Burkina Faso-Ghana 3-2 dcr: gli Stalloni vanno in finale dopo 120 minuti di battaglia

Posto in palio per la finalissima di domenica, la Nigeria è già in attesa, Burkina Faso e Ghana si affrontano allo Mbombela Stadium di Nelspruit su un terreno di gioco non all’altezza di una gara tanto importante. Iniziano meglio gli Stalloni, Pitroipa protesta dopo cinque minuti per un contatto in area con Boye ma l’arbitro lascia correre. Preoccupazione per Appiah, Pantsil si accascia al suolo dopo uno scatto toccandosi la coscia, il numero quattro deve lasciare il campo in barella e al suo posto viene inserito Asante. Pare un avvio stregato per le Black Stars, ma al minuto 12 arriva il penalty decretato da Jdidi per un intervento di Panandetiguiri. Una decisione che lascia enormi dubbi, come è già successo contro Capo Verde, si infuria il Colonnello Bakari Koné ma Wakaso resta freddo e trasforma il terzo rigore in cinque match. Il Burkina Faso non si perde d’animo e cerca la reazione, la bella iniziativa di Makoulma sulla destra costringe Rabiu a prendere la prima ammonizione della gara. Wakaso, grande rivelazione della competizione, scalda le mani a Diakitè con un mancino da fuori ma il tiro è centrale. Alla mezz’ora ancora Ghana, ci prova il capitano Asamoah Gyan ma trova sulla sua strada Diakitè. Pronta reazione degli Stalloni, la difesa in maglia bianca lascia solo Nakoulma che non ha la cattiveria necessaria e spreca malamente la palla del pareggio. Gli uomini di Put giocano tutto sommato meglio la prima frazione di gioco, i ghanesi però sono bravi a chiudere tutti tutti gli spazi raddoppiando spesso e volentieri. Solo due minuti di recupero, forse pochi, e le squadre tornano negli spogliatoi sull’1-0.

Sette minuti dopo la ripresa delle ostilità, occasione ghiotta per i burkinabè sugli sviluppi di un corner Bancé incorna verso la rete, bravo e fortunato Dauda che con la collaborazione della traversa ferma la palla proprio sulla linea. Minuto 58, occasione clamorosa per il Ghana sul destro di Asamoah Gyan, lasciato totalmente solo dalla difesa. Palla in mezzo di Atsu, l’ex attaccante dell’Udinese a colpo sicuro coglie il palo. Ricordate La dura legge del gol? Bancé magari non conosce Max Pezzali, ma il messaggio l’ha recepito alla perfezione. Due minuti dopo la palla che poteva chiudere il match, le Black Stars perdono palla in mezzo al campo e il possente giocatore dell’Augsburg, fino a questo momento impalpabile, mette dentro la palla del pareggio. Il Ghana, dopo oltre un’ora passata ad attendere, decide di farsi più aggressivo e la gara diventa molto più bella. Al 75 Gyan ha ancora un buon pallone, ma di testa non riesce a trovare la deviazione vincente dopo aver avuto la meglio su Koulibaly. Il giocatore del Burkina Faso perde la testa e da terra scalcia l’avversario in maniera evidente. Il signore Jedidi vede tutto ma incredibilmente punisce il colpevole solo con il giallo. Direttore di gara davvero in giornata no. Continuano le emozioni, Atsu ci prova dall’angolo destro dell’area e costringe Diakite al tuffo, sulla ribattuta la difesa verde riesce ad alleggerire in qualche modo. La gara arriva al 90′ senza ulteriori sussulti, per stabilire quale delle due squadre contenderà il titolo alla Nigeria servono i tempi supplementari.

Ci vogliono cinque minuti per rivedere un tiro, lo tenta Afful dalla sinistra, Diakite non si fa sorprendere e mette in corner. Entrambe le squadre danno l’impressione di non voler attendere i calci di rigore, nonostante la stanchezza inizi a farsi sentire dopo cento minuti di una semifinale disputata su un campo ai limiti della praticabilità. Il Burkina Faso si rende pericoloso con l’incornata di Kone, il numero quattro mette di poco sopra la traversa. Ancora verdi pericolosi al minuto 103, Bancé demolisce la difesa avversaria con le sue grandi doti agonistiche e riesce a liberarsi per il tiro, mostrando però sul lato tecnico i limiti che non ha sotto il profilo fisico e spreca malamente. Passa un minuto e il gol burkinabè arriva davvero, ma la rete viene annullata per la spinta di Nakoulma su Asamoah. Il primo tempo supplementare si interrompe con gli uomini in maglia verde che circondano l’arbitro, ma stavolta la sua scelta è giusta.

Ennesina buona occasione per il Burkina Faso: al termine di una bella manovra, la palla capita sul poco delicato piede di Bancé che ancora una volta spara fuori dallo specchio. L’ex del Lokeren ci prova ancora una volta e stavolta la sua conclusione è buona, è merito di Afful – con Dauda battuto – se le palla non entra in rete. Stalloni sicuramente molto più pericolosi di un Ghana che sembra alle corde, iniziano a vedersi uomini a terra con i crampi. Anche il rude Koulibaly si fa vedere in avanti, è un vero e proprio forcing, Dauda regala un bel gesto ai fotografi presenti e devia sopra la traversa. Tre e mezzo dalla fine, Pitroipa fa impazzire Boye che lo mette a terra in area. Sembra rigore netto, invece l’arbitro decide incredibilmente di ammonire per simulazione. Si tratta del secondo giallo per il numero 11 che deve così lasciare i suoi in dieci. Il Ghana cerca il colpo del ko, ma è ancora il Burkina Faso ad andare vicino alla rete con il solito Bancé che sbaglia ancora. 120 minuti che hanno visto gli Stalloni esprimere il gioco migliore non bastano a decretare la seconda finalista, servono i calci di rigore.

Il primo rigore lo batte Vorsah, piattone inguardabile che si perde a lato, Kone invece non perdona. Neppure il penalty di Atsu è una meraviglia, ma Diakite non riesce a intercettarlo. Poi Dauda va vicino alla parata ma la palla entra in rete, stessa cosa succede a Diakite sulla conclusione di Afful. Va sul dischetto Koulibaly e il portiere gli dice no pareggiando i conti. Sbaglia anche Clottey, il Burkina Faso ha la chance per riportarsi avanti e la sfrutta con Bancé che, a dispetto degli errori precedenti, mette dentro di fino. Il peso è tutto su Badu, un peso che lo schiaccia e Diakite riesce a mandare in finale di Coppa d’Africa gli Stalloni per la prima volta nella storia. Risultato meritato, al termine di una gara ben giocata e segnata da molti errori arbitrali. Appuntamento con la storia domenica contro la Nigeria per il Burkina Faso, le Black Stars dovranno continuare ad attendere un titolo che manca dal 1982 e adesso c’è solo la finalina di consolazione contro il Mali.

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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