mettendoci l’anima, non sono riusciti a compiere il miracolo.

Del Bosque lancia Azpillicueta dal primo minuto e lancia 7 giocatori del Barcellona nell’undici titolare (c’è anche Valdes al posto dell’nfortunato Casillas); Tabarez si affida a Suarez e Cavani in avanti, gli occhi dei giornalisti iberici sono tutti per il Matador, da molti dato in procinto di passare al Real Madrid.

Dieci minuti di tiki-taka, l’Uruguay fatica ad uscire dalla propria metà e Cavani fa quasi il terzino. Sembra passato il buon inizio, quando la Spagna trova il vantaggio: Fabregas prova la conclusione dai 30 metri, il pallone gira ma la conclusione è centrale. Muslera torna nella sua vecchia versione e, clamorosamente, si fa sfuggire il pallone che si infila docile in rete. Un regalo del portiere del Galatasaray che però ha il merito di scuotere i compagni: Suarez regala perle, Cavani lotta su ogni pallone, Caceres si propone con efficacia nelle sortite offensive. Iniesta, come suo solito, è un piacere per gli occhi, ma la Spagna non crea altri pericoli. Puyol, poco prima della mezzora, si vede giustamente annullare un gol, e al 32′ arriva il meritato pari della celeste: Caceres serve in profondità, velo di Suarez che inganna Puyol, “el cebolla” Rodriguez batte agevolmente Valdes.  L’1-1, dopo i primi 45 minuti, è il risultato più giusto.

Godibilissimo anche il secondo tempo. Al 51′ Pedro riporta in vantaggio le furie rosse: perfetto il suggerimento di Piqué in versione trequartista, l’attaccante del Barcellona fulmina Muslera con un preciso diagonale. L’Uruguay, ancora una volta, ha una buona reazione: al 60′ Valdes compie un prodigio sulla potente conclusione di Cavani, vogliosissimo di sbloccarsi in nazionale. Purtroppo, però, per Tabarez il centrocampo è composto soltanto da gregari, non c’è una vera fonte di gioco e la manovra offensiva ne risente. Tutta un’altra storia per Del Bosque che si gode al 74′ lo stupendo assist di Fabregas che regala a Pedrito la doppietta personale. Un minuto dopo entra Isco, che in un quarto d’ora lascia a bocca aperta il pubblico di Doha. Finisce 3-1, anche il 2013 incomincia alla grande per la super Spagna.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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